Camozzi

Da EFL - Società Storica Lombarda.

Camozzi Vertova

Stemma Camozzi de' Gherardi (Stemmario Camozzi n. 603)
Stemma Camozzi de' Gherardi (Stemmario Camozzi n. 604)
Spreti, Appendice, parte I, p. 484
Camozzi de Gherardi Vertova (Spreti, Vol. II, p. 256)
Genealogia Camozzi, da Bortolo Belotti, Storia di Bergamo e dei bergamaschi, a cura della Banca Popolare di Bergamo, 2ª Ed., Bolis, 1959, vol. VI, p. 104
Stemma Gerardi (de' Gherardi) (Stemmario Camozzi n. 984)
Stemma Camozzi de' Gherardi (Stemmario Camozzi n. 2217)

Le due famiglie si fusero all’inizio del XIX secolo, ma è tuttora vivo un ramo della famiglia Vertova che tanta importanza ha avuto nella storia di Bergamo.

Il capostipite dei Camozzi è Lanfranco (in atti 1280), ma il suo cognome iniziale era De Gherardis. Essi provengono dalla Forcella di Bordogna in Alta Valle Brembana dove ancora risiedeva nel 1457 Marchisio fu Giovanni detto Camozzo e dopo di lui il cognome si completò in Camozzi de Gherardi o Gherardi Camozzi. Dei Camozzi erano presenti nel XIV secolo in Adrara, Serina e Sorisole, mentre altri erano segnalati ad Alzano e a Miragolo (secoli XVI-XVII).

Una loro fonderia, attiva alla Ventulosa nel XVI secolo, ebbe poi con Carlo grande impulso ed ottenne l’appalto per la costruzione di cannoni per Venezia ed alcuni preziosi esemplari si ammirano ancora oggi a Venezia e in Grecia.

Giacomo fu deputato di Bergamo alla Consulta di Lione (1802) e Gabriele fu tra i più ricchi negozianti della città.

Andrea (m. 1855) sposò Elisabetta, ultima discendente dei conti Vertova, ed ebbe titolo di nobiltà col predicato di Ludriano (1819); ebbero due figli: Gabriele, patriota, amico e collaboratore di Garibaldi, Generale nella Campagna del 1859, e Giovan Battista (n. 1818), sindaco di Bergamo e senatore del regno d’Italia. Aggiunse il cognome Vertova (1846) ed ottenne il titolo di conte nel 1887.

Il loro palazzo a Bergamo, fu centro di attività politica risorgimentale. Ebbero anche ville a Ranica e Torre Boldone, opere dell'architetto Simone Elia, ed ereditarono dai Vertova il castello di Costa di Mezzate e Grunello del Monte. Il conte Cesare, studioso, di storia, pubblicò nel 1888 l’imponente e interessantissimo stemmario con oltre 3750 stemmi relativi a 1800 (?) famiglie bergamasche. Nel 1925 inoltre donò alla Biblioteca Civica ‘Angelo Mai’ preziosi documenti storici e collezioni dei Camozzi-Vertova, dei Danielli e Belcredi. [GPA]


Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, p. 256:

Camozzi de Gherardi Vertova

ANDREA († 1855) col fratello GABRIELE GIUSEPPE ottennero la concessione della nobiltà austriaca col predicato di Ludriano con sovrana risoluzione 17 maggio 1819. Il primo di costoro nel 1804 impalmava Elisabetta dei conti Vertua († 1850), ultima di questa vetusta casata: tra gli altri figli loro GABRIELE (1823-1869) fu insigne patriota e soldato e GIO. BATTISTA (n. 1818) fu sindaco di Bergamo, senatore del Regno: ebbe in moglie Giovanna Giulini, sorella del conte Cesare, pure senatore del Regno e membro del Governo provvisorio di Lombardia nel 1848. Aggiunse egli al proprio il cognome della famiglia materna dei Vertova per concessione risultante dalla sovr. risoluz. 29 luglio 1846 e con R. D. motu proprio 27 febbraio 1887 ottenne per rinnovazione, con trasmissione mascolina e femminina, il titolo di conte, già spettante agli estinti Vertova. Al ramo di Camozzi De Gherardi detto di Mozzanico appartiene quell’Anna Maria figlia di Giovanni, n. 1841, colonnello austriaco e sopraintendente alle scuderie imperiali, andata sposa al principe Giordi Turn e Taxis. I Camozzi De Gherardi Vertova sono ora iscritti nell’Elenco ufficiale coi titoli di «nobile», col predicato di Ludriano, e di «conte» ambedue per maschi e femmine in persona di: CESARE, di Gio. Batta, di Andrea ed i suoi figli:

GIO. BATTA, Beatrice, Elisabetta in Moroni.

I nipoti di detto Cesare figli di GIORGIO GABRIELE:

Giovanna in Ambiveri, Andreina in Malliani, GIAN FRANCESCO, Maria Teresa, IDELFONSO.

Cfr. ASV., arald.

a. g. [Alessandro Giulini]


Ivi, Appendice, Parte I, p. 484:

Camozzi (ramo di Pavia):

È un ramo della famiglia Camozzi di Bergamo e iscritta nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Nobile (mf.) in persona di: GIAMBATTISTA, di Girolamo, di Giambattista. Figlia: Maria.

v. s. [Vittorio Spreti]


Genealogia

Genealogia Camozzi

Genealogia Camozzi de Gherardi

Genealogia Camozzi de Gherardi Vertova

Stemmi

CAMOZZI DE GHERARDI VERTOVA

ARMA: Partito: nel 1° troncato, a) d’azzurro al giglio d’argento; b) di verde al camoscio fissante un monte nevoso, posto sopra un terreno di verde, il tutto al naturale, con la fascia d’oro, carica di tre stelle a 5 raggi d’azzurro, attraversante sulla partizione (Camozzi de Gherardi); al 2° troncato a) d’oro all’aquila di nero, linguata di rosso e coronata del campo; b) di rosso al leopardo rampante al naturale (Vertova).

CIMIERI: Lo scudo per i maschi è timbrato da due elmi affrontati con corona comitale, ornati di svolazzi ai colori dello scudo e cimati; quello a destra da un giglio d’argento, fra un volo di nero, e quello a sinistra da un putto nascente, vestito di verde, con la cintura rossa, tenente fra le mani alzate sopra la testa, una lista bianca, svolazzante in fascia col

MOTTO: Sola fides (in lettere maiuscole romane di nero). Per le femmine lo scudo è senza gli elmi ed è messo fra due rami di palma ed il motto è scritto sulla lista svolazzante sotto lo scudo.

Camozzi (ramo di Pavia):

ARMA: Troncato: d’azzurro al giglio d’argento, e di verde al camoscio passante, addestrato da un cespuglio, il tutto d’argento.

Stemmi famiglia Camozzi de Gherardi

Storia

Personaggi

Dimore

Bergamo

Costa di Mezzate - Castello Camozzi Vertova

Ranica - Villa Camozzi Vertova

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

AA.VV., Cognomi e Famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato. Supplemento a “L’Eco di Bergamo”, Bergamo, Ottobre-Novembre 2000, fasc. 4, pp. 54-56:

Nobile famiglia di origine bergamasca che vanta nel corso dei secoli illustri personaggi, protagonisti delle vicende politiche e militari della nostra terra e dell’Italia risorgimentale. Nel 1713 Carlo da Bordogna, in alta valle Brembana, fu primo maestro fonditore della fucina di Ventulosa, all’inizio della valle, in territoio di Villa d’Almè. I Camozzi avevano avuto in appalto da Venezia la produzione di cannoni per la guerra contro i Turchi. Famoso è anche il conte Gabriele, che ebbe un ruolo importante nella lotta contro la dominazione austriaca nell’Italia settentrionale. Conobbe Giuseppe Mazzini, guidò i moti del 1848 a Bergamo, dove fu membro del governo provvisorio, e l’anno successivo fu a capo della colonna di bergamaschi che cercò di soccorrere Brescia assediata dagli austriaci; Giuseppe Garibaldi fu più volte ospitato nel palazzo della famiglia in borgo Palazzo, da cui ricevette aiuti in più occasioni. Nella villa Zerbino a Genova, di proprietà dei Camozzi, fu suonato per la prima volta l’”Inno di Garibaldi”. Proscritto politico e ricercato dagli austriaci, Gabriele fu a fianco di Garibaldi nella campagna del 1859; dal 1862 al 1869 ricoprì la carica di parlamentare. Due lapidi, una sulla casa natale a Bergamo e una a Dalmine, dove morì, ne ricordano la figura. Il fratello Giovanni Battista fu storico, patriota e uomo politico di spicco nella storia di Bergamo: primo sindaco della città nel 1860, fu nominato anche senatore del nuovo Regno d’Italia; due anni più tardi ospitò nel suo castello di Costa di Mezzale Giuseppe Garibaldi. Nel 1907 il conte Cesare Camozzi-Vertova, studioso di storie patrie, donò alla biblioteca civica di Bergamo numerosi manoscritti, tra cui lo “Stemmario” che porta il suo nome (utilizzato per la presente pubblicazione) e cimeli risorgimentali, tra cui una importantissima raccolta di monete, poi destinata al Museo del Risorgimento in Rocca; purtroppo il Medagliere Camozzi ha subito negli anni Settanta del secolo scorso un furto che l’ha gravemente impoverito. Alla base del cognome c’è il nome camoscio, la cui figura compare anche nello stemma. Tra le varianti presenti nel Bergamasco vi sono i Camozzini, Camozza e Camoscio.

Nella nostra provincia le famiglie Camozzi sono 210; in Italia sono 663.


http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-francesco-camozzi_(Dizionario-Biografico)/

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