Anelli
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. I p. 382:
ANELLI
Famiglia originaria di Bologna, ove un Gio. FRANCESCO era notaio verso la metà del secolo XVI, il cui figlio FLORIANO trasferì la casata nel Lodigiano; da questi discende ALESSANDRO (n. 1748), assessore del Tribunale di 1a istanza in Milano. Fu padre di GIUSEPPE (1771-1853), che con sovr. risoluz. dell’11 novembre 1835 ebbe la conferma dell’antica nobiltà. LUIGI († 1890), storico, letterato, patriota, fu membro del Governo Provvisorio di Lombardia nel 1848 e deputato al Parlamento Nazionale.
Da GIORGIO ANELLI, che morì nel dicembre 1888, nacquero: RINALDO, abate, morto nel 1897. LUIGI, ufficiale di cavalleria, morto senza figli nel 1875. POMPEO, ing. e prof, morto nel 1894. EMILIO, missionario, morto nel 1924. POMPEO, sposo nel 1887 alla Signora Teresa Anselmi di Cremona e dalla loro unione nacquero: nel 1889 Clara, nel 1890 Anna Maria e nel 1893 GIORGIO, Ufficiale di artiglieria, combattente durante la grande guerra.
Cfr. A. S. M. Araldica.
a. g. [Alessandro Giulini]
Ivi, Appendice, parte I, pp. 214-215:
Questa nobile famiglia lombarda, secondo molte fonti serie di scrittori attendibili, deve avere le sue origini nella omonima casata bolognese. Dalle notizie raccolte sullo scorcio del secolo XVIII dal conte Baldassare Carati, notaio bolognese e professore all’Università di Bologna, la famiglia Anelli avrebbe preso stanza a Bologna nella prima metà del secolo XIII, chiamata nei primi tempi Anella o de Anellis. Nel 1262 trovasi già questa famiglia ascritta alla Compagnia dei Toschi in Bologna e fedele alla fazione dei Bentivoglio. Nel 1292 STEFANO DIOTACORE de Anellis fu del Consiglio dei 2000 al Governo della città. ALBERTO de Anellis figura tra i sapienti della città nel 1334 e con altri Anziani, Consoli e Gonfalonieri di giustizia alla Presidenza del governo di Bologna.
Più tardi, FILIPPO de Anellis, esiliato con altri nobili come fazionario dei Bentivoglio. rientra in patria il 2 aprile 1430 e viene per tradimento ucciso nel palazzo dei Notari assieme a Lambertini e Nicolo Malvezzi. GIOVANNI, suo fratello, fu degli Anziani del Popolo nel 1454. RUGGERO, di Filippo, fu Gonfaloniere negli anni 1448, 1454 e 1462.
Anche fuori Bologna si distinsero i membri di questa famiglia; nell’elenco dei famigliari alla corte del Duca di Milano, si trovano i nomi di GUIDETTO, MAFIOLO, ANTONIOLO e FRANCHINO de Anellis. ALBERTO fu ambasciatore della Repubblica bolognese a Ferrara e a Venezia. Verso il 1550 unico discendente rimane GIAN FRANCESCO de Anellis che nel 1552 coprì la carica di correttore dei notari. Suo figlio FLORIANO, detto il «bolognese», si trasferì in territorio di Cornogiovane in provincia di Lodi. Da quell’epoca la famiglia rimase in questa provincia, dove vari suoi membri si distinsero nel clero e nella magistratura. Tra questi va ricordato GIUSEPPE MARIA, celebre giureconsulto, più volte chiamato al Consiglio di Stato dal Re Carlo Emanuele II di Sardegna.
Più tardi verso la fine del secolo XVIII, ALESSANDRO de Anellis, Vicario Generale del Ducato di Milano, trasferì la sua famiglia in questa città. Il di lui figlio GIUSEPPE, sposò la nob. Luisa Locatelli dei marchesi di Ripalta, ottenne la conferma dell’antica nobiltà, con Sovrana risoluzione dell’11 nov. 1835 ed ebbe i seguenti figli: LUIGI (morto nel 1890) storico, letterato patriota, che fu membro del Governo Provvisorio di Lombardia nel 1848, e Deputato al Parlamento Nazionale, GIORGIO, CARLO ANNIBALE, IPPOLITO, GIOVANNI, Adelaide e Marietta. CARLO ANNIBALE si unì in prime nozze con Marianna Speroni ed in seconde con Marianna Pagliari, entrambe di Cremona, ed ebbero per figli: ALESSANDRO, GIACOMO, FILIPPO, Luigia, Giuseppina, Giuditta, Chiara e Margherita. Carlo Annibale fu magistrato assai stimato, collocato a riposo col grado di Consigliere di Cassazione, coprì per vari anni la carica di Presidente degli Istituti Ospedalieri di Milano. Da GIORGIO († 1888), fratello di Carlo Annibale. sposatosi con Marianna Griffini di Lodi, nacquero: RINALDO, abate († 1897), LUIGI († improle 1875), POMPEO († 1894), EMILIO, missionario († 1924).
Da GIOVANNI, altro fratello di Carlo Annibale, nacque altro GIUSEPPE padre del vivente GIULIO.
Sono iscritti nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1933 col titolo di Nobile (mf.):
ALESSANDRO (†). di Carlo Annibale, di Giuseppe, Avvocato e per diversi anni Membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, spos. il 23 aprile 1869 con Giuseppina Berzio.
Figli: Luigia; Marianna; CARLO ANNIBALE, Avvocato, spos. il 23 aprile 1912 con Paola Vittadini, di Felice; Chiara e Giuditta.
Figli di Carlo Annibale: Alessandra, n. 1913, LUIGI, n. 1918.
Sono inoltre iscritti nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1933 con lo stesso titolo:
GIORGIO, di Pompeo, di Giorgio, n. a Reggio E. 12 maggio 1893, Avvocato in Brescia, Capitano d’Artigl, nella guerra 1915-1918, spos. 21 novembre 1929 con Maria Tunesi.
Figli: Maria Teresa, n. 10 agosto 1930; POMPEO, n. 16 agosto 1931; Clara, n. a Brescia 26 ottobre 1934. Sorelle: Chiara e Anna Maria.
GIULIO, di Giuseppe, di Giovanni.
f.l. [Fausto Lechi]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Inquartato di argento e di rosso, il 2° e 3° caricati di un anello d’oro con tre gemme incastonate, al naturale.
CIMIERO: Sei penne di struzzo: di oro, d’argento, di rosso, di oro, di rosso, d’argento sostenenti un’aquila di nero.
MOTTO: Virtute duce.
Titoli
La famiglia è iscritta nell’Elenco Ufficiale col titolo di «nobile» e col trattamento di don e di donna.
Storia
Personaggi
Dimore
Milano, Reggio Emilia e Brescia
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
Famiglia Anelli (Dizionario Biografico degli Italiani Treccani - Volume 3 [1961]) di Riccardo Allorto