Calderari

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, Vol. II, p. 244

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, pp. 243-244:

Originaria di Domaso sul lago di Como ha per capostipite noto un BARTOLOMEO, il cui abiatico, dello stesso nome, ebbe due figli; DIAMANTE, progenitore della linea marchionale della famiglia e ANDREA, dal quale derivò la linea comitale. Dal primo discese ANTONIO, questore del Magistrato Ordinario, che acquistò il feudo di Turano, sul quale appoggiò il titolo di marchese ottenuto con diploma 11 settembre 1690 con trasmissione primogeniale maschile.

Da Ippolita dei conti Corio ebbe BARTOLOMEO († 1732), FILIPPO ANTONIO, questore del Magistrato Ordinario, conte di Paderno per diploma imperiale 29 luglio 1716, e quattro figlie: Maria, sposa al marchese Magenta; Virginia al conte Della Porta; Laura al conte Pecchio e Marianna al conte Airoldi: con lui la famiglia si pone fra le più cospicue della nobiltà milanese. Bartolomeo fu padre di altro ANTONIO, che da Margherita dei marchesi Litta ebbe il marchese BARTOLOMEO, che con decreto 29 settembre 1770 dell’I. R. Tribunale Araldico ebbe delineato il suo stemma nel Codice Araldico; con lui, nel 1806, si estinse questa linea della casata.

Da Andrea soprannominato deriva per varie generazioni GIULIO (1656-1724), senatore, feudatario di Palazzolo, su cui appoggiò il titolo comitale conferitogli con diploma 14 novembre 1686 con trasmissione primogeniale maschile. Con diploma imperiale 2 ottobre 1723 ottenne il feudo di Lanarolo per maschi primogeniti. Il figlio suo LEONARDO († 1736) da Camilla Mezzabarba ebbe GIULIO CESARE, che con decreto 29 settembre 1770 dell’I. R. Tribunale Araldico ottenne l’iscrizione della famiglia sua nell’Elenco dei titolati e la delineazione dell’arma nel Codice Araldico e nel 1747 fu ammesso al patriziato milanese. Questo fu padre di LEONARDO, I. R. ciambellano, dei LX decurioni, i cui figli ottennero la conferma della nobiltà e del titolo comitale con sovr. risoluz. 21 nov. 1816.

Da Leonardo proviene CARLO, al quale con R. D. 16 ottobre 1892 fu rinnovato il titolo di conte in via primogeniale maschile e da esso pure discendono gli attuali rappresentanti della famiglia, che figurano iscritti nell’Elenco ufficiale coi titoli di patrizio milanese per maschi, di conte di Palazzolo e signore di Lignarolo per maschi primogeniti e col trattamento di Don e di Donna in persona di:

LEONARDO, di Ignazio, di Leonardo, ed i suoi figli: Marianna n. 30 agosto 1863, † 13 giugno 1902; Teresa, n. 3 ott. 1865; Caterina, n. 5 ott. 1866; IGNAZIO, n. 26 ott. 1871.

IGNAZIO, di Carlo, di Giuseppe, n. 1856, ed i suoi fratelli: LUIGI, n. 5 nov. 1861 (†); GUGLIELMO, n. 6 marzo 1864; Maria, in Parravicini; Giulia in Piazzi.

Maria, di Gaetano, di Giuseppe in Oreglia d’Isola.

LUIGI, di Gerolamo, di Luigi, ed i suoi fratelli: ALESSANDRO, LEONARDO, Clara e GIAMPIETRO.

Cfr. ASM., araldica.

a. g. [Alessandro Giulini]


Ivi, Appendice, parte I, p. 470:

Sono inoltre iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933, coi titoli di Conte di Palazzolo (mpr.), Signore di Linarolo (mpr.), Patrizio Milanese (m.), Trattamento di Don e Donna, in virtù del D. M. di Riconosc. 29 ottobre 1927:

CARLO EDOARDO, di Ignazio, di Carlo, n. a Mandalay (Birmania) 9 novembre 1892, sposato 15 novembre 1919 con Isabella Townsend Drake.

LEONARDO, di Guglielmo, di Carlo, n. a Lodi 8 aprile 1914.

Figli di Luigi, di Girolamo, di Luigi: ALESSANDRO, Isabella, Palmira e Vincenza.

v. s. [Vittorio Spreti]


Genealogia

Genealogia Calderari

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Stemmi

ARMA: Interzato in fascia: nel 1° d’oro all’aquila bicipite di nero, ciascuna testa coronata del campo; nel 2° di rosso al leone leopardito di oro; nel 3° d’argento alla caldaia di nero ripiena del campo.

CIMIERO: Un’aquila di nero, coronata d’oro, uscente.

Stemmi famiglia Calderari

Storia

Personaggi

Dimore

Milano e Firenze

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

http://verbanensia.org/biografie_details.asp?bID=29828&action=C&tipo=2

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