Capitani

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Stemma dei Capitani da Caleppio (Stemmario Camozzi n. 522)
Stemma dei Capitani da Scalve (Stemmario Camozzi n. 523)
Stemma dei Capitani di Scalve (Stemmario Camozzi n. 3214)
Stemma dei Capitani di Scalve (Stemmario Camozzi n. 3215)
Stemma dei Capitani di Scalve (Stemmario Camozzi n. 3240)
Stemma dei Capitani di Scalve (Stemmario Camozzi n. 3618)

Il cognome Capitanio, come del resto quello dei Cattani, è noto che derivano, per abbreviazione, dai medioevali Capitani di determinati feudi, infatti risulta riconosciuto con questo significato dalla Crusca come precisa V. Spreti nell’Enciclopedia storico-nobiliare italiana (vol. II, p. 388, alla voce ‘Cattani’). Era ciò già noto nel ‘700 al nostro abate G. B. Angelini, che affermava che i Capitanio bergamaschi erano derivati da Capitani di Scalve.

Arveno Sala in Registri Litterarum enumera numerose capitanerie nell’area lombarda. Nelle Antichità bergamasche del Mozzi figurano varie citazioni, però nel complesso mancano dati che consentano di tracciare una genealogia anche se figurano personaggi importanti. Spicca tra questi Santa Bartolomea (Lovere 1807-1833).educata nel convento delle Clarisse. Per anni coltivò l’idea di fondare un istituto di carità che, ispirato alla vita di Cristo, riuscisse a dare risposta ai bisogni del suo tempo e si occupasse della gioventù e dei malati. Con la Gerosa attuò il progetto e il 21 novembre 1832 venne istituito l’ordine delle Suore della Carità dette di Maria Bambina, che si insediarono nella casa dei nobili Gaia a Lovere.

Belotti segnala un misterioso Isidoro de Capitani del IX secolo e annota che fu rievocato da A. Valoti per le rime che festeggiano le sue nozze, ma non mi è chiaro se si alluda alle nozze di un Isidoro del sec. IX oppure ad una rievocazione di rime del IX secolo, il che sarebbe ben strano (ossia se per un errore di stampa manchi una X e quindi un millennio).

Abbiamo poi:

- Giacomo, sacerdote e cronista (sec. XVIII): 1 Al Circolo Culturale di Crema spiega ai Giovani come cercare di conciliare il sentimento religioso con il momento rivoluzionario e rammenta che nel 1799 con l’arrivo degli austro-russi, in occasione della riconsacrazione della Chiesa dello Spasimo, sentì il Vescovo Dolfin ritrattare alcune sue pastorali e lettere scritte durante il periodo democratico.

- Jacopo, scrittore e professore (sec. XVIII): prof. al Seminario di Crema scrisse Discorsi sull’eloquenza (1794).

- Carlo, ingegnere (Chiuduno 1750/51 - Bergamo 1822)

- Giambattista Architetto (XIX sec.). Attivo nella prima metà del XIX secolo, fu per qualche tempo professore di architettura all’Accademia Carrara di Bergamo. Progettò la chiesa di Loreto.

[GPA, 9 feb 2008]


Genealogia

Genealogia Capitani

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Stemmi

Stemmi famiglie dei Capitani

Storia

Personaggi

Dimore

Iconografia

Ritratti e dipinti

Archivio fotografico

Fonti

Capitaneis (de) Bartolomeo fu Andrea, di borgo San Leonardo, mercante, 1602 perg 1052 Capitani Alberto, chierico chiesa di S. Eufemia, 1351 perg 1050 Capitani di Arcene (dei) Alessandro fu Lanfranco, di Bergamo, 1284 perg 1364 Capitani di Marenzo (dei) Antonio fu Marchetto, 1465 perg 1446 Capitani di Marenzo (dei) Giacomo fu Fedele Paolo, 1455 perg 0985 Capitani di Marenzo (dei) Giovanni fu Marchetto, arciprete chiesa S. Lorenzo di Calepio, 1465 perg 1446 Capitani di Marenzo (dei) Marchetto, di Bergamo, 1465(+) perg 1446 Capitani di Marenzo (dei) Ridollo fu Bertramo, 1385 perg 1669 Capitani di Marenzo (dei) Ridollo fu Bertramo, di Valle San Martino, 1385 perg 1668 Capitani di Marenzo (dei) Tarenzia, vedova di Bertecino, di Monte Marenzo, 1387 perg 1589 Capitani di Mozzo (dei) Bartolomeo di Alberto, di Bergamo, 1315 perg 1761 Capitani di Mozzo (dei) Bonardino fu Giselberto, notaio, 1471 perg 1113 Capitani di Mozzo (dei) Brunazzo, canonico, 1199 perg 0526 Capitani di Mozzo (dei) Evangelista fu Giovanni, 1510 perg 0837 Capitani di Mozzo (dei) Giacomo fu Moltono, di Bergamo, 1382 perg 1677 Capitani di Mozzo (dei) Graziadeo fu Oberto, 1208 perg 0665 Capitani di Mozzo (dei) Moltono, 1382 (+) perg 1677 Capitani di Mozzo (dei) Oberto, XIII(1) perg 0644 Capitani di Mozzo (dei) Pasino di Corrado, beneficiale chiesa di Mozzo, 1321 perg 1203 Capitani di Mozzo (dei) Pietro fu Giovannetto, 1432 perg 0332

Capitani di Mozzo (dei) Raimondo, 1253 perg 1319 Capitani di Mozzo (dei) Recuperato fu Detesalvo, notaio, 1509 perg 0813 Capitani di Mozzo (dei) Recuperato fu Detesalvo, notaio, 1529 perg 0796 Capitani di Mozzo (dei) Rizzardo, 1268 perg 06... Capitani di Mozzo (dei) Suardino fu Giselberto, notaio, 1479 perg 1557 Capitani di Mozzo (dei) Teutaldo fu Robacastello, 1287 perg 1830 Capitani di Mozzo (dei) Vincenzo fu Bonardino, notaio, 1471 perg 1113 Capitani di Mozzo (dei) Vincenzo fu Sovardino, notaio, 1482 perg 3336 Capitani di Mozzo (dei) Vincenzo fu Suardino, notaio, 1483 perg 1557 Capitani di Scalve (dei) Francesco fu Cristoforo, 1499 perg 1459 Capitani di Scalve (dei) Guidotto di Giovanni, notaio, 1543 perg 3277 Capitani di Scalve (dei) Guidotto fu Giovannino, notaio, 1516 perg 3226 Capitani di Sovere (dei) Andrea fu Apollonio, notaio, 1566 perg 0751 01 Capitani di Sovere (dei) Gerolamo fu Rainaldo, 1531 (+) perg 0228 Capitani di Sovere (dei) Gerolamo fu Rainaldo, 1534 (+) perg 0225 Capitani di Sovere (dei) Pietro, beneficiale chiesa S. Eufemia, 1339 perg 0344 Capitani di Vilminore di Scalve (dei) Pietro fu Marco, 1543 perg 3277

Bibliografia

AA.VV., Cognomi e Famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato. Supplemento a “L’Eco di Bergamo”, Bergamo, Ottobre-Novembre 2000, fasc. 4, p. 57:

Antica famiglia bergamasca originaria della valle di Scalve o, secondo altri, ma con minor probabilità, dalla Valtellina, cresciuta sin dall’inizio del XIII secolo in ricchezza e potenza. Nel 1222 il vescovo Giovanni investiva del feudo e della giurisdizione della valle di Scalve Veneziano, Raimondo, Rogerio, Enrico e Viviano Capitani di Scalve. Gli stessi territori passeranno poi nel 1231 al Comune di Scalve. Trasferitasi a Bergamo, la famiglia prese dimora al Mercato del Fieno, ottenendo la cittadinanza e partecipando all’amministrazione della città. Fra i componenti che diedero lustro al casato si ricordano Ripaldo di Scalve, console di Bergamo nel 1109; Raimondo, console nel 1151, e Raimondo, podestà della città dal 1213 al 1219. Nel 1429 i fratelli Cristoforo e Giorgio dei Capitani i di Scalve, per la fedeltà dimostrata alla Repubblica di Venezia, furono esentati da tasse e gabelle. Tomaso de Capitani, invece, arrestato nel 1625 per aver compiuto una serie di misfatti, riuscì a fuggire dal carcere e con una banda di “bravi” terrorizzò gli abitanti della valle compiendo assalti e omicidi. I rettori di Bergamo furono costretti a mandare contro di lui una compagnia di 50 soldati armati di tutto punto. Rami della famiglia dei Capitani si diffusero poi anche a Mozzo ed Arzago. Secondo l’interpretazione di Bortolo Belotti, il cognome della famiglia mutò nei secoli dando origine alla forma Cattaneo. È molto probabile poi che il cognome Capitanio, oggi molto diffuso, derivi dall’originario Capitani. A Bergamo alta nell’Ottocento esisteva ancora una scalinata tra via S. Lorenzo e piazza Mercato del Fieno chiamata Salita dei Capitanei (o Capitanio). Alla base c‘è il nome e soprannome capitano, connesso ai diversi uffici di carattere politico, amministrativo e giudiziario. Fra le varianti più diffuse nel Bergamasco troviamo i Cattaneo (1811 famiglie) e i Cattani. Le famiglie Capitanio nel Bergamasco sono 504, diffuse soprattutto a Bergamo, Lovere e Vilminore di Scalve. I Capitani nella nostra provincia sono 28. In Italia sono 2300, mentre i Capitanio 1581.


http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/capitani/Dizionario_Biografico/

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