Cigola
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, p. 465:
TOMASO Cigola, nel marzo 1511, fu dal re Luigi XII di Francia, investito del feudo di Cigole, e gli fu concesso di assumere nello stemma i tre gigli di Francia. Nel 1895 ad ALESSANDRO di Cesare, di Vincenzo, fu riconosciuto il titolo di conte di Muslone per successione mascolina e con tale titolo fu iscritto nel Libro d’oro della nobiltà italiana e nell’Elenco nob., uff. con i fratelli: Ippolita, Maria, Marzia, Violante, TOMASO, Cesaria.
v. s. [Vittorio Spreti]
Ivi, Appendice, Parte I, pp. 607-608:
Chiamati anticamente Paganìni, quando sul principio del secolo XV si stabilirono in Brescia, nella vecchia Cittadella, vennero designati col nome del paese di provenienza «de Cegulis» o Cigole, nella pianura bresciana.
ONOFRIO appare in tal modo negli estimi dal 1430 al 1442 e così via, dopo suo figlio NICOLA (viv. 1475), sino al secolo scorso, nel quale si estinsero, sempre ascritti al Consiglio Generale della Nobiltà. Dei vari figli di Nicola, TOMASO fu cavaliere e scudiere del Re di Francia, ONOFRIO (test. 1527) cav. dello Speron d’Oro e CALIMERIO che continuò la famiglia.
Da Calimerio, di padre in figlio, elenchiamo qui di seguito i discendenti. CESARE (viv. 1568), sposato con la nob. Maddalena Bocca; GIO BATTISTA spos. con la nob. Lucrezia Porcellaga; CALIMERIO sposato con la nob. Barbara Luzzago; CESARE sposato con la nob. Giulia Uggeri; GIO BATTISTA sposato con la nob. Violante Nassini; ALESSANDRO (n. 1699), spos. con la nob. Francesca Martinengo Palatino.
Da Alessandro la famiglia si divide in due rami coi due figli: CESARE e GIO. BATTISTA.
Ramo di Cesare: Dalla moglie nob. Lavinia dei conti Martinengo da Barco nacque VINCENZO (n. 1740) al quale venne concesso con Ducale del Doge Paolo Renier, in data 5 aprile 1780, la investitura della Contea giurisdizionale della Villa di Muslone (Lago di Garda) con tutti i beni a quella annessi, onori, dignità e prerogative. Figlio di Vincenzo fu CESARE che sposò la nob. Margherita dei conti Martinengo Cesaresco dalla quale ebbe dieci figli morti senza successione:
1° Ippolita (n. 1823 † 1902) sp. con il nob. Luigi Moro; 2° Maddalena (n. 1824) sp. con Carlo Rota; 3° VINCENZO (n. 1825 † 1877); 4° Cecilia (n. 1826) spos. con Alessandro Rota; 5° Giulietta (n. 1827, † 1902); 6° ALESSANDRO (n. 1828 † 1900), colonnello di Cavalleria distintosi nelle campagne contro il brigantaggio; 7° Violante (n. 1830) sp. con il nob. Cesare Averoldi; 8° LUIGI (n. 1832); 9° TOMASO (n. 1835, † 1898); 10° Cesarea (n. 1837, † 1921).
Un altro figlio di Vincenzo fu ALESSANDRO che sposò la nob. Lucrezia Soncini da cui Ippolita, in nob. Pietro Fenaroli.
Ramo di Gio. Battista: Questi dalla moglie nob. Lelia Fenaroli ebbe FRANCESCO al quale con Decreto del Senato Veneto venne concessa la giurisdizione civile di prima istanza nella di lui terra di Cigole. Da Francesco nacquero: GIO. BATTISTA e ANTONIO che non ebbero successione.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 coi titoli di Conte di Muslone (m.), Nobile (mf.), in virtù del D. M. di Ric. 30 giugno 1895, in persona di:
ALESSANDRO, di Cesare, di Vincenzo. Fratelli: Ippolita, Maria Maddalena, Marzia, Violante, TOMASO e Cesarea.
f. l. [Fausto Lechi]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Partito: nel 1° troncato di verde e di rosso, al quarto franco di argento, col capo d’oro carico di una aquila di nero, coronata d’oro; al 2° d’oro alla fascia d’azzurro caricata di tre gigli del campo, ordinati in fascia.
Alias: Partito: nel 1° troncato col capo di verde: sopra di rosso all’aquila di nero col volo abbassato; sotto di argento al quartier franco di verde inferiore destro; nel 2° d’oro alla fascia d’azzurro carica di tre gigli d’oro. (D. M. di Ricon. 30 giugno 1895 ad ALESSANDRO, di Cesare, di Vincenzo e fratelli).
Storia
Personaggi
Dimore
Brescia
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1279.