Agazzi

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Rosa Agazzi
Carolina Agazzi

Famiglia patrizia la cui nobiltà risulta anche da documenti, tra cui un albero genealogico antico, in archivio Agliardi (F-02-35).

Da altre fonti risulta, tra i primi ascendenti, nel 1152 Beroaldo e nel 1181 Martino, suo successore, poi nel 1268 Atto, giudice.

Altri giudici furono: Landulfo (1277), Bombello (1290), Oberto (1295), Agazzino (1320). Abbiamo poi un Retoldo membro della società del dazio dei metalli nel 1323. Si hanno dei Gazii (antica variante del nome?) di Palazzago e abitanti in Bonate, cittadini di Bergamo dal 1361. Un Taxivaldo, ribelle guelfo, fu fatto arrestare da Bernabò Visconti nel 1373. Il casato aveva una rocca. Nel ‘400 si annoverano ancora numerosi giuristi, tra cui Pietro (1437), riformatore dagli Statuti, e Giacomo, del Collegio dei giudici e presidente della Pietà, che fu esiliato a Venezia nel 1483 come partigiano dei Suardi. L’abate G.B. Angelini segnala nella stessa data un Giacomo sacerdote, presente a Venezia (sarà la stessa persona?). Egli segnala anche numerosi Agazzi tra i Consiglieri, tra cui un Maffeo nel 1340 consigliere e in ambasciata dal Pontefice per l’interdetto e poi nel 1515 Alessendro che fece parte del Consiglio dei 13.

Nel 1439 la famiglia è citata nella Cronaca anonima di Bergamo come ribelle a Venezia, durante il conflitto fra la Serenissima e i Visconti.

Giovanni Antonio notaio della MIA nel 1483 è segnalato anche da A. Meli per molti atti relativi a Bartolomeo Colleoni.

Nel ‘500 ancora Pietro e il figlio suo Giovanni possedevano terre in Brembate. Il Notaio della Mia Marcantonio Benaglio segnala un Lorenzo Agazzi che acquistò dalla MIA nel 1603 sedume a Bonate Sotto per 315 scudi, e poi in quegli anni un Vincenzo Massaro di un fondo della Mia a Comun Nuovo, ma si tratta molto probabilmente di altra famiglia.

Numerosi furono i Canonici Agazzi: da Bartolomeo (1458) ad Alberto (1514), Alvise (1565), Gabriele (1553), Girolamo (1625), deputato per il Duomo a Giovanni che scrisse sulla Mariana Concezione. Interessante figura di Sacerdote fu Francesco (Pedrengo 1637 † Bergamo 1721). Molto numerosi furono i Giusdicenti Agazzi tra il 1400 e la fine del 1700, numerosi anche i Notai. Due pittori meritano particolare menzione: Rinaldo (1857 † 1939) ed Ermenegildo (1866 † 1945), entrambi di Mapello.

Anche tra i patrioti si segnalano degli Agazzi, e così tra gli studiosi e gli uomini di cultura ancora nei nostri giorni.

[GPA]


Genealogia

Genealogia Agazzi

Stemmi

Stemmi famiglia Agazzi

Storia

Personaggi

Rinaldo Agazzi (1857-1939) (Dizionario Biografico Treccani)

Ermenegildo Agazzi (1866-1945) (Dizionario Biografico Treccani)

Rosa Agazzi (1866-1951) (Dizionario Biografico Treccani)

Carlo Paolo Agazzi (1870-1922) (Dizionario Biografico Treccani)

Dimore

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

MOZZI, Antichità bergamasche

I: 10, 11v, (12 ) 12v,25v, 29 , 32v , 33 37v, 43v, 45v, 48, 52, 66, 75,83, 94v, 105, 119v, 121v, 138, 138v, 141v, 142, 148v,149, 152, 153, 154, 158v, 166v, 170, 173, 173v; II: 249v; VII: 91


Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):

Agazzi Alberto d. Agazino fu Donato, di Bergamo, 1388 perg 0424

Agazzi Antonio fu Giacomo, dottore in legge, 1478 perg 0992

Agazzi Bartolomeo di Pellegrino, di Bergamo, 1443 perg 1616

Agazzi Bartolomino, converso Ospedale S. Grata, 1328 perg 0005

Agazzi Caterina fu Giovanni, vedova di Geronimo Benalli, 1494 perg 1517

Agazzi Francesco, 1499 perg 1107

Agazzi Giacomo, 1499 perg 1107

Agazzi Giacomo, ministro Ospedale Grande, 1490 perg 1539

Agazzi Giovanni, console di giustizia Comune di Bergamo, 1441

Agazzi Giovanni, giudice e console di giustizia, 1458 perg 1469

Agazzi Guaschetto, XIII(2) perg 1544

Agazzi Leonardo fu Giovanni d. Agazinus, di Bergamo, 1417 perg 1477

Agazzi Martino fu Carissimo, di Bergamo, 1181 perg 1692

Agazzi Pellegrino fu Giovanni d. Agazinus, di Bergamo, 1417 perg 1477

Agazzi Pietro fu Vitale, 1219 perg 1535

Agazzi Pietro Vitale, 1217 perg 1541

Agazzi Pietro Vitale, di Bergamo, 1225 perg 1544

Bibliografia

AA.VV., Cognomi e Famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato. Supplemento a “L’Eco di Bergamo”, Bergamo, Ottobre-Novembre 2000, pp. 8-9:

La presenza della famiglia Agazzi è documentata in Bergamo fin dal 1300, all’epoca della signoria di Bernabò Visconti. Il casato era proprietario di una rocca; un tal Taxivaldo de Agazzi si sa che venne imprigionato dalle milizie viscontee perché di partito guelfo. Ritroviamo la famiglia nel 1439, che è citata come ribelle a Venezia, nella "Cronaca anonima di Bergamo", durante il conflitto fra la Serenissima e i Visconti. Sotto il dominio veneto si ricorda Giacomo Agazzi, esiliato nel 1483 sulla laguna insieme ad altri esponenti ghibellini bergamaschi. Carlo Agazzi, contadino di Palazzago, nell’autunno del 1848 fu a fianco di Federico Alborghetti nei moti insurrezionali contro gli austriaci, noti come la "guerriglia di Palazzago". Garibaldino dei Mille fu invece Luigi Isaia di Bergamo. Sono, poi, da ricordare i pittori Rinaldo (1857-1939) ed Ermenegildo (1866 – 1945), entrambi di Mapello.

L’etimo è incerto. Potrebbe derivare dal latino Agathius, dal germanico Agathio o dai nomi antichi e dialettali "agasa", "agassa", cioè "gazza" (soprannome dato a persona ciarliera e petulante come una gazza). Fra le varianti ci sono gli Agazzini, Agazzari e Agazzani.

In provincia di Bergamo si contano 823 famiglie Agazzi, in particolare nei comuni di Bergamo, Lallio, Sorisole, Treviolo; in Italia 1482.


Alberto Castoldi, Bergamo e il suo territorio. Dizionario Enciclopedico, Bergamo, Bolis Editore, 2004, p. 156:

Famiglia patrizia citata per la prima volta per un giudice Bombello (1290) e poi per un Retoldo membro della società del dazio dei metalli 1323. Si hanno dei Gazii di Palazzago e abitanti in Bonate, cittadini di Bergamo dal 1361 e un Taxivaldo ribelle guelfo fatto arrestare da Bernabò Visconti (1373). Nel ‘400 una serie di giuristi da Pietro (1437) a Giacomo, del Collegio dei giudici e presidente della Pietà, esiliato a Venezia nel 1483 come partigiano dei Suardi, e nel ‘500 ancora Pietro e il figlio Giovanni. Possedevano terre in Brembate. Un Agazzi curato di Clusone, come commissario di Val Seriana ottenne la pacificazione con i Francesi nel 1797. Carlo, detto Barlinetto, contadino, combatté con Alborghetti nella campagna di Val San Martino nel 1848".


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