Cazzaniga
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, p. 406:
CAZZANIGA DONESMONDI
La famiglia Cazzaniga fu ascritta all’ordine patrizio decurionale nel 1627 e dette tre decurioni dal detto anno fino al 1769. Con sovrana risoluzione del 28 gennaio 1817 dell’imperatore di Austria, Francesco I, fu riconfermata l’antica nobiltà a Costanzo. Altra conferma ottennero nel 1836 ed Umberto I, re d’Italia, con decreto 13 sett. 1881 autorizzò FRANCESCO Cazzaniga ad aggiungere al proprio cognome quello dei Donesmondi. È iscritta nel Libro d’oro della nobiltà italiana e nell’Elenco nob. uff., col titolo di nobile (mf.), in persona di: FRANCESCO, di Giambattista, di Luigi, coi figli: LUIGI, Lavinia, ANNIBALE, GIOVANNI e Rosa.
v. s. [Vittorio Spreti]
Ivi, Appendice, Parte I, pp. 574-575:
La famiglia Cazzaniga ebbe dimora in Cremona, Pizzighettone e Milano. Capostipite conosciuto fu GIOVANNI, detto il Magnifico, giureconsulto dottissimo, assai dovizioso, e che visse nel sec. XIV. Dette uomini distinti per pubbliche, onorifiche dignità civili ed ecclesiastiche, per pietà, e per militare valore. Fratelli del predetto Giovanni furono SIGISMONDO, capitano delle truppe di Giovan Galeazzo Visconti e COSTANZO, uomo dottissimo e di esemplare pietà tanto da meritarsi il titolo di Beato.
Ad un ramo della famiglia appartennero nel sec. XV gran parte dei possessi terrieri nell’agro pizzighettonese e quivi i Cazzaniga fondarono pie istituzioni ed innalzarono monumenti alcuni dei quali tuttora sussistono. In Milano, nello stesso periodo, un altro ramo si distinse per nobiltà, per onori e per ricchezze. A questo ramo appartennero i fratelli BERNARDINO e MARTINO. Il primo fu Cavaliere Gerosolimitano ed entrambi furono celebrati per le loro dovizie e colmati di onori dal Pontefice Giulio II.
Il terzo ramo ebbe stanza in Cremona e nelle matricole mercantili di questa città si trovano iscritti un GIOVANNINO Cazzaniga nel 1465 e un GIULIANO, suo figlio, nel 1472, entrambi della Vicinanza di S. Luca in detta città; nel 1579 un ANTONIO della Vicinanza di S. Tecla e nel 1588 un GIANFRANCESCO della Vicinanza di Sant’Agata. Furono inoltre ascritti al Collegio dei Notari di Cremona GIAN GIACOMO nel 1508 e GIAN FRANCESCO nel 1542. Al ramo cremonese appartenne COSIMO che ebbe alta fama in Roma come uomo dottissimo, e nel XVI secolo, GIOVANNI, Protonotario Apostolico, Revisore del Tribunale, Giudice Sinodale, Esaminatore e Visitatore delle carceri. Il di lui fratello BARTOLOMEO fu pure Protonotario in Roma ed intimo famigliare del Pontefice Urbano VIII. Uomo di grande pietà fu IPPOLITO; dal di lui fratello ANTONIO nacque LODOVICO OMOBONO che peregrinò per molte terre d’Europa e fu dottissimo nelle lingue straniere.
Da una genealogia rigorosamente documentata risulta che da GIOVANNI Cazzaniga, vivente nel 1490, nacque BARTOLOMEO (1508) padre di ANTONIO che a sua volta generò IPPOLITO e GIULIO CESARE, quest’ultimo decurione di Cremona nel 1627. Da Ippolito ebbe i natali ALBERTO che fu padre di ANTONIO e di CESARE che generarono due rami.
I Ramo: Da Antonio ebbe i natali COSTANZO che fu padre del Capitano CARLO, decurione di Cremona nel 1750 e padre di altro COSTANZO pure decurione di detta città nel 1796 e che fu confermato nell’antica nobiltà goduta antecedentemente dalla sua famiglia, con S. R. 28 gennaio 1817 di Francesco I Imperatore d’Austria.
II Ramo: Da Cesare, di Alberto, e spos. con una Nobile Cambiaghi, nacquero ANNIBALE e FRANCESCO ALBERTO, quest’ultimo canonico e dignitario della Cattedrale di Cremona. Annibale, capitano di milizie urbane, sposò una Nobile De Cesaris che lo rese padre, fra gli altri, di GIOVANNI VENTURINO dal quale sortirono i natali altro CESARE e LODOVICO, Canonico Regolare Lateranense, e di LUIGI che sposò la Nobile Orsina del Conte Giambattista Boccelli, Colonnello parmense. Da questo matrimonio nacquero fra gli altri GIOVANNI BATTISTA FILIPPO, imperial regio consigliere del tribunale in Cremona, n. a Codogno il 27 ottobre 1794, morto nel 1886, sposato 8 gennaio 1837 con Eurosia, figlia di Francesco Sartoretti e di Maria del Marchese Luigi Fassati, e CAMILLO, canonico. I predetti fratelli vennero confermati nell’antica nobiltà da Ferdinando I, Imperatore d’Austria con S. R. 7 maggio 1836 come dichiarato dall’Imp. Regia Cancelleria con Brevetto dato a Vienna II giugno 1841.
Al predetto Giovanni Battista Filippo con D. M. 9 aprile 1881 fu riconosciuto il titolo di Nobile, trasmissibile ad ambo i sessi. Dal suo matrimonio con la nobile Orsina Boccelli nacque in Cremona il 4 aprile 1851, FRANCESCO che il 28 aprile 1876 sposò Cecilia, figlia unica ed erede del Conte Luigi Donesmondi, Patrizio mantovano, (Vedi DONESMONDI, Appendice Parte II) e che con R. D. di S. M. Umberto I, Re d’Italia, dato a Firenze il 15 settembre 1882, fu autorizzato coi discendenti ad aggiungere al proprio il cognome DONESMONDI.
Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933, col titolo di Nobile (mf.) in virtù del D. M. di Ric. 2 aprile 1891:
FRANCESCO, di Giambattista, di Luigi, n. Cremona 4 aprile 1851, morto a Rivergaro (Piacenza) 19 nov. 1916, spos. 25 aprile 1872 con Cecilia dei Conti Donesmondi.
Figli: LUIGI, n. Pizzighettone 6 luglio 1880; Lavinia, n. ivi 29 agosto 1886; ANNIBALE, n. ivi 28 agosto 1888, morto 10 giugno 1932, spos. con la Marchesa Daria Pallavicino; GIOVANNI, n. ivi 4 luglio 1890, spos. con la Marchesa Anna Pallavicino; Rosa, morta il 30 ottobre 1904.
Figli di Annibale, di Francesco, di Giambattista, di Luigi: FILIPPO, n. Mantova 17 luglio 1915; Cecilia, n. Parma 3 febbraio 1918; FERRANTE, n. Mantova 19 maggio 1924; IPPOLITO, n. ivi 20 dicembre 1928.
Figli di Giovanni, dì Francesco, di Giambattista, di Luigi: ALESSANDRO, n. in Mantova 30 ottobre 1914; FRANCO, n. ivi 2 aprile 1916; Rosa Maria, n. Mantova 2 luglio 1922; Laura, n. ivi 4 novembre 1927.
v. s. [Vittorio Spreti]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Di rosso, partito con un filetto; nel 1° ad un leone e nel 2° a tre fasce, il tutto d’oro.
CIMIERO: Un leone d’oro.
CAZZANIGA DONESMONDI
ARMA: Partito: nel 1° di rosso ripartito da un filetto: a destra al leone, a sinistra a tre fasce, il tutto d’oro (Cazzaniga); nel 2° di rosso alla banda di azzurro carica di tre stelle di otto raggi d’oro, ed accostata da due rose d’argento (Donesmondi). (D. M. di Ric. 2 aprile 1891).
Storia
Personaggi
Dimore
Cremona e Mantova
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1272.
Bibliografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/cazzaniga/Dizionario_Biografico/