Comenduno

Da EFL - Società Storica Lombarda.

Le prime notizie che abbiano dei Comenduno, in origine detti Signori di Comenduno, risalgono a un Gataldo all’inizio del 1200.

Risultano signori del feudo vescovile d’Albino, capoluogo del territorio ove sorge Comenduno. Suo figlio Geroldo nel 1278 ebbe la cittadinanza di Bergamo. Numerosi sono i documenti del Mozzi da consultare. Sono citati attivi verso la metà del ‘300 i pittori Isnardo Comenduno e suo figlio Bartolomeo, che a 13 anni era allievo di Pasino da Nova, ma non si conoscono i loro dipinti e cosi è di un Marino da Comenduno che probabilmente non appartiene a questa famiglia: si sa solo che era attivo tra il 1491 e il 1514.

Un personaggio importante fu Leonardo, giurista, proprietario e probabilmente committente del codice miniato degli Statuti di Bergamo del 1453, alla cui redazione aveva partecipato attivamente. Il codice è ornato da splendide miniature del Maestro delle Virtù e vi è una raffigurazione della famiglia di Antonio Comenduno, che era uomo d'armi di parte guelfa e iniziatore delle fortune della famiglia stessa. È forse rappresentato nel vecchio in armi della miniatura con i suoi tre figli: Isnardo, Concino e Giovanni. Il primo di essi fu il più importante dei tre: era anch’egli giurista, revisore degli Statuti e Ambasciatore di Bergamo a Venezia, e nella miniatura è presumibilmente quello raffigurato come vessillifero (sullo stendardo è riconoscibile lo stemma della famiglia Comenduno). Tutti e tre appoggiarono attivamente l’adesione di Bergamo a Venezia e la Serenissima per riconoscenza con decreto del 1427 assegnò loro degli emolumenti. Questo Isnardo da sua moglie Daurata ebbe una figlia Elisabetta che nel 1468 sposò Michele Alberto Carrara.

Un altro Comenduno, Ludovico, fece parte dei 4 cittadini delegati per la resa ai francesi l’8 maggio 1509, mentre Leonardo, sempre nel maggio del 1509, fece parte di una delegazione per incontrare a Caravaggio Luigi XII. Nel 1510 con altri 11 concittadini fu mandato al confino dai francesi e liberato l’anno successivo. Dopo il ritiro dei francesi fece parte del Consiglio dei 10 che governavano Bergamo ed in seguito andò in ambasciata a Venezia.

Nel secolo XVI vi fu Giovanni Francesco, cardinale, nato nel 1524 a Venezia ma della famiglia Comenduno bergamasca morto nel 1584 (o 1575?): lasciò eloquenti orazioni specialmente in latino. Ne scrisse Guerrini sull’Eco di Bergamo del 29 dicembre 1942.

Tra IL 1476 e 1777 figura un numero imponente di giusdicenti, oltre ad alcuni notai. Nel 1820 circa Maria di Comenduno, figlia di Carlo, sposò Nicola Ghidini che per successione Abati s’imparentò con i Suardo.

[GPA, 13 marzo 2008]


Genealogia

Genealogia Comenduno

Stemmi

Stemmi famiglia Comenduno

Storia

Personaggi

Dimore

Iconografia

Ritratti e dipinti

Archivio fotografico

Fonti

Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):

Comenduno (de) Comina vedova di Pietro di Grumello, 1077 perg 1191

Comenduno (de) Giovanni, preposito Cattedrale di Bergamo, 1446 perg 0882

Comenduno Alessio, 1468 perg 1856

Comenduno Giovanni, preposito Cattedrale di Bergamo, 1446 perg 0867

Bibliografia

Documenti

Collezioni