Alessandri


Famiglia patrizia originaria di Adrara; alcuni discendenti furono residenti in Bergamo, tra i quali il vescovo Cipriano (1310-1338), e altri in Val Calepio, dove la famiglia contrastò la supremazia dei conti di Calepio, facendo leva sulla forza del comune di Adrara in Consiglio di Valle. Nel 1685 la giurisdizione della Villa di Caplecischis nel territorio di Cividale del Friuli fu eretta in Contea e conferita a Giovan Battista e Giulio Antonio, zio e nipote Alessandri nobili della città di Bergamo, in seguito ad acquisto per 1.400 ducati. I titoli furono confermati nel 1818 e 1830. Marco (1755-1830) fu presidente della Repubblica Cisalpina ed acquistò la villa di Montecchio presso Credaro, Jsepo negli anni trenta del XX fu segretario dell’Accademia Carrara.
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, 1928, vol. I, p. 353:
Famiglia bergamasca appartenente al Maggior Consiglio. Con decreto del Senato Veneto 1 dicembre 1685 fu eretta in contea la giurisdizione di Ceplecischis colle sue pertinenze di Regola di Bravizza, Mesera, Tercimonte e Tercimonte Sotto nel territorio di Cividale nel Friuli e conferita in feudo a GIAMBATTISTA e GIULIO ANTONIO e l’11 luglio 1687; questi venivano descritti col titolo ottenuto nel «Libro d’oro de’ veri titolati». Un ramo degli Alessandri, riconosciuto nell’antica nobiltà con sovr. risoluz. 4 settembre 1818, è ora estinto: le diramazioni superstiti, pure riconosciute con sovr. risoluz. 4 sett. 1818 e 11 dic. 1830, sono iscritte nell’Elenco Ufficiale col titolo di «nobile». per mf.
Cfr. A. S. V. Araldica.
a. g. [Alessandro Giulini]
Ivi, Appendice, Parte I, p. 199:
Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana e nell’Elenco Uff. Nob. Italiano 1933, coi titoli di Nobile (di Bergamo) (mf.), Conte di Ceplecischis e terre annesse (m.) ; D. M. di Ricon. 4 giugno 1927: GIUSEPPE, di Antonio, di Giuseppe.
Altro ramo
Nobile (di Bergamo) (mf.). Conte di Ceplecischis e terre annesse (m.), in virtù dei DD. M M. di Riconoscimento 18 febbraio e 29 maggio 1926: ANGELO, n. a Bergamo il 7 ottobre 1845, di Gaetano, di Pietro, ingegnere, sposato a Bergamo il 27 ottobre 1872 con Maria Isle.
Figli: MICHELE EUGENIO, ing. Cav. Cor. d’Italia, campagna di guerra 1915-18, croce di guerra, n. a Carrara il 12 marzo 1874, spos. Milano il 16 luglio 1904 con Leonilde Mantelli; CAMILLO, dottore in Fisica, Cav. della Cor. d’Italia. Campagna 1915-18, n. Carrara 10 luglio 1875, spos. a Oleggio 30 marzo 1907 con Rosa Zavattero; VITTORIO, ingegnere, n. a Pesaro il 12 marzo 1878, spos. il 10 dicembre 1910 con Isoletta Villela de’ Marquez; Giorgina, Maria Antonietta, LUIGI, n. a Bergamo il 27 aprile 1884.
Figli di Michele Eugenio: Maria, n. a Colonnata di Firenze il 14 giugno 1905; ALESSANDRO, n. a Colonnata il 6 febbraio 1908; PIER LUIGI, n. a Colonnata il 2 giugno 1914.
Figlio di Camillo: MICHELANGELO, n. ad Alagna Valsesia il 23 luglio 1913.
v. s. [Vittorio Spreti]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Di oro, al leone d’azzurro, colla banda, trinciata di argento e di nero, attraversante.
(alias): Di azzurro al leone d’oro linguato di rosso, attraversato da una banda listata sopra di rosso, sotto d’oro. (RR. DD. 18 febbraio e 29 maggio 1926).
CIMIERO: Il leone di azzurro, nascente.
Personaggi
Cardinale Giuseppe Alessandro Furietti
Dimore
Bergamo e Argentina
Iconografia
Fonti
Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):
Alessandri Bartolomeo fu Gianfermo, di Adrara, 1477 perg 0103
Alessandri Brandolisio fu Giovanni Fermo, di Adrara, 1502 perg 0137
Alessandri Brandolisio fu Mercato, di Adrara, nobile, 1487 perg 0019
Alessandri Cipriano, vescovo di Bergamo, 1329 perg 1068
Alessandri Fabrizio fu Brandolisio fu Mercato, 1502 perg 0137
Alessandri Gabriele, console di giustizia, 1529 perg 0796
Alessandri Giovanni Fermo, di Adrara, 1466 perg 0163
Alessandri Ludovico, 1560 perg 0029
Bibliografia
AA.VV., Cognomi e Famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato. Supplemento a “L’Eco di Bergamo”, Bergamo, Ottobre-Novembre 2000, pp. 15-16:
Nobile famiglia bergamasca, secondo alcuni originaria di Adrara San Martino. La storia annovera personalità nel mondo politico, religioso e artistico che nobilitarono questo casato di fazione guelfa. Si ricordano Cipriano, vescovo di Bg dal 1310 al 1338, e Gabriele, frate domenicano, poi vescovo coadiutore di Trento, famoso per aver pubblicato a nel XV secolo alcuni testi contro l’eresia. Nel 1434 la famiglia ottenne il feudo e il vicariato della valle di Calepio. Nel campo dell’architettura, fra XVII e XVIII secolo, spiccano i nomi di Achille, che progettò la chiesa di Santa Grata inter vites; Marco, che disegnò la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna a Bg; Filippo, figlio di Achille, al quale si devono le chiese parrocchiali di Urgnano e Medolago.
Alla base è il nome Alessandro, dal greco Alexandros, nel significato popolare di "difensore dei propri sudditi, dei propri uomini". L’abbreviato Sandri, in area veneta ed emiliana ha il significato di "persona rozza e trascurata". Fra le varianti presenti nella provincia bergamasca ci sono i cognomi Sandrinelli, Sandri, Alessandro e Sandrini.
Sitografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandri_(Dizionario-Biografico)/