Borghi
Famiglia di industriali tessili, concentra la sua attività in un’unica area, nella località di Varano (VA), che ancora oggi mantiene il nome "Borghi" nella toponomastica. Le origini della famiglia sono molto antiche, ma notizie storiche sicure si hanno dalla seconda metà del secolo XVIII. Da quell’epoca al 1913, quando l’azienda viene ceduta e inizia per la famiglia una “seconda vita” in senso professionale, è una continua escalation di successi e innovazioni. Nel 1876 la Borghi era la prima filatura di Lombardia e la seconda tessitura, dopo la Visconti di Modrone. I suoi proprietari, con accorti investimenti, diventano tra i principali industriali del Paese, anche se, come spesso accade per le manifatture tessili italiane, l’espansione produttiva non è sinonimo di produzione di filati di qualità, che resta inferiore rispetto a quella dei prodotti stranieri. L’ultima generazione di questa famiglia imprenditrice, soprattutto con Luigi jr. (1878-1947) si dedica con grande passione all’ulteriore ammodernamento delle apparecchiature della fabbrica, ma poiché non è sufficiente reinvestire nell’azienda i capitali, si rendono necessarie richieste di finanziamento alle banche. Ne consegue un pesante indebitamento, frutto anche dei lavori di costruzione della gigantesca villa, della riedificazione dello stabilimento e della realizzazione del grande villaggio operaio di Varano, un vero e straordinario esempio dell’edilizia paternalistica degli industriali dell’epoca: la grande villa padronale domina sul villaggio, all’interno del quale una rigida gerarchia contraddistingue le diverse abitazioni a seconda del ruolo rivestito dagli operai e dai dipendenti. Nel 1913 l’industria viene ceduta alla società francese Textilioses et textiles: Luigi Borghi ne resta il vicepresidente, ma di fatto volge la sua attenzione a un altro tipo di attività: avvia un’azienda agricola, in cui alleva mucche e cavalli, acquisisce la proprietà di due laghetti, grazie ai quali da un lato promuove la coltivazione delle piante acquatiche (il vivaio è attivo ancora oggi e costituisce un punto di riferimento per gli appassionati del settore e solo recentemente, dopo la vendita a un altro proprietario, ha cambiato il nome “Borghi”); dall’altro dà vita a una piscicoltura destinata alla pesca intensiva e a una piccola fabbrica di conserve ittiche.
(Donatella Zanacchi)
Indice
Genealogia
Stemmi
Storia
Personaggi
Zaccaria Borghi, con una bottega di speziale a Varano e acquirente di un ampio latifondo, in enfiteusi perpetua, dal marchese Manfredo Trecchi, che è il primo nucleo del vasto appezzamento di terreno dove verrà poi avviata l'attività tessile, il cui iniziatore è il figlio Fedele (1737-1795).
Carlo, Francesco e Pasquale Borghi, figli di Fedele: ampliano l'attività del setificio tra la fine del XVIII secolo e i primi quarant'anni del secolo XIX. Nel 1805 sono anche favoriti dal blocco continentale imposto da Napoleone, che, impedendo l'importazione dei manufatti inglesi, favorisce la produzione nazionale. Intorno agli anni Venti dell'Ottocento Pasquale converte la produzione dalla seta al cotone, avviando, grazie all'acquisto di un mulino mosso dalle acque del canale Trebbia, una tra le prime filature meccaniche italiane. Gli affari sono floridi, i fratelli acquistano nella zona molte proprietà terriere, lo stato patrimoniale della famiglia, all'anno 1838, rivela un patrimonio lordo di quasi 1.400.000 lire. Già in quegli anni i fratelli Borghi, oltre a rivestire incarichi politici locali, si dedicano a opere di beneficenza.
Luigi Borghi (1812-1859), uno dei sei figli di Carlo: patriota, con il fratello Giuseppe iscritto alla Giovane Italia, incarcerato e per questo condannato a morte dagli Austriaci, riesce a commutare la pena di morte con l'esilio in Inghilterra. Qui studia con attenzione l'organizzazione tessile inglese e ne "importa" in Italia conoscenze e macchinari, prima da fuoruscito e poi, rientrato in Italia nel 1848, intervenendo direttamente nell'azienda. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta dell'Ottocento la fabbrica dispone di 188 telai meccanici e 8304 fusi mossi da una macchina a vapore da sessanta cavalli (la prima della provincia di Como e la terza della Lombardia), e da una turbina idraulica; impiega 320 lavoratori, tra uomini, donne e bambini; ha un impianto di illuminazione alimentato da un gasometro, utilizza come parte del combustibile necessario la torba estratta dai possedimenti della famiglia (al posto del carbone d'importazione estera) ed è la sesta per importanza nel Lombardo-Veneto. Poco prima della sua morte, avvenuta nel 1859, vede realizzato anche il suo sogno patriottico e riceve la visita di Garibaldi. Un’accorta politica matrimoniale fa sì che la famiglia Borghi si imparenti con altri esponenti di spicco della borghesia imprenditoriale lombarda, rivelando anche un grande impegno in campo politico e artistico-culturale.
Carlo Borghi (1851-1883), figlio di Giulio, un altro dei sei figli di Carlo: poeta, protagonista della Scapigliatura milanese, amico di Emilio De Marchi, Luigi Capuana, Alberto Carlo Pisani Dossi e Luca Beltrami, dirige quotidiani e riviste. Autore di poesie e racconti, che pubblica sui giornali, è tra i fondatori del periodico Guerin Meschino, giornale satirico e umoristico, che ironizzava sugli eventi e i personaggi contemporanei con spirito moderato e privo di qualsiasi “punta” di opposizione e, tuttavia, senza palese acquiescenza nei confronti della classe dirigente. Questo miracolo di equilibrio, che gli assicurava il favore di un vasto pubblico conservatore, non sarà più attuabile una quarantina d’anni dopo, sotto il regime fascista, dove schierarsi divenne inevitabile per continuare a pubblicare. Carlo Borghi muore giovanissimo e il “suo” giornale esce listato a lutto.
Dimore
Varano Borghi (VA), Villa Borghi
Milano, Via Principe Umberto 21: Villino Borghi (oggi non più esistente)
Iconografia
Fonti
Bibliografia
Accoppiamenti Giudiziosi: Industria, arte e moda in Lombardia 1830-1845, a cura di Sergio Rebora e Anna Bernardini, Catalogo della mostra del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Varese - Castello di Masnago (novembre 2004- aprile 2005), Milano, Silvana Editoriale, 2004, pp. 219, 320-322
http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-borghi_(Dizionario-Biografico)/
http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-borghi_(Dizionario-Biografico)/
http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3a010-0008277/
Documenti
Collezioni
Sepolture
Varano Borghi (VA): Tomba di famiglia
Milano, Cimitero Monumentale: Tomba di Carlo Borghi