Besozzi

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Besozzi discendenti da Corrado (1258). Spreti vol. II, p. 62
Spreti vol. II, p. 62
Spreti, App. parte I, p. 342

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, p. 62-64:

La Besozzi è fra le più nobili ed antiche famiglie milanesi, compresa come è nella matricola di Ottone Visconti, dalla quale si dovevano togliere gli ordinari della Metropolitana. La tradizione assegna a questa casata il beato Alberto, fondatore dell’ordine monastico di S. Ambrogio ad Nemus, vissuto nella seconda metà del XII secolo. Varie sono le linee estinte dei Besozzi. I Castelbesozzo, marchesi di Besozzo, annoverano fra i loro membri quel PIETRO († 1443), insigne cultore delle discipline giuridiche pel suo sapere denominato doctor subtilis, investito nel 1410 del feudo di Castelbesozzo, marito di Donnina Rusca, figlia di Lotterio, signore di Como e di Lugano e di Enrica Visconti, nata da Barnabò, signore di Milano: la figlia loro, Agnese, andò sposa a Gaspare Visconti, abile agente diplomatico del duca Gian Galeazzo. I conti di Cormanno si estinsero con Anna, che fu madre dell’illustre patriota marchese Giorgio Pallavicino Trivulzio ed i conti di Leggiuno finirono col conte Gaetano († 1811).

Il ramo comitale tuttora esistente ha origine da GIO. ALBERTO, dal quale discende GIUSEPPE ANTONIO, protonotario apostolico, prevosto mitrato di Codogno, zio di Alberto, che da Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, con diploma 6 maggio 1789 fu insignito del titolo comitale, confermato dall’imperatore Giuseppe II con patente del 17 luglio dello stesso anno e più tardi con sovr. risoluz. 21 novembre 1817. La famiglia è ora rappresentata solamente da femmine ed è iscritta nell’Elenco Ufficiale col titolo comitale con trasmissione primogeniale maschile e col trattamento di don e di donna.

*BESOZZI.

DIMORA: Milano e Mombello (Lago Maggiore).

È una diramazione dell’antichissima famiglia milanese originaria da Besozzo, discendente da CORRADO, vivente nel 1258 e stabilitasi con ALESSANDRO tra il 1476 ed il 1479 a Mombello sul Lago Maggiore, ove possedeva beni che tutt’ora conserva. Fu riconosciuta nel titolo di «nobile» mf. con decreto 29 marzo 1925 in testa di CELESTE, e 6 maggio 1926 in testa di PIETRO e di UGO. Inoltre ai citati Pietro ed Ugo, discendenti da Giacomo Filippo, per concessione di «motu proprio» 27 sett. 1928 fu riconosciuto il titolo di Conte con trasmissione (mpr.). La famiglia è iscritta nel Libro d’oro della Nobiltà Italiana ed è rappresentata da:

Conte PIETRO (decorato della grande guerra con cinque medaglie al valor militare), comm. della Corona d’Italia e dei Cav. dei SS. Maurizio e Lazzaro, n. a Mombello (Lago Maggiore) il 20 sett, 1889 spos, il 12 aprile 1917 a donna Margherita Keller Von Kellerer. UGO, nob. dei Conti, nato a Mombello (Lago Maggiore) il 10 aprile 1892 (decorato della grande guerra con due medaglie al valor militare). Zoe Regina, in Pogliaghi, n. a Mombello (Lago Maggiore) il 6 giugno 1901. Cugini: (figli di Domenico Siro): Nob. CELESTE ALESSANDRO, n. a Mombello (Lago Maggiore) il 7 luglio 1867, gr. uff. del S. Sepolcro, cav. mag. del S. M. O. di Malta, sposato a Milano il 2 marzo 1895 a Enrichetta Belloni.

Figli: nob. ALESSANDRO GIAN DOMENICO, n. a Milano il 21 dic. 1898, cav. mag. del S. M. O. di Malta; CARLO ENRICO, n. a Milano 11 aprile 1901, cav. mag. del S. M. O. di Malta; Domitilla Giannina n. a Milano il 1° marzo 1905, sposa il 3 aprile 1929 al conte Giulio Marazzi. Cugini: GIULIO, di Luigi Paolo, n. a Mombello (Lago Maggiore) il 18 giugno 1880, sposato il 14 febb. 1906 a Maria Gozzetti di Varese. a. g. [Alessandro Giulini]

BESOZZI.

Questa diramazione si riattacca ai Castelbesozzi, estinti con CORRADOLO, dal quale discese CAMILLO TIBURZIO, che fu dei XII di Provvisione nel 1740 ed ammesso al patriziato milanese nel 1737, avo di PIETRO e di TADDEO († 1854), consigliere d’Appello, cav. di 2a classe dell’Ordine della Corona di ferro, creato barone dell’Impero Austriaco nel 1853, i quali con sovrana risoluz. del 1816 ottennero la conferma dell’antica nobiltà della loro famiglia, che sta iscritta nell’Elenco Ufficiale col titolo di «patrizio milanese» per m. e col trattamento di don e donna.

* BESOZZI.

Questo ramo dei Besozzi ottenne il riconoscimento della nobiltà con decr. del 1890 ed è rappresentato da una femmina iscritta nell’Elenco Ufficiale col titolo personale di «nobile».

BESOZZI.

Ramo dell’antica e nobile famiglia dei Besozzi riconosciuti nel titolo di «nobile» con decreto ministeriale del 1890. È iscritta col titolo predetto con uso personale nell’Elenco Ufficiale, estinta nella linea mascolina con Virginia, di Luigi, di Francesco Gaetano.

BESOZZI.

DIMORA: Milano, Torino, Napoli.

Ramo dei Besozzi detti da Carnisio, che ha per capostipite un GIOVANNI, vivente nel 1400. NICOLÒ († 1507) era altro dei patroni della cappellania dei SS. Primo e Feliciano in Leggiuno. Da questi discende ENRICO ammesso nel 1733 al patriziato milanese, avo di PIETRO FORTUNATO (1783-1852), confermato nell’antica nobiltà con sovr. risoluz. del 1836 e di GENNARO († 1841) confermato con sovr. risoluzione del 1840. La famiglia è iscritta nell’Elenco Ufficiale col titolo di «patrizio milanese» per m. e trattamento di don e di donna.

BESOZZI.

Diramazione dei Besozzi da Carnisio, discendente da GIO. MARIA, regio avvocato fiscale di Varese nel 1668, dal quale discende FRANCESCO GAETANO riconosciuto nella nobiltà dal Tribunale Araldico nel 1770 e riconfermato con sovr. risoluzione del 1816. Questo ramo dei Besozzi è iscritto nell’Elenco Ufficiale col titolo di «nobile» per mf. e col trattamento di don e donna.


BESOZZI VALENTINI.

MOTTO: Fides ante omnia.

Ramo dell’antica famiglia dei Besozzi discendente da un ANTONIO, vivente nel 1493. Il nipote suo GIAN ANTONIO, detto VALENTINO, fu padre di GIO. AMBROGIO, notaio e cancelliere di Provvisione. Il figlio di questi, GIOVANNI ANTONIO, fu pure notaio e ragionato civico. Da questi discende in linea retta altro GIOVANNI ANTONIO, che ottenne il riconoscimento dell’antica nobiltà con decreto del Tribunale Araldico del 1772 e la delineazione dello stemma nel Codice Araldico. Il figlio di questo PIETRO ebbe la conferma della medesima con sovr. risoluz. del 1858.1 Besozzi Valentini strinsero alleanza colle nobili casate dei marchesi Olgiati, dei conti Rovida, dei Quadrio, dei Castiglioni di Lozza; sono iscritti nell’Elenco Ufficiale col titolo di «nobile» per mf. e col trattamento di don e di donna in persona di: PIETRO, di Luigi, di Pietro, con la figlia Antonia; il fratello di Pietro; ALESSANDRO col figlio LUIGI; CLEMENTE.


BESOZZI VISCONTI.

Diramaz. discendente da BELTRAME vivente nel secolo XIV. OTTAVIANO († 1696) sposò nel 1655 Eleonora Visconti di Besnate: per questa alleanza questo ramo de’ Besozzi aggiunse al proprio il cognome visconteo, riconosciuto coll’antica nobiltà a FRANCESCO, R. Prefetto, con decreto ministeriale del 1890. Questi, che nel 1889 prese in moglie Maria Stanga, della storica famiglia dei conti di Castelnuovo Bocca d’Adda ottenne la rinnovazione del titolo comitale, già appartenuto ad altro dei rami Besozzi, ora estinto, con trasmissione primogeniale maschile mediante D. L. 5 dicembre 1918 susseguito da RR. LL. PP. 27 marzo dell’anno susseguente.

I Besozzi Visconti sono iscritti nell’Elenco Ufficiale coi titoli di «conte» per mpr.; «nobile» per mf. e col trattamento di don e di donna in persona di:

OTTAVIO, n. a Cremona il 2 luglio 1890, di Francesco Luigi, di Francesco, di Giuseppe.


Cfr. ASM., Araldica.

a. g. [Alessandro Giulini]


Ivi, Appendice, parte I, pp. 342-353:

*BESOZZI.

A complemento delle notizie storiche di questa antichissima ed illustre famiglia milanese, divisa in diversi rami, originaria della terra di Besozzo nel Varesotto, nota sin dal secolo IX ed iscritta nella matricola di Ottone Visconti (1277), notiamo che la genealogia documentata risale alla fine del secolo XIII. Da questa famiglia sortirono la Beata Contessa, Abadessa nel Monastero di Meda nel 1271; San NICONE, n. a Besozzo nel secolo XIII, eremita, venerato nell’Oratorio a lui dedicato in Besozzo ; il Beato ALBERTO senior, nobile milanese, fondatore, verso il 1274, con Alessandro Crivelli ed Antonio Pietrasanta, del Monastero di Sant’Ambrogio ad Nemus in Milano; un altro Beato ALBERTO junior, vivente nel sec. XIV, che fondò il Santuario di S. Caterina del Sasso Ballaro presso Laveno sul Lago Maggiore, e le cui spoglie si venerano tuttora in quel Santuario; il Beato GIACOMO, nato a Besozzo, Minorita e monaco in Sant’Ambrogio; la Beata Felicita, nata a Besozzo e morta il 30 aprile 1456, francescana del Convento di S. Maria del Gesù in Milano; il Beato DESIDERIO, vivente nel secolo XV, dell’Ordine di San Francesco. I Besozzi inoltre dettero alla Chiesa: UGO (1264), abate benedettino di San Donato di Sesto Calende; ALBERTO, Vescovo di Cassano in Calabria nel 1312; BRANCHINO, Vescovo di Bergamo nel 1380, fondatore nel 1396 della Collegiata di Santa Maria della Neve in Monate, allora nella pieve di Brebbia, morto nel 1399; GIOACCHINO, Cistercense, n. a Besozzo nel 1679, morto in Tivoli il 18 giugno 1755, Abate di S. Croce in Gerusalemme a Roma, fondatore della Biblioteca Sessoriana, erudito linguista, creato Cardinale da Benedetto XIV nel 1743; Teodora, suora nel Monastero di S. Maria del Monte; Virginia (1829-1888) fondatrice della Pia Casa di Betleem in Milano e morta in odore di santità.

Appartenne questa famiglia più volte per giustizia all’Ordine di Malta con CRISTOFORO, commendatore di Caselle nel 1492; con GIOVANNI GASPARE nel 1515; con altro CRISTOFORO nel 1515; con ALESSANDRO conte Palatino, Cav. dell’Impero, e professo il 27 novembre 1586 e con GASPARE nel 1650. La famiglia Besozzi fu infeudata assai presto in persona di LOCARNO investito circa il 1100 di Mendrisio, Rancate e Valliano dagli Imperatori Enrico e Lotario; CORRADO nel 1258 seguace dei Capitanei e Valvassori contro la Motta, fu presente alla Pace di Sant’Ambrogio; PIETRO (1380) chiamato «doctor subtilis», celeberrimo giurista in Pavia e Torino che sposando Donnina Rusca di Como, figlia di Lotterio e di Enrica Visconti, si imparentò con quasi tutte le Case allora regnanti in Europa e venne investito da Facino Cane della Contea di Brebbia (1410) e poi di Castel Besozzo (1414), testò nel 1426 nominando eredi la Fabbrica del Duomo di Milano e il Collegio Castiglioni di Pavia; fu poi ucciso in Milano nel 1433 e sepolto nella chiesa di S. Francesco; da lui discende il ramo dei Besozzi di Castelbesozzo; TEODORINO, famigliare degli Sforza, Ambasciatore in Sicilia, Monferrato, Mantova e Genova, morì nel 1497; ANANIA, in epoca di poco posteriore, fu possessore dei condominii di Palazzolo e Invorio, e i suoi discendenti vennero nominati marchesi di Besozzo nel 1704: BERNARDINO (1558) fu investito di Vajano con Lavagna; CESARE, Conte di Leggiuno, Bosco, Mombello, Sangiano e terre annesse, con atto 12 settembre 1643; Cecilia (1668) fu creata da Anna Maria d’Austria, Contessa di Migneto nel Lodigiano; GIOVANNI PAOLO l’11 aprile 1674 ebbe investitura di Cormanno e Ospitaletto; Aurelia l’8 febbraio 1691, Contessa di Carugate e Cassina Imperiale; ALBERTO GIUSEPPE (1743), Grande funzionario di Sardegna, fu nominato Conte da Carlo Emanuele III di Savoia. Oltre a questi feudi e dominii la famiglia possedette nel 1321 Paruzzario e Monteviasco e nel 1635 Mirasole di Valsesia. GIOVANNI Besozzi, detto il Besozzetto, acquistò il feudo di Bellinzona (1312).

Nelle armi la famiglia Besozzi si rese illustre partecipando alle varie Crociate e nel sec. XVII ANTONIO fu Luogotenente Generale dell’Esercito Spagnuolo; ERCOLE, fu Capitano e Signore di Mirasole; ANNIBALE (sec. XVIII) Capitano dell’Esercito Imperiale; ANTONIO, del ramo di Castelbesozzo, nel 1592 fu capitano di ventura.

PAGANINO fu Pretore di Cremona, poi primo Podestà di Parma per Luchino Visconti (1346-1349); LUIGI (1422) Governatore di Cremona; ALESSANDRO, segretario del Senato di Milano nel 1589; GAETANO (1779) Ciambellano dell’Impero Austriaco.

Nelle arti e nelle scienze si distinse con MICHELE (1418), miniatore e maestro del Bramante; LEONARDO (1440) pittore; AMBROGIO (1648-1706), pittore e architetto eccellente, scolaro del Montalto; ALESSANDRO (1775), musico compositore alla Corte di Sardegna. ANTONIO GIORGIO, gentiluomo alla Corte di Savoia nel 1581, famigliare di San Carlo, e del Cardinale Federico Borromeo, fu buon letterato, autore del «Trattato degli uomini illustri di casa Besozzo», del poemetto «Brancaleone», già attribuito a Latrobio e dei «Discorsi Militari»; GIOVANNI FRANCESCO (1596), autore della celebre «Historia Pontificale di Milano»; GABARDO (1426) giureconsulto collegiato; BELTRAMO (1470), medico.

Appartennero pure a questa famiglia non pochi Giureconsulti, vari decurioni di Milano e tre Vicari di Provvisione: un PRINCIVALLE, fu inviato dal Consiglio Generale a Madrid nel 1561 per ottenere una diminuzione di gravezze e di nuovo nel 1563 per impedire l’introduzione in Lombardia della Inquisizione spagnola; MELCHIORRE nel 1582 e BALDASSARE nel 1638.

La nobilissima casata Besozzi (Besutius, ex Betutio, Castro Besutius) fu ed è imparentata con le più illustri famiglie del patriziato lombardo e italiano; fondò parecchie cappellanie e diede complessivamente sei fisici collegiati, ventisei giureconsulti collegiati, molti dei XII di Provvisione, tre fra i LX Decurioni e si distinse in ogni epoca della storia di Milano e della Lombardia. Come detto questa casata si propagò in numerose diramazioni; queste si distinsero col nome dei loro feudi: Conti di Castelbesozzo (1410); Conti della Pieve di Leggiuno, Bosco, Mombello e Sangiano (1462); Conti di Cormanno e Ospitaletto (1674); Conti di Carugate e Cassina Imperiale (1691); Marchesi di Besozzo (1704).

Capostipite dei Besozzi fu CORRADO vivente nel 1258, chiamato nobile e patrizio milanese, capitano nella Pace di Sant’Ambrogio. Fu padre di PRINCIVALLE, vivente nel 1279, che generò LANZAROTTO, vivente nel 1343, signore con ragione delle decime a Casale Beltrame, Biandrate, ecc., avvocato del patronato dei Santi Maria Madd., Antonio e Giorgio, istituito in Besozzo nel 1351. Morì improle mentre il di lui fratello ALBERTONE, vivente nel 1293, armorum ductor, ebbe due figli: RECUPERATO (che generò un breve ramo estintosi con MARTINO e FERMO nel secolo XVI), e PRINCIVALLE, che testò nel 1380, capo dei capitani di Castel Besozzo, marito di Agnesola di Castilliono dalla quale nacquero tre figli: CORRADOLO, PIETRO e CRISTOFORO, autori di tre grandi linee delle quali quella di Cristoforo si estinse nel sec. XVI, mentre quella di Corradolo sussiste tuttora e dalla quale discendono i Conti Besozzi, e quella di Pietro, estintasi nel 1711 e dalla quale discesero i Marchesi Besozzi.

Linea di PIETRO, di Princivalle.

PIETRO (PIETROLO), morto a Besozzo nel 1412, feudatario di Besozzo, sposò la Contessa Donnina dei Rusca di Locarno, figlia di Eleuterio e di Enrica Visconti figlia di Barnabò. Da questa nacquero ANTONIO, ELEUTERIO, LODOVICO, FRANCHINO e Agnese. Questa sposò nel 1412 Gaspare Visconti; Franchino morì improle ante il 1417: Antonio vivente nel 1400 e morto ante il 1465 a Besozzo, famigliare dell’Imperatore Federico III, sposò una contessa Covi figlia di Giacomo; ne ebbe, fra altri, LANTISBERTO. vivente nel 1465, Confeudatario di Besozzo, che generò fra altri GIO. CRISTOFORO, vivente nel 1526 sposato nel 1555 a Bianca da Besozzo, figlia di Pietro Antonio. Ebbe da essa, con altri, OTTAVIANO, vivente nel i568, fisico collegiato, sposato con Laura Scotti. Il figlio BALDASSARRE fu Vicario di Provvisione in Milano nel 1636, divenne due anni dopo Prefetto della città e Giureconsulto collegiato nel 1664, Cavaliere e Conte. Sposò una Carnago, ebbe- a fratello PIETRO ANTONIO vivente nel 1610, Cavaliere di Santo Stefano, e il di lui figlio LUIGI, Giureconsulto collegiato nel 1641 e morto nel 1684, da Clara Daverio ebbe un’unica figlia Maria Caterina andata sposa nel 1677 a Giuseppe Antonio Besozzi, figlio di Teodoro, Conte di Leggiuno; con essa si estinse questo breve ramo discendente da Antonio figlio di Pietro, sopradetto capostipite della linea in discorso.

ELEUTERIO, altro figlio di Pietro, morto nel 1448, fu Capitano in Fiandra, e da Anglesia Malaspina de Mulatio, sua moglie, ebbe un unico figlio, PIETRO ANTONIO, vivente nel 1448, che fu pure Capitano in Fiandra. Non ci è pervenuto il nome della moglie dalla quale ebbe tutti legittimi, due femmine e tre maschi. Uno di questi, GIOVANNI, vivente nel 1514, fu mercante d’oro e padre di ALESSANDRO, legittimato il 28 marzo 1526, che sposò Laura Barzi. Fra altri ne fu figlio GIO. FRANCESCO vivente nel 1570, Giureconsulto, R. Vicario di Giustizia, Cavaliere dell’Impero e Conte Palatino; ebbe in moglie Lucrezia de Georgi dalla quale ebbe CARLO, vivente nel 1592, anch’egli come il padre, Vicario Generale di Giustizia, Conte e Cavaliere; ALESSANDRO, Cavaliere dell’Ordine di Malta, ricevuto di giustizia il 27 novembre 1586: LUDOVICO, nel 1621 Canonico della Metropolitana e Protonotario Apostolico, e GIO. BATTISTA, Giureconsulto nel 1621, Esecutore della R. Camera Ducale. Questi sposò Giulia Gallarati che, fra altri figli, gli diè CARLO FRANCESCO, Giureconsulto nel 1641, Conte e Cavaliere, il quale sposò in prime nozze Giovanna Maria Luini, ed in seconde Anna Marescalchi dalla quale ebbe Laura, andata sposa nel 1711 ad Antonio Medici di Seregno, dei XII di Provvisione, e GIO. BATTISTA. Questi nacque in Besozzo il 5 settembre 1673 ed ivi morì nel 1711. Fu creato Marchese con Diploma 6 maggio 1704, Priore del Monte di Pietà di Milano nel 1707, sposò nel 1707 Maria Margherita Rubini dalla quale non ebbe figli. Con lui si estinse il ramo marchionale della famiglia Besozzi, discendente da Pietro, di Princivulle.

Altro figlio di questi, e fratello ad Antonio ed Eleuterio, dei quali abbiamo dato le dirette discendenze, fu Ludovico, Governatore di Cremona nel 1404 che l’11 marzo 1417 sposò Maddalena Bossi, che gli generò fra altri, TEODORO, detto TEODORINO, GIO. PIETRO e GIOVANNI ANTONIO autori di tre sublinee; da Giovanni Antonio discendono i BESOZZI VALENTINI. Teodoro, morto nel 1497 a Milano, fu Ducale Camerario degli Sforza, e loro ambasciatore al Re di Sicilia, nel Monferrato, a Mantova e a Genova. Sposò Fiorenza del Maino e n’ebbe, fra gli altri, ANTONIO, vivente nel 1497, che da Ippolita de Brugora ebbe un unico figlio naturale, IPPOLITO, sposato nel 1564 ad Ippolita Stampa dalla quale, fra molti, ebbi TONIO, di cui esiste ampia documentazione nell’Archivio di Stato di Milano, fra i Capitani di ventura. Fu Luogotenente del Commissario Generale dell’Esercito dello Stato di Milano, sposò Lucrezia Gravellona e mori nel 1604. Ebbe per figlio, fra altri, IPPOLITO ANTONIO, Giureconsulto collegiato nel 1610 e dei XII di Provvisione che sposò in prime nozze Ginevra Spetiana ed in seconde Benedetta Terrerio, che gli generò, fra altri, CARLO FRANCESCO e GASPARE. Il primo, Giureconsulto nel 1641, morto il 12 settembre 1662, fu dei Consultori del Sant’Uffizio dell’Inquisizione e Conte Palatino; sposò Antonia Dugnani, vedova di Gerolamo Litta, e n’ebbe PAOLO ANTONIO, nato il 7 marzo 1670 e morto il 1° giugno 1721, Giureconsulto, sposato dapprima con Teresa de Aquire, eppoi con Caterina Porta. Ne ebbe un’unica figlia, Ginevra, morta nel 1741, andata sposa a Carlo Francesco Besozzi eppoi nel 1707 al Colonnello Pietro Paolo Caravaggio. Fratello al Carlo Francesco sopradetto, e altro figlio di Ippolito Antonio, fu GASPARE, nel 1637 del LX Decurioni della città di Milano, che condusse in moglie nel 1656 Isabella Besozzi figlia di Cristoforo. Ne ebbe IPPOLITO, vivente nel 1631, e dei XII di Provvisione, sposato nel 1698 a Maria Arias Maldonado, dalla quale nacque ANTONIO, nel 1702, padre di Antonia, monaca nel Convento della Maddalena di Milano. Ritornando a Gio. Pietro, fratello di Teodoro, detto Teodorino, e figlio di Ludovico, lo sappiamo vivente nel 1448 e sposo alla Marchesa Ambrogina Marliani, dalla quale ebbe GIO. FILIPPO, vivente nel 1499, che, tra altri figli, generò BARTOLOMEO e LUDOVICO. Bartolomeo «feudatarius» nel 1532, sposò Giacoma Besozzi, figlia di Lorenzo. Questa gli generò GIO. FILIPPO, ORTENSIO ed AURELIO. Quest’ultimo, fisico collegiato nel 1584, sposò Eleonora Figini, e n’ebbe Ottavia e Lucrezia, andate spose, rispettivamente nel 1660 a Galeazzo Barzi e a Ludovico Porro. Ortensio, Giureconsulto collegiato nel 1589, Conte e Cavaliere, sposò nel 1584 Laura Besozzi e n’ebbe Ginevra e ANTONIO. Gio. Filippo, invece, vivente nel 1581, fu padre di DANESE, marito di Margherita Pirovano dalla quale ebbe Isabella, andata sposa dapprima al Conte Cristoforo Marliani, eppoi, in seconde nozze, nel 1619, al Marchese Giovanni Menriquez. LUDOVICO, fratello di Bartolomeo suddetto, e figlio di Gio. Filippo, sposò nel 1558 Cornelia Besozzi, figlia di Gio. Cristoforo. N’ebbe, fra altri, GIO. CRISTOFORO, sposato con Barbara Besozzi nel 1554 che gli generò LANTISBERTO, confeudatario di Besozzo nel 1649 e Giureconsulto collegiato, padre di CARLO BARTOLOMEO, Canonico di Besozzo nel 1696, di Maria anelata sposa a Francesco Besozzi di Pietrarossa, e di GIACOMO ANTONIO, padre di Laura che il 13 gennaio 1687 andò sposa al Giureconsulto Giuseppe Suardi.

Linea di CRISTOFORO, di Princivalle.

CRISTOFORO, vivente nel 1355 e morto ante il 1405, fu Pretore di Cortona nel 1397; fu padre di PRINCIVALLE, vivente nel 1404, che da Margherita Guaschi ebbe un’unica figlia, Frisina, e fu pure padre di ANTONIO, detto il Visconte, vivente nel 1406 e morto ante il 1445, sposato con Clara Pusterla, dalla quale nacquero altro PRINCIVALLE e GIOVANNI; questi, vivente nel 1445, fu padre di LAZZARO, nel 1485, di PRINCIVALLE nel 1492 e di PIETRO ANTONIO, in prime nozze sposato con una de’ Reverti, ed in seconde con Orsola Mantegazzi. N’ebbe sette figli ed una figlia: Barbara (o Bianca), andata sposa nel 1555 al Conte Gio. Cristoforo Castelbesozzi; GIROLAMO, vivente nel 1531, GIO. AMBROGIO, pure vivente nel 1531, GIO. FRANCESCO, fondatore nel 1531 del Luogo Pio della Misericordia in Milano, CAMILLO, vivente pure nel 1531 e «Armorum Ductor», GIO. BATTISTA, morto in Vienna il 5 maggio 1567, fisico collegiato nel 1531, Vicario di Provvisione nel 1561, archiatra del Consiglio Generale della città di Milano, e protofisico della Serenissima Maria, Regina d’Ungheria. Ebbe in moglie Clemenza Giussani. LAZZARO, morto nel 1565, «Armorum Ductor» fu Vicario di Provvisione. Il fratello PRINCIVALLE, anch’egli morto nel 1565, Giureconsulto collegiato nel 1548, dei LX Decurioni della città di Milano il 29 marzo 1560, Vicario di Provvisione l’anno seguente, fu nel settembre 1561, e poi nel 1563, col fratello Lazzaro, Ambasciatore del Ducato di Milano presso S. M. il Re Filippo II di Spagna. Fu Conte Palatino e Cavaliere di S. R. C. e dell’Impero. Egli, come tutti i suoi fratelli, fu improle, e con loro si estinse questa linea discendente da Cristoforo, di Princivalle.

Linea di CORRADOLO, dì Princivalle.

CORRADOLO ebbe due figli: GIOVANOLO, Conte Palatino, Deputato della Fabbrica del Duomo di Milano nel 1388, e ALBERTOLO. Il Giovanolo che sposò in prime nozze Teresa de Porri e in seconde Maria Gallarati, fu padre di molti figli, fra i quali PIETRO PAOLO, nato nel 1396, sposato con Caterina Ghilia, morto nel 1448. Fu questi padre di ERMELEDO I, morto nel 1517, che generò FRANCESCO e TADDEO. Da Francesco partì un ramo che si estinse con le due sorelle: Camilla Besozzi in Lunati, morta nel 1854, e Anna in Vismara, morta nel 1858, e da Taddeo per i suoi figli ERMELEDO II,e TEODORO i rami cessati il primo con Ildegarda e il secondo estintosi nel 1881 con CARLO, colonnello dell’esercito austriaco. Fratello di Ermeledo I fu GIO. ALBERTO, detto ALBERTINO, vivente nel 1448, autore di altro ramo superstite oggi con due femmine: Eugenia e Francesca.

Sublinea di ERMELEDO I, di Pietro Paolo, di Giovanolo, di Corradolo.

ERMELEDO I predetto, vivente nel 1442 e morto nel 1517, sposò Maddalena Ghiringhela; fu Capitano Ducale e seguì Lodovico Maria Sforza in Francia dopo la battaglia di Pavia. Ebbe numerosa prole, e fra gli altri, come detto, Francesco e Taddeo, autori di altre due sublinee:

1) FRANCESCO, aromatario, vivente nel 1565, aveva sposato Margherita Casati che gli generò fra gli altri COSTANTE, vivente nel 1580, padre di GIO. FRANCESCO, vivente nel 1606, mercante d’oro, che da Caterina Sansoni, sua moglie, ebbe Aurelia, vivente nel 1661, morta nel 1720, sposata in prime nozze con Ottone Visconti, Giureconsulto Collegiato, e in seconde nozze col Conte Giovanni Paolo Besozzi, suo consanguineo. La predetta Aurelia fu investita l’8 febbraio 1691 Contessa di Carugate e Cassina Imperiale (atto in Archivio Stato di Milano). Figlio di Francesco e fratello del sopradetto Costante, fu GIO. PAOLO, nato nel 1549, mercante di lana, sposato 6 agosto 1578 con Lavinia Palazzi, dalla quale nacque, fra gli altri, GIO. AGOSTINO, abate dei Mercanti banchieri, nato nel 1581, morto nel 1627, sposato con Vittoria Pozzi che gli generò GIO. PAOLO, n. nel 1634, morto nel 1677, sposatosi con la già citata Aurelia Besozzi. Questi fu investito di Cormanno e Ospitaletto con titolo comitale, l’11 aprile 1674 e R. Dipl. 8 gennaio 1675, e dopo la di lui morte, le fu investita la vedova come sopra citato. Da costoro discese altro GIO. PAOLO morto 3 aprile 1721, sposato con Anna Ordogno de Rosales, figlia del Conte di Vailate Baldassarre, Marchese di Castelleone. Ottenne costui da Francesco Farnese, al 15 febbraio 1701, il titolo comitale (Dipl. nell’Arch. dell’Ospedale Maggiore di Milano). Fu padre, fra gli altri, del Conte FRANCESCO AGOSTINO, nato nel 1704, morto 27 marzo 1765, sposato con Anna Archinto, figlia del Conte Carlo, il 7 settembre 1727. Coprì questi la carica dei XII di Provvisione e di Priore del Monte di Pietà in Milano. Dal suo matrimonio nacque, fra gli altri, ANTONIO, n. 8 dicembre 1734, † 23 giugno 1814, dei LX Decurioni nel 1784, sposato nel 1771 con la Marchesa Elena Castiglioni, che gli generò quattro femmine: Camilla, n. il marzo 1778, † 29 marzo 1854, sposata nel 1793 con Antonio Lunati marchese di Borghetto, Vignole .e Riparossa, R. Ciambellano, testatrice benefica dell’Ospedale Maggiore di Milano; Teresa, n. 26 agosto 1775, † 12 giugno 1804, spos. nel 1794 col Conte Luigi de Capitani di Settala, Giureconsulto Collegiato; Maria, n. 29 ottobre 1779, † 31 luglio 1808, sposata nel 1795 col Conte Francesco Taverna di Landriano, Giureconsulto Collegiato; Anna, n. 18 giugno 1772, † 30 novembre 1858, sposata in prime nozze nel 1787 col Marchese Giorgio Pio Pallavicino Trivulzio e madre del patriota Giorgio Pallavicino. in seconde nozze al Nobile Giuseppe Vismara. Si estinse così questa sublinea.

2) Da TADDEO, di Ermeledo I, che morì nel 1578, Protonotario nel 1525, nacquero fra gli altri, ERMELEDO II e TEODORO, autori anch’essi di altre due sublinee. Ermeledo II, pure Protonotario del Consiglio di Stato, sposò Livia Besozzi, figlia di Alessandro Besozzi Rabaglioni che gli generò ORTENSIO, vivente nel 1596, dei XII di Provvisione e Giudice delle Vettovaglie, sposato con Cecilia di Orlando Visconti di Massimo. Questa gli procreò, fra gli altri, CARLO, legista, vivente nel 1620, padre di GIO. ANDREA CARLO, vivente nel 1659, dei XII di Provvisione, Giureconsulto Collegiato, sposato con Bartolomea Viani, dalla quale ebbe CARLO FRANCESCO, morto 8 maggio 1706, Giureconsulto Collegiato, sposato nel 1699 con Ginevra Castelbesozzi, figlia di Paolo Antonio, che gli generò ANDREA CRISTOFORO, n. 5 maggio 1701, † 4 marzo 1761, Giureconsulto Collegiato, dei XII di Provvisione, sposato con Serena Perini del Senatore Conte Giuseppe Antonio che procreò, fra gli altri, ANDREA GIUSEPPE, n. 17 febbraio 1735, morto 15 ottobre 1790, dei XII di Provvisione e Capitano della Milizia urbana, spos. nel 1780 con Teresa Edvige Caccia del Conte Francesco. Da questo matrimonio nacque PIETRO, n. a Gavirate 22 gennaio 1784, Imperial R. Segretario di Luogotenenza, riconfermato nobile con Sovr. Risol. 28 gennaio 1817, sposato con Giuseppa Albuzzi che gli generò un unico figlio, FERDINANDO, n. 29 maggio 1798, Segretario di prima classe presso l’I. R. Luogotenenza Lombarda, Dirigente dei ginnasi liceali, spos. con Teresa Bossi. Da costoro nacque CESARE, n. 1831, sposato con Isolina Hagy dalla quale nacque un’unica femmina, Ildegarda, sposata col Dott. Carlo Campiglio, di Cittiglio, con la quale si estinse anche questa sublinea.

La seconda sublinea partente da Taddeo col figlio TEODORO che viveva nel 1565, fisico collegiato, si estinse con il citato CARLO nel 1881. Sposò Teodoro il 28 gennaio 1580 Faustina Rossi, dalla quale ebbe un unico figlio, ANNIBALE, fisico nel 1640, padre ad altro TEODORO, protoriotario nel 1633, Giureconsulto Collegiato nel 1642, spos. con Clemenza Castelbesozzo che gli generò ANNIBALE, vivente nel 1691, padre di CAMILLO TIBURZIO, n. 19 febbraio. 1690, Patrizio Milanese, dei XII di Provvisione, sposato in prime nozze con Anna Cattaneo e in seconde con Giuseppa Griffa del Giureconsulto Gaspare. Da Camillo Tiburzio e dalla seconda moglie nacque ALESSANDRO, n. nel 1743, Tenente delle Guardie Nobili e Alfiere della Guardia del Corpo di S. M. Cattolica, sposato con Teresa Borghi dalla quale ebbe due figli: TADDEO, n. 1768, morto il 17 gennaio 1854, Primo Presidente di Corte d’Appello, Comm. della Corona Ferrea, creato Barone dell’Impero, il 4 gennaio 1853; PIETRO, n. 1770, sposato con Giacoma Bossi dalla quale ebbe CARLO, n. nel 1808, morto nel 1881, Colonnello del Genio Austriaco, anch’esso creato Barone dell’Impero Austriaco e col quale si estinse anche questa sublinea.

Sublinea di GIO. ALBERTO, di Pietro Paolo, di Giovanolo, di Corradolo.

Ritornando a GIO. ALBERTO, detto ALBERTINO, figlio di Pietro Paolo e fratello di Ermeledo I, e vivente nel 1448, sposato con Giovanna Besozzi figlia di Gio. Cristoforo del ramo di Castelbesozzo, la linea segue col di lui figlio PIETRO PAOLO, vivente nel 1506, sposato con Elisabetta Besozzi, figlia di Giovan Giacomo che gli generò GIOVAN GIACOMO, vivente nel 1558, aromatario, sposato con Clara de Aprilis, padre di PIETRO POMPONIO, n. 14 giugno 1578, spos. in prime nozze il 3 dicembre 1609 con Anna Goti, in seconde nel 1610 con Caterina Panzulia che lo rese padre di GIO. BATTISTA, n. 17 gennaio 1613, famigliare del Duca di Mantova nel 1629. spos. nel 1631 con Prassede de’ Garzoni, dalla quale nacque GIUSEPPE POMPONIO, nato 20 marzo 1633, spos. nel 1659 con Angela de’ Giorgi. Nacque da questa unione GIO. GIACOMO, il 6 agosto 1664, morto 1° febbraio 1730, imperiale notaio apostolico nel 1690, autore di molte opere stampate sulla storia di Milano e specialmente sui Santi milanesi. Scrisse pure una «Storia della famiglia Besozzi» e notizie sulle chiese della Diocesi di Milano, opere che si conservano ancora manoscritte nell’Archivio della famiglia; sposò in prime nozze Anna Maria Gherardini e in seconde Giovanna Maria Ripa. Fu padre di GIUSEPPE ANTONIO, Protonotario Apostolico e Abate Mitrato di Codogno nel 1768, nonché di ALESSANDRO MARIA, spos. con Giovanna Frigerio, dalla quale ebbe ALBERTO GIUSEPPE, n. nel 1743, morto 1827, Patrizio Milanese nell’Elenco del 1776, creato Conte con Diploma 6 maggio 1789 da Vittorio Amedeo III di Savoia, confermato con aulico Decreto 9 luglio dello stesso anno e riconfermato nobile con S. R. 21 novembre 1816 e R. Patente 17 luglio 1817, I. R. Visitatore delle Finanze e Sopraintendente alle Manifatture e all’Agricoltura della Lombardia Austriaca, sposato in prime nozze con Paola Rigamonti Carpano, in seconde con Giovanna Sormani del Conte Antonio. Fu padre di ALESSANDRO, n. nel 1772, morto nel 1836, spos. in prime nozze con Giulia Ramponi, che gli generò sei figli: ALBERTO, n. 31 dicembre 1796, † 10 ottobre 1872; RODOLFO, n. 14 novembre 1799, morto nel 1859, Canonico Ordinario nella Metropolitana di Milano, ultimo titolare del beneficio teologale di Besozzo; EMILIO, n. 13 aprile 1801, morto nel 1862, Capitano degli Usseri di Frimont, Cavaliere dell’Ordine di S. Anna di Russia; EUGENIO, n. 1807, morto 1845, spos. nel 1837 con Carolina Galleani; Teresa, n. 1798, morta 1867, spos. in prime nozze col Nob. Omboni e in seconde con Alessandro degli Azzoni; Giuseppa, n. 1803, morta 1880, spos. con Don Paolo dei Conti Giulini di Vialba e Villapizzone. In seconde nozze Alessandro sposò Donna Ippolita Verri, figlia dello storico Conte Pietro e di Donna Vincenza Melzi d’Eril dei Duchi di Lodi e dei Conti di Magenta, dalla quale nacquero quattro femmine: Vincenza, n. 1810, morta 1862; Carlotta, n. 1810, morta 1840, spos. col Nob. Giulio Cesare Bianchi, Consigliere di Governo e Direttore del Censo; Paola, n. 1812, morta 1867, spos. col Marchese Girolamo Sommi Picenardi; Luigia, n. 1816, morta 1842, spos. con Don Francesco Padulli dei Conti di Vighignolo. Alberto del predetto Alessandro, nel 1832, sposò la Baronessa Carolina Castelli di Villanova e in seconde nel 1856 Maria, sorella della predetta, ed ebbe dalla prima moglie EUGENIO, n. 17 giugno 1848, morto improle il 30 ottobre 1899, giudice, spos. nel 1876 con Carlotta Tealdi; Giulia, spos. nel 1858 con l’Ingegner Antonio Cristiani; PAOLO, n. 7 gennaio 1850, morto improle nel 1909, Consigliere di Prefettura, spos. nel 1880 con la Nob. Andreina Grassi Marliani. Dalla seconda moglie ebbe Maria, tuttora vivente, spos. col nob. Ing. Marco Fadini. Eugenio, di Alessandro, spos. con Carolina Galleani, ebbe: CARLO ALESSANDRO, n. 29 aprile 1838, morto 11 dicembre 1921, decorato di medaglia d’argento al Valor Militare della guerra d’Indipendenza, spos. 17 aprile 1875 con Bianca Nob. Ulrich; GIULIO, n. 25 luglio 1841, morto febbraio 1921, celibe, avvocato; Giovanna, morta nel 1916, spos. nel 1879 con Galli Bariggi; Luigia, morta nel 1919, spos. con Emilio Osculati.

Figlie di Carlo Alessandro: Eugenia Carolina, n. a Milano 18 maggio 1877, tuttora vivente, spos. 30 aprile 1900 col Conte Camillo Melzi di Cusano; Francesca (Fanny), n. a Milano 27 giugno 1880, spos. con l’Ing. Tommaso Monti.

Linea di ALBERTOLO, di Corradolo.

Da ALBERTOLO, altro figlio di Corradolo (sec. XIV), vivente nel 1380, uno dei patroni della Cappellania di S. Antonio, nacque, fra gli altri, ANTONIO, morto nel 1456, padre di ALESSANDRO, morto nel 1485, spos. con Antonia Corio. Il predetto si trasferì da Besozzo a Mombello (Lago Maggiore) nel 1479 dando origine a rami detti dei BESOZZI DI MOMBELLO; dei quali quattro oggi (1935) sono superstiti. Questa linea donò i terreni per la costruzione della Parrocchiale dell’Invenzione di S. Stefano, dell’Oratorio di San Michele, e della Chiesa dell’Immacolata, in Mombello, lasciandovi parecchi legati. Di Alessandro fu figlio, fra gli altri, MARCO ANTONIO, morto nel 1537, marito di Caterina Guenzati, che gli generò un altro ALESSANDRO, n. nel 1518, morto nel 1577, spos. il 30 aprile 1550 con la Nob. Isabella Castiglioni di Castiago. Nacque da loro GIOVANNI FRANCESCO il 29 settembre 1566 che sposò il 31 marzo 1593 Francescola del Castello che gli diede DESIDERIO, n. nel 1615. morto nel 1672, marito il 21 febbraio 1640 di Francesca Bevilacqua che lo rese padre di MARCO ANTONIO, n. a Mombello 23 marzo 1657, morto ivi 13 febbraio 1729, sposato con Anna Maria Valle di Cardana che gli generò STEFANO ANTONIO. Da questi, n. a Mombello 17 settembre 1691 ed ivi morto 8 gennaio 1769, e che sposò Anna Maria Jelmina, nacque altro MARCO ANTONIO, il 3 settembre 1724 a Mombello, ed ivi morto il 27 dicembre 1788. Dalla moglie Rosa Parnisari ebbe PIETRO BASILIO, n. a Mombello 14 giugno 1755 ed ivi morto il 22 marzo 1819. Sposò questi in prime nozze Angela Antonia Bellorini ed in seconde Anna Maria Maddal. Marzagora. Dalla prima nacque altro MARCO ANTONIO, n. a Mombello 19 novembre 1791, morto ivi 9 settembre 1836, spos. ivi il 26 aprile 1812 con Maria Laura De Ambroggi dalla quale ebbe PIETRO e DOMENICO SIRO autori di due rami viventi. PIETRO, n. a Mombello 9 agosto 1827, morì ivi nel 1857; sposò Rosa Bellorini a Mombello il 4 maggio 1851 che lo rese padre di LUIGI PAOLO, n. a Laveno 13 agosto 1852, morto ivi 18 novembre 1915, spos. ivi il 4 marzo 1871 con Angela Bianchi; .GIACOMO FILIPPO, di Pietro, n. ivi 31 marzo 1855 e ivi morto 1° dicembre 1916, spos. ivi 21 luglio 1888 con Maria Daverio; Emilia, n. a Laveno 8 luglio 1856, ivi morta nel 1930, spos. ivi 16 gennaio 1875 col Nob. Don Carlo Tinelli, Signore di Gorla.

Figli di Luigi Paolo: ACHILLE, n. a Laveno 13 ottobre 1888, caduto nella guerra 1915-1918 a Tolmino il 16 agosto 1915, Tenente del 4° Alpini, decorato di medaglia d’argento al Valor Militare; GIULIO ACHILLE, n. a Laveno 18 giugno 1880, spos. ivi 14 febbraio 1906 con Maria Gozzetti, Cav. di S. Gregorio Magno.

Figlie di Giulio Achille: Chiara Angela, n. a Varcse 18 marzo 1907; Angela Severa, n. ivi 30 maggio 1908; Luisa Adelaide, n. ivi 30 gennaio 1911.

Figli di Giacomo Filippo, di Pietro: PIETRO FRANCESCO (PIERO), n. a Laveno 20 settembre 1889, Tenente Colonnello di complemento del 12° Bersaglieri, reduce guerra 1915-1918, decorato di tre medaglie d’argento ed una di bronzo al valor militare, due promozioni per merito di guerra, Commendatore della Corona d’Italia, Cavaliere Mauriziano, insignito del titolo di Conte (mpr.) con R. D. di Motu proprio 27 settembre 19286 RR. LL. PP. 31 gennaio 1929 quale discendente, da Giacomo Filippo (di lui padre) e riconosciuto nel titolo di Nobile (mf.) con D. M. 4 ottobre 1926, spos. a Milano 12 aprile 1917 con Margherita (Margot) Keller von Kellerer und Wolkenkeller; UGO, n. a Laveno 10 aprile 1892, Capitano di Complemento d’Artiglieria, reduce guerra 1915-1918, decorato Med. d’argento e Med. di bronzo al Valor Militare; Zoe Regina (Gina), n. a Laveno 16 giugno 1901, spos. a Milano 27 giugno 1925 con l’Ing. Lodovico Pogliaghi. Il secondogenito di Marcantonio, DOMENICO SIRO, nacque a Mombello il 5 agosto 1834 ed ivi morì il 12 gennaio 1922 ; sposò ivi il 4 maggio 1864 Teresa Fantoni. Combatté nel 1861 per l’indipendenza e fu padre del vivente CELESTE ALESSANDRO, n. a Mombello il 15 luglio 1867, Grande Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, Cavaliere Magistrale del S. M. O. di Malta, Cav. dell’Ordine della Corona d’Italia, riconosciuto nel titolo di Nobile (mf.) con D. M. 29 marzo 1925, spos. a Milano il 2 marzo 1895 con Enrichetta Belloni figlia di Giovanni, morta ivi l’11 dicembre 1919.

Figli di Celeste Alessandro: ALESSANDRO, n. a Milano il 21 dicembre 1898, Cav. Magistrale del S. M. O. di Malta, Tenente di Complemento d’Artiglieria, reduce guerra 1915-1918, decorato della Croce di Guerra 1915-1918; CARLO, n. a Milano 15 aprile 1901, Cav. Mag. del S. M. O. di Malta; Domitilla, n. a Milano il 1° marzo 1906, spos. ivi il 3 aprile 1929 col conte dott. Giulio Marazzi.

Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Nobile (mf.) in virtù del D. M. di Ricon. 17 febbraio 1927:

GIULIO, di Luigi (Paolo Luigi), di Pietro, di Marcantonio, di Pietro. Figlie: Chiara, Angela e Luisa. Zia: Emilia in Tinelli di Gorla. Cugini, figli di Giacomo Filippo, di Pietro, di Marcantonio, di Pietro, iscritti col titolo di Nobile (mf.) in virtù del D. M. di Ricon. 4 ottobre 1926, e col titolo di Conte (mpr.) in virtù del R. D. 27 settembre 1928 e RR. LL. PP. 31 gennaio 1929: PIETRO (PIERO). Fratello: UGO. Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933, col titolo di Nobile (mf.), in virtù del D. M. di Ricon. 29 marzo 1925: CELESTE, di Domenico, di Marcantonio. Figli: ALESSANDRO, CARLO e Domitilla in Marazzi. Sono iscritte nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Nobile dei Conti: Eugenia, di Carlo Alessandro, di Eugenio, in Melzi. Sorella: Francesca.

v. s. [Vittorio Spreti]

*BESOZZI VISCONTI.

Ramo della famiglia precedente. Questa linea fa capo, per documentata genealogia, a BELTRAMO dei Besozzi di Bardello, vivente sul principio del sec. XIV. Questi, secondo attendibili induzioni, era figlio di ALBERTO e nipote di LANZAROTTO de Besutio, a sua volta figlio di LUCHINO e nipote di quel CORRADO de Besozzo, che nel 1258 intervenne in Milano alla Pace tra Capitani e Valvassori. Comunque, dal predetto Beltramo, per il di lui figlio GABARDINO, n. a Bardello nel 1400, attraverso le seguenti ininterrotte generazioni: GIOVANNI (viv. nel 1423), STEFANO (viv. nel 1475), GIO. FILIPPO (viv. nel 1535), GIO. STEFANO (viv. nel 1575 e spos. con Ortensia Ceppi), LUIGI (viv, nel 1603), FRANCESCO (viv. nel 1628), si giunge ad OTTAVIANO, morto nel 1696. Il predetto Ottaviano, di Francesco, sposò il 27 luglio 1655 Eleonora, unica figlia di Leandro Visconti dei Signori di Besnate; per questo fatto la famiglia si trasferì da Bardello e Cadrezzate a Vergiate, possesso quest’ultimo dei Visconti suddetti. Da questo matrimonio nacque FRANCESCO MARIA (n. 1668), giureconsulto, che generò CESARE LEANDRO, n. 1717, morto 1782, dal quale nacque OTTAVIO, il 19 settembre 1744, † 5 marzo 1805, che il 22 ottobre 1775 sposò Marianna Della Chiesa che gli generò due figli: CESARE LEANDRO e GIUSEPPE. Questi, n. 1776 e morto nel 1806, sposò nel 1803 Teresa Villa. Da costoro nacque FRANCESCO, n. 10 gennaio 1806, † 10 gennaio 1858, spos. nel 1857 con Luigia Aleardi che gli generò FRANCESCO LUIGI, n. 8 marzo 1858, riconfermato nobile nel 1890 con R. D. dato a Roma 9 aprile 1891, registrato alla Corte dei Conti il 20 aprile dello stesso anno, e col quale venne autorizzato ad aggiungere al proprio cognome Besozzi quello VISCONTI. Fu inoltre creato Conte con Decreto 5 dicembre 1918 e RR. LL. PP. del 27 marzo 1919. Sposò il 27 luglio 1889 Maria Clementina Stanga dei Conti di Castelnuovo Bocca d’Adda, dalla quale ebbe OTTAVIO GAETANO, n. il 2 luglio 1890 e LUIGI. Cesare Leandro, di Ottavio, n. 29 giugno 1786 fu dottore legista e I. R. Consultore; sposò il 10 aprile 1820 Marina Calvi dalla quale ebbe PIETRO, n. 27 dicembre 1820, dottore in legge e padre di Lucia Camilla, riconfermata nobile nel 1890.

È iscritto nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Nobile (mf.), in virtù del D. M. di Ricon. 2 aprile 1890; col titolo di Conte (mpr.) in virtù del D. Luogotenenziale di Rinnov. 5 dicembre 1919 e RR. LL. PP. 27 marzo 1920, Trattamento di Don e Donna:

OTTAVIO, di Francesco Luigi, di Francesco, di Giuseppe. È iscritta inoltre col titolo di Nobile in virtù del D. M. di Ricon. del 1890: Lucia Camilla, di Pietro, di Cesare.

v. s. [Vittorio Spreti]

BESOZZI VALENTINI.

Ramo della famiglia Besozzi che si stabilì dapprima in Abbiategrasso, ma anteriormente al 1600 possedeva già beni in Milano e cinque case di cui una in S. Ambrogio. Possedeva pure beni a Terrazzano, Mazzo, Lesmo, Galbiate, Cormanno e Besnate. Possedeva inoltre un sepolcro nella chiesa di S. Angelo in Abbiategrasso con stemma ed iscrizione portante l’anno 1615 e l’jus-patronato della cappella di S. Carlo; nella chiesa di S. Michele al Gallo, sempre in Abbiategrasso, teneva un altro sepolcro e la cappellania eretta sotto l’invocazione dell’Immacolata. La chiesa parrocchiale di Veduggio (Brianza) pieve di Agliate fu dalle fondamenta eretta per le elargizioni di questo ramo della Nobile Famiglia Besozzi ed in detta chiesa vi è il lascito pio di una messa quotidiana pure di jus-patronato Nobili Besozzi Valentini.

GIOVANNI ANTONIO, vivente nel 1493, figlio di Lodovico e di Maddalena de Bossi, fu padre di STEFANO, detto VALENTINO, abitante nel 1517 in Abbiategrasso, ove morì celibe e di AMBROGIO, notaio in Vigevano, nel 1559, sposato con Angiola dal Pozzo che generò GIAN ANTONIO vivente nel 1569, anche questi detto VALENTINO, il quale sposò Isabella della Chiesa. Certamente l’aggiunta del cognome VALENTINI a questa linea della casata Besozzi ebbe origine in quell’epoca.

Gian Antonio procreò tre femmine e due maschi: OTTAVIO, notaio nel 1585, spos. con Chiara Arcimboldi (1565-1568) e GIO. AMBROGIO, che era notaio nel 1585 e poi Cancelliere del Tribunale di Provvisione. Questi tolse in moglie Veronica Ottolini che, fra altri, gli generò GIO. ANTONIO che fu, come il padre, notaio nel 1646 e Cancelliere del Tribunale di Provvisione. Sposò in prime nozze Angelica Ponzani ed in seconde Giulia Dugnani. Generò, fra altri, STEFANO, morto nel 1704, marito di Gerolama Riva, dalla quale ebbe FRANCESCO ANTONIO, n. nel 1674 e morto il 15 gennaio 1759, che sposò nel 1705 la Marchesa Caterina Olgiati di Como. Ne ebbe una femmina e 5 maschi fra i quali: ANTONIO ENRICO, n. 1717, e morto il 4 maggio 1766, che ebbe in moglie Clara Cittadini. Uno dei tre figli, nati da questo matrimonio, fu GIO. ANTONIO, n. 1753, che nel giugno 1773 sposò Antonia Mandelli, dalla quale, fra gli altri, ebbe PIETRO, n. il 25 novembre 1781, sposato nel 1810 con Caterina Osio Cornelli. Questi ebbe, fra altri, due figli, LUIGI ed ENRICO, autori dei due rami viventi coi quali continua questa linea. LUIGI, n. a Veduggio (Milano) 11 giugno 1822 e morto a Milano il 3 ottobre 1891, Capitano nella Guardia Nazionale e Cassiere della Fabbriceria del Duomo di Milano, sposò a Milano il 5 gennaio 1850 Antonietta Riva, di Zaccaria, che gli generò cinque figli: PIETRO, n. a Renate (Milano) 25 luglio 1851 e morto infante; altro PIETRO, n. a Milano 25 luglio 1852, morto a Milano 23 maggio 1911, pure Cassiere alla Fabbriceria del Duomo di Milano, sposato a Milano il 3 luglio 1880 con Eugenia Possenti, di Gustavo, che gli generò un’unica figlia Antonia, n. a Milano 15 ottobre 1884; ALESSANDRO, n. a Milano 27 dicembre 1854, morto a Milano 24 maggio 1924, spos. a Sarnico il 23 gennaio 1893 con Elisa May, di Angelo, che lo rese padre di LUIGI, n. a Milano 20 novembre 1893, già Ufficiale di Cavalleria, decorato di Medaglia Comm. Guerra 1915-1918, di Medaglia d’Argento, Medaglia di Bronzo e due Croci al Merito di Guerra, poi Ufficiale dell’Arma dei Reali Carabinieri, attualmente in congedo, spos. ivi 5 ottobre 1931 con la Nobile Anna Borgazzi e di CLEMENTE, n. a Milano 24 settembre 1895, Dottore in Scienze Sociali, già Segretario particolare di S. Ecc. il Governatore della Banca d’Italia, spos. ivi il 25 giugno 1929 con la Contessa Franca Carolina Barbiano di Belgiojoso, di Gian Giacomo, dalla quale è nata Rosalisa, n. a Milano il 10 novembre 1931: CARLO, n. a Milano e battezzato in S. Francesco da Paola 13 settembre 1857, morto a Milano nel 1898, Ufficiale di Fanteria; Caterina, battezzata a S. Francesco da Paola (Milano) 16 agosto 1861, morta infante a Ceriano il 7 novembre 1861. Questo ramo è ufficialmente riconosciuto nel titolo nobiliare.

Fratello del Luigi e figlio del citato Pietro, fu ENRICO, nato il 5 marzo 1833, morto il 5 giugno 1894, spos. con Maria Meschia che gli generò sette figli: PIETRO PAOLO, n. 30 nov. 1858, spos. con Rosa Calvi di Bergamo; Annetta in Corbella; RICCARDO, morto nel febbraio 1886; Eugenia, morta nel 1876; ATTILIO, defunto, spos. il 30 settembre 1895 con Emma Maggioni di Arese: Ida in Paolo Lucchini; Amalia in Peyla. Figli di Pietro Paolo: GIUSEPPE; ARTURO, avvocato, mutilato di guerra, decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare guerra 1915-1918; Enrica Maria, vedova del Prof. Giulio Fusilli; Enrica Giulia in Zacco della Pirrera; Ida in Prof. Dott. Carlo Lucchini; Piera in De Rosa Gaetano. Figlio di Attilio: CARLO, decorato medaglia comm. e Croce di Guerra 1915-1918. Sono iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Nobile (mf.), Trattamento di Don e Donna: PIETRO, di Luigi, di Pietro. Figlia : Antonia. Fratelli: ALESSANDRO e CARLO.

Figli di Alessandro: LUIGI e CLEMENTE.

v. s. [Vittorio Spreti]

*BESOZZI (BESOZZI di CARNISIO).

Ramo della famiglia Besozzi che trae origine da un JACOBUS «de Besutio de Carnisio» vivente nel 1200 e nel 1274, «fundator ecclesiae S. Mariae de Carnisio». Sappiamo che questi fu padre di JOHANNES, verso il 1224, padre di JACOBUS, che compare in documenti del 1300, a sua volta padre di GIOVANNI, detto ZANE, abitante in Cocquio nel 1340. Nacque da questi CORRADINO, morto nel 1430 che, fra gli altri, ebbe ANTONIO, n. in Arminio e viv. nel 1422. Suo figlio GIOVANNI, fu podestà di Castel Leone nel 1454 e sposò Petrola de Piccinelli dalla quale ebbe NICCOLÒ, morto nel 1507, uno dei patroni della Cappellania dei SS. Primo e Feliciano in Leggiuno e «fundator Sacelli B. V. M.» nella Chiesa avita di S. Maria di Cocquio. Ebbe questi due figli uno dei quali, GIO. MARIA, testò nel 1529 e dieci anni prima sposò Paola Besozzi, nata a Leggiuno, dalla quale ebbe un unico figlio GIO. MATTEO, vivente nel 1553 che sposò Giulia Carnago. Il figlio GIO. MARIA, vivente nel 1582, sposò Paola Crespi, dalla quale nacque MATTEO, morto il 13 febbraio 1652, fondatore della chiesa di S. Carlo in Armino e marito di Laura Origoni. Da questa ebbe 4 figli, due dei quali ENRICO e GIO. MARIA hanno dato discendenza ai due rami viventi, riconosciuti.

GIO. MARIA, Giureconsulto e avvocato fiscale in Varese nel 1665 sposò nel 1657 la Marchesa Francesca Teresa de Corradi e Olivera dalla quale ebbe CARLO MATTEO, Giureconsulto nel 1682. Da questi nacque CARLO FRANCESCO vivente nel 1728, e da questi altro CARLO MATTEO, vivente nel 1740 e marito di Giuseppa Caponago.

Unico loro figlio fu FRANCESCO GAETANO, confermato nobile con Decreto del Tribunale Araldico 16 giugno 1770 e riconfermato con Sovr. Risol. 21 novembre 1816. Sposò Luigia Bernago dei feudatari di Villa Pompeiana e n’ebbe tre femmine e quattro maschi fra i quali LUIGI, n. il 14 febbraio 1807 e morto nel 1877, che da Elena Porro ebbe ADOLFO FRANCESCO, n. a Lodi il 22 febbraio 1844 e Virginia nata nel 1845.

ENRICO, di Matteo, e fratello del Gio. Maria predetto, morì nel 1682 e sposò nel 1657 Daria Francesca Besozzi. N’ebbe due figli, l’uno che non ebbe discendenza e l’altro ENRICO FELICE, n. il 14 luglio 1682 e morto in Gavirate il 16 dicembre 1753. Venne questi ammesso al Patriziato Milanese nel 1733 e sposò in prime nozze Maddalena Prevosti Capina, ed in seconde Clotilde Fontana. Dalla prima ebbe CARLO FRANCESCO, nato il 30 marzo 1710 e marito di Caterina Franzoni. Questi ebbe, fra gli altri, ODOARDO, n. il 20 gennaio 1764 e morto il 2 settembre 1822, che sposò Margherita Dubois e, ultimogenito di tre figli, ebbe GAETANO, nato il 16 agosto 1816, riconfermato nobile con Sovrana Risoluzione il 15 ottobre 1840. Da Teresa Guffanti, sua moglie, nacque GIOVANNI, il 14 novembre 1844, che, sposato a Faccini Clotilde, ebbe tre figli: Angela, RICCARDO e GUSTAVO, che nacque in Genova il 7 dicembre 1882, Colonnello di Fanteria in A. R. Q., combattente e mutilato nella guerra 1915-1918, decorato di due medaglie d’argento ed una di bronzo al Valor Militare, Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, Commendatore della Corona d’Italia, nominato Conte da Sua Maestà, Deputato al Parlamento Nazionale Fascista, Membro del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, sposato con Angela Ines Meregalli.

ENRICO FELICE, di Enrico sopradetto, dalla seconda moglie ebbe GASPARE PIETRO, n. in Armino il 29 luglio 1740 e morto nel 1811, che sposò nel gennaio 1771, in Carnisio, Teresa Cattaneo. N’ebbe, fra altri, due figli: GIACOMO e PIETRO FORTUNATO. Il primo nacque nel 1781 e da Antonia Bossi Lampugnani ebbe, unico figlio, GIUSEPPE GIBERTO, n. a Milano il 6 giugno 1837, ed ivi morto improle nel 1907; fu Generale Comandante il 1° ed il 9° Corpo d’Armata, decorato del Gran Cordone degli Ordini dei SS. Maurizio e Lazzaro e della Corona d’Italia, Senatore del Regno il 21 novembre 1901, creato Conte il 4 giugno 1905.

Pietro Fortunato sopradetto, nacque in Gavirate il 18 aprile 1783 e morì nel 1852, Maggiore delle truppe lombarde, sotto il regno napoleonico, confermato nobile con Sovr. Risol. il 30 aprile 1836, sposato il 28 dicembre 1812 con Antonietta Castiglioni, dalla quale ebbe ben 11 figli di cui 6 femmine fra le quali Virginia, n. il 24 febbraio 1829 in Casirago e morta nel 1888 in Milano in odore di santità, fondatrice della Pia Casa di Betleem. Fra i cinque maschi ebbe GIUSEPPE, n. a Monticello il 17 giugno 1826 e morto a Caserta il 17 gennaio 1880. Questi fu tenente delle Guardie Nobili austriache, e poi Colonnello di fanteria. Sposò in seconde nozze Giovanna Bonerba ed in prime la marchesa Giuseppa Emilia da Passano. Dalla seconda moglie ebbe GIOVANNI, n. a Napoli l’8 gennaio 1876, vivente con prole, e GASPARE, n. a Capua 1878, vivente, Tenente Colonnello di Complemento di Fanteria, Cav. Uff. degli Ordini dei SS. Maurizio e Lazzaro e della Corona d’Italia. Dalla prima moglie ebbe ANNIBALE, n. a Genova il 22 dicembre 1857, Generale di divisione d’Artiglieria, sposato alla Marchesa Adolfa da Passano dalla quale nacque POMPEO, n. a Genova l’8 agosto 1903 e Alessandra, ivi nata il 6 gennaio 1902.

Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933 col titolo di Conte (mpr.), Patrizio Milanese (m.), Nobile (mf.), Trattamento di Don e Donna, R. D. 7 luglio 1932: GUSTAVO, di Giovanni, di Gaetano, di Odoardo, di Carlo Francesco, di Enrico Felice, di Enrico, di Matteo. Fratelli: Angela e RICCARDO.

Altro ramo.

Sono inoltre iscritti col titolo di Patrizio Milanese (m.), Trattamento di Don e Donna: ANNIBALE, di Giuseppe, di Pietro Fortunato, di Gaspare Pietro, di Enrico Felice, di Enrico, di Matteo. Figli: Alessandra e POMPEO. Fratelli: GIOVANNI e GASPARE.

Altro ramo.

È iscritta nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Nobile e Donna: Virginia, di Luigi, di Francesco Gaetano, di Carlo Matteo, di Carlo Francesco, di Carlo Matteo, di Giovanni Maria, di Matteo.

v. s. [Vittorio Spreti]


Genealogia

Genealogia Besozzi

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Stemmi

ARMA: Di rosso, all’aquila coronata d’oro (Di rosso, all’aquila col volo spiegato, coronata all’antica, d’oro).

CIMIERO: L’aquila del campo, nascente.

Stemmi famiglia Besozzi

Storia

Personaggi

Dimore

Milano, Laveno Mombello (Lago Maggiore) e Besozzo

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1213.

Bibliografia

http://www.treccani.it/enciclopedia/besozzi_(Dizionario-Biografico)/

http://www.verbanensia.org/biografie_details.asp?bID=29784&action=B&tipo=2

Documenti

Collezioni

Note