Cornaggia

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Cornaggia (Spreti, App., Parte I, p. 642)
Cornaggia Medici (Spreti, vol. II, p. 540)
Cornaggia Medici Castiglioni (Spreti, vol. II, p. 540)

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, p. 540:

* CORNAGGIA MEDICI E CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI.

Il Fagnani ricorda la famiglia «de Cornagiis» come «satis vetustam» ed una via ne porta il nome: ma arduo riuscirebbe di precisare, per le omonimie frequenti, i primi personaggi della famiglia stessa, che ha per capostipite BELLO (n. dopo il 1300), padre di GIOVANNI ed avo di GIULIANO, ambedue membri del Consiglio generale di Milano, per la parrocchia di S. Michele alla Chiusa, ove abitavano. Da SEVERINO, fratello di Giuliano, discende il ramo della casata tutt’ora fiorente, che con CARLO, segretario della Cancelleria Segreta, ottenne per diploma imperiale 24 ottobre 1744 il titolo marchionale, trasmissibile in linea primogeniale maschile, appoggiato al feudo della Castellanza, acquistato poi nel 1748. Questi fu marito di Vittoria Medici, ultima di sua casa, che istituì nel 1753 una primogenitura ne’ figli suoi coll’obbligo di aggiungere al proprio il cognome Medici e d’inquartare lo stemma dei medesimi. Carlo fu avo del marchese CARLO CRISTOFORO (1774-1847), che nel 1794 venne autorizzato ad aggiungere al proprio il cognome dei Medici e ad accoppiarne lo stemma e nel 1817 fu confermato nell’antica nobiltà e nel titolo marchionale. Ebbe in moglie Teresa Sannazzaro, di vetusta famiglia pavese, dama di virili propositi, fondatrice in Legnano della prima filatura di cotone. Dal figlio di questa, GIOVANNI e da Luigia del conte Carlo Ottavio Castiglioni, celebre numismatico e poliglotta, nacque CARLO OTTAVIO, cavaliere d’onore e di devozione del S. M. O. di Malta, che aggiunse alla sua volta al proprio cognome quello illustre della madre, ultima di casa sua, ne inquartò lo stemma ed assunse il titolo comitale spettante già ai Castiglioni, rinnovatogli per linea primogeniale maschile con decreto motuproprio 14 febbraio e RR. LL. PP. 30 maggio 1907: fu consigliere comunale e provinciale di Milano, deputato al Parlamento, ora senatore del Regno.

Cfr. ASM., arald.; CORNAGGIA C. O., Famiglia Cornaggia marchesi delle Castellanze indi Cornaggia Medici e Cornaggia Medici Castiglioni, Milano, 1907, e 1908.

a. g. [Alessandro Giulini]


Ivi, Appendice, Parte I, pp. 642-646:

CORNAGGIA MEDICI e * CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI.

A maggiore illustrazione di quanto abbiamo pubblicato nel citato nostro II Volume, diamo qui il filo genealogico di questa antica casata milanese le cui origini risalgono al secolo XIII. La genealogia provata si inizia con un BELLO (o BELLINO), nato dopo il 1300 e come appare da una accurata e documentata genealogia recentemente pubblicata dal Conte Senatore Carlo Ottavio Cornaggia Medici Castiglioni, un dotto delle nostre discipline Storiche ed Araldiche ed autorevole Commissario Araldico per la Lombardia e Consultore Effettivo alla Regia Consulta, genealogica dalla quale togliamo questi dati.

Figlio di Bello fu GIOVANNI che il Fagnani (vedi Manoscritti in Biblioteca Ambrosiana in Milano) indica come un personaggio assai dotto ed esperto del cui consiglio si serviva il Duca Gian Galeazzo Visconti negli affari più ardui dello Stato; abitava coi congiunti nella Parrocchia di S. Michele alla Chiusa per la quale appartenne al Consiglio Generale di Milano nel 1388 figurando così fra i Decurioni; nel 1398 con Patenti del 6 maggio fu incaricato della revisione dell’estimo del Clero e nel 1399, fu procuratore e commissario ducale; nel 1401 fu uno dei preposti alla fabbrica del Duomo; possedeva terre in Morazzone presso Varese e le cascine Cornaggia alle porte di Milano; con rogito 25 giugno 1398 del notaro Pietro Reina, fece procura nei numerosi suoi figli fra i quali, continuatore della linea, fu SEVERINO ricordato in un atto del 30 marzo 1374, esistente nell’Archivio Civico di Pavia come Magister fra gli studenti di Logica che concorsero all’elezione di Pietro da Menaggio alla Cattedra di Logica di quella Università; era già morto nel 1456 e da lui discese BELLINO, abitante in S. Andrea alla Pusterla Nuova e marito di Giacomina Desio che gli procreò fra gli altri BERNARDO, che ebbe numerosa prole entrata negli Ordini religiosi sì che egli con suo primo testamento 13 ottobre 1512, a rogito notaro Gio. Agostino Confalonieri, legò il suo patrimonio all’Ospedale Maggiore di Milano lasciandone l’usufrutto alla moglie e successivamente con codicillo 23 marzo 1517 a rogito notaro Gio. Tommaso Cavalli, completò e modificò le sue disposizioni testamentarie sia in favore della Fabbrica del Duomo che di chiese e monasteri.

Altro figlio di Bellino fu DAMIANO, continuatore della casata, che abitava nella parrocchia di S. Giovanni Stolano e fu marito di Elisabetta da Casternego che gli diede numerosa prole fra cui LORENZO che dal suo matrimonio con Polissena Della Torre ebbe altro DAMIANO che testò il 12 aprile 1570 per rogito del notaro Gio. Antonio Sola. Fu padre di un GIOVANNI BATTISTA, vivente nel 1569 e che non risulta abbia avuto discendenza, e di GIOVANNI ANDREA, che risulta in diversi atti dal 1565 al 1576 e fu marito di Caterina Crivelli, di Battista, e dalla quale nacque GIOVANNI BATTISTA che con rogito 7 novembre 1647 del notaro Apostolico Francesco Acquaro eresse una cappellania di giuspatronato della famiglia nell’Oratorio di S. Bernardino in Sedriano ove possedeva dei beni e alla quale assegnò un reddito annuo di quattrocento lire imperiali; testò il 17 settembre 1625 per rogito notaro Francesco Castiglioni; aveva sposato Giacomina Ghisolfi dalla quale nacque BARTOLOMEO il 28 novembre 1598 a Sedriano, e che eresse un sepolcro gentilizio con l’arma della Casa nella Chiesa dei Padri Osservanti di S. Angelo a Legnano ove morì il 28 dicembre 1643. Dal suo matrimonio con Caterina Angela Custodi nacque, fra gli altri, CARLO LORENZO, n. a Sedriano il 31 agosto 1627, personaggio di grande onestà e di largo censo e che ebbe importante commercio di cotone con Genova, Marsiglia e Livorno e fu assai benefico verso le famiglie dei lavoratori; morì il 29 marzo 1694; dal suo matrimonio con Giovanna Terraneo di Como nacque il 30 marzo 1658 GIUSEPPE che fu segretario della Cancelleria Segreta dello Stato di Milano, Segretario del Banco di Sant’Ambrogio e cassiere della Nuova Casa per le manifatture di lana. Aveva sposato Maddalena Arrigoni che gli procreò fra gli altri FULVIO, dottore in ambo le leggi, che fu, come il padre, Segretario della Cancelleria Segreta dal 1716 al 1722, anno nel quale morì improle, e CARLO ARRIGO, n. 8 febbraio 1703 e che successe al fratello nella carica di Segretario alla Cancelleria.

Con Diploma 24 ottobre 1744 dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria ottenne il titolo di Marchese trasmissibile ai primogeniti e appoggiato in seguito al feudo della Castellanza acquistato nel 1748 come da rogito 3 aprile dello stesso anno del notaro Filippo Locati; nel 1760 fu priore del Venerando Pio Luogo di S. Maria della Rotonda a S. Giovanni Laterano; morì in Milano il 27 luglio 1787. Nel 1728 in S. Eufemia sposò Vittoria, figlia di Giovanni Ambrogio Medici, ultima di sua famiglia, che portò in Casa Cornaggia i beni di Ossona e con testamento del 4 marzo 1783 la predetta istituì una primogenitura nei figli con l’obbligo di aggiungere al proprio il cognome Medici e di inquartarne l’arma. Figlio di Carlo Arrigo e di Vittoria Medici fu MARCO FULVIO, nato il 30 dicembre 1729 e che fu Segretario della Cancelleria Segreta dello Stato di Milano per i Dispacci ai titolati, Consigliere Onorario della Imperatrice Maria Teresa nel Supremo Consiglio di Economia Pubblica e poi Segretario Intimo di S. A. R. l’Arciduca Governatore Generale. Il 17 settembre 1787, in ottemperanza alle disposizioni testamentarie della madre ottenne dall’I. R. Tribunale Araldico di Lombardia la delineazione della propria arma coll’inquarto Medici nel Codice Araldico; morì in Milano il 14 ottobre 1792 ed il 2 febbraio 1760 aveva sposato Giuseppa, figlia di Cristoforo Bonanomi che testando il 9 settembre 1772 lasciò dei legati per la Terra Santa e per il riscatto degli schiavi cristiani.

Figlio di Marco Fulvio predetto fu CARLO CRISTOFORO, nato l’8 ottobre 1774, succeduto al padre e all’avo nel feudo e nel marchesato della Castellanza ed autorizzato ad aggiungere al proprio il cognome Medici ed inquartarne l’arma per Decreto 17 febbraio 1794 del Consiglio di Governo; ampliò con nuovi acquisti i possessi della sua Casa e nel 1817, in occasione di una carestia, diede lavoro agli operai costruendo nei sobborghi di Como una darsena con casa meritandosi una illimitata riconoscenza; dal 1834 fu per alcuni anni Consigliere Comunale di Milano, ove morì il 2 aprite 1847. Aveva sposato Teresa Sannazzaro che gli morì il 13 aprile 1822 dopo aver dato alla luce quindici figli.

Di sì numerosa prole, oltre a MARCO e a GIOVANNI, autori dei due rami oggi fiorentissimi, meritano particolare menzione LUIGI AGOSTINO, nato 16 marzo 1806, barnabita, che nel 1838 fu deputato col padre Confalonieri, a presentare gli omaggi della confederazione barnabitica all’Imperatore Ferdinando, venuto in Milano; nel 1849 fondò in Monza l’associazione dei Fratelli di S. Raffaele (Paolini) per l’istruzione nei mestieri dei ragazzi poveri; religioso assai dotto e pio morì in Milano il 20 agosto 1876; Antonia, n. 21 luglio 1818 che andò sposa il 27 maggio 1850 al nobile patrizio veneziano Alessandro Bon e che, sospettata come il marito, per le sue aspirazioni alla libertà della Patria, fu arrestata in Venezia dal governo austriaco mentre il marito soffriva il carcere nella fortezza di Petervaradino; morì in Venezia l’11 agosto 1899. Con Marco e con Giovanni, figli di Carlo Cristoforo e di Teresa Sannazzaro e fratelli dei nominati Luigi Agostino, barnabita, e Antonia in Bon, hanno origine due linee distinte.

Linea primogenita discendente da MARCO (n. 1801), di Carlo Cristoforo (n. 1774).

MARCO, di Carlo Cristoforo, nacque il 17 gennaio 1801; si dedicò allo studio del Diritto e, Guardia Nobile nel 1833, entrò nel 1837 nelle carriere amministrative quale aggiunto presso il Commissario censuario e dette i primi impulsi alla prima compagnia di assicurazione di Milano; fu per molti anni Presidente del Consorzio del Fiume Olona; Amministratore del Civico Collegio Calchi Taeggi; per molti anni amministrò il Comune di Legnano e molti altri, fu Consigliere provinciale di Como per il Mandamento di Brivio e contribuì a fondare l’ospedale di Merate ove la moglie possedeva dei beni e dove egli eresse una tomba gentilizia. Aveva sposato la Nobile Giuseppina figlia di Girolamo Sala che gli procreò sei figli fra cui il primogenito CARLO, nato il 16 gennaio 1830, Sindaco di Merate e amministratore di quell’Ospedale, morto il 19 febbraio 1906 e che dalla moglie Nobile Clara Cavalcabò di Cremona ebbe gli attuali iscritti nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano 1933, e rappresentanti il ramo primogenito della linea primogenita; Teresa, suora nel 1866 nelle Pie Signore Riparatrici di Nazareth, morta il 30 giugno 1903; GIUSEPPE, n. 13 dicembre 1842, ingegnere, morto a Varese 19 novembre 1881, improle e marito di Elisabetta Colleoni Porto del Conte Orazio; Paola, n. 1841 e morta 21 luglio 1875, che sposò il Nobile Giuseppe Calvi; GIOVANNI, n. 3 dicembre 1834 che prese parte alle guerre per l’Indipendenza e fu decorato di due medaglie al Valor Militare; lasciò alcuni scritti di agricoltura e di economia sociale; morì in Milano il 6 gennaio 1911 e sposò in prime nozze Caterina, figlia del Conte Lodovico Petrobelli di Bergamo, morta il 2 marzo 1877; in seconde nozze la di lei sorella Carolina, ultima di sua famiglia e morta il 16 gennaio 1903. Dal predetto Giovanni discendono gli attuali iscritti nell’Elenco Ufficiale del 1933 e rappresentanti il ramo secondogenito della linea primogenita.

Linea secondogenita discendente da GIOVANNI (n. 1816), di Carlo Cristoforo (n. 1774).

GIOVANNI AMBROGIO ELISEO, di Carlo Cristoforo, nacque il 14 giugno 1816 e studiò legge a Pavia. Nel 1846 fu Segretario presso il Magistrato Camerale; nel 1853 Consigliere Comunale di Milano; si dedicò con particolare amore e competenza all’amministrazione di vari comuni e fu Presidente di Società e Comizi agrari; morì in Milano il 13 marzo 1874 e aveva sposato Luigia, figlia del Conte Carlo Ottavio Castiglioni (Vedi CASTIGLIONI, Appendice, Parte I, pag. 581), ultima di sua famiglia che gli procreò sette figli fra cui Maria, n. 4 novembre 1849 † a Merate 9 luglio 1910, donna di animo nobilissimo, presidentessa della Società delle Dame di S. Vincenzo in Milano, sposata il 9 agosto 1869 col Conte Antonio Dal Verme; CARLO OTTAVIO vivente e coi figli rappresentanti il ramo primogenito della linea secondogenita, iscritto nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933; GABRIELE, n. 6 dicembre 1851, Assessore e Consigliere Comunale di Legnano e di altri Comuni, morì universalmente compianto in Milano il 7 settembre 1908; sposò il 25 febbraio 1881 Giovanna Gallarati Scotti figlia del Duca di San Pietro, Tommaso, morta il 25 dicembre 1924, i cui figli, rappresentanti il ramo secondogenito della linea secondogenita, sono iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933; Giuseppina, n. a Milano, sposata col Nob. Eugenio dei Conti Confalonieri, vivente; GIROLAMO (†), iscritto coi figli, rappresentanti il ramo terzogenito della linea secondogenita, nell’El. Uff. Nob. Ital. del 1933.

Linea primogenita dei CORNAGGIA MEDICI discendente da MARCO (n. 1801), dì Carlo Cristoforo (n. 1774).

Sono iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933 col titolo di Marchese della Castellanza (mpr.), Trattamento di Don e Donna: MARCO, di Carlo, di Marco, di Carlo Cristoforo, n. a Milano 9 agosto 1866, morto a Rapallo 28 gennaio 1934, spos. a Milano con la Nobile Cristina Perego di Cremnago.

Figlio: CARLO, n. a Ronco Briantino (Milano) il 22 settembre 1894, † a Genova 10 marzo 1930, spos. a Varazze con la Nobile Antonietta del Marchese Agostino Spinola.

Figlie di Carlo: Camilla, n. a Varazze 7 dicembre 1924; Ippolita Clara (non iscritta nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933), n. a Merate 5 dicembre 1927.

Fratelli: AGOSTINO, n. a Milano 9 agosto 1866 (gemello a Marco); Bianca Rosalia, n. a Merate 7 ottobre 1868; Teresa, n. a Merate 10 agosto 1870, spos. a Milano con l’Avv. Mario Tanzi; Paola, n. a Milano 4 aprile 1872; LORENZO, n. a Milano 5 aprile 1878, Maggiore di Cavalleria di Complemento, decorato di Croce al Merito di Guerra e Medaglia Commemorativa Campagna 1915-1918, spos. a Roma 7 febbraio 1921, con la Nobile Beatrice, del Marchese Obizzo Malaspina di Carbonara e di Volpedo.

Figli di Lorenzo, di Carlo, di Marco: AGOSTINO, n. a Milano 24 ottobre 1921; LUIGI, n. a Riva Nazzano (Pavia) 5 luglio 1929.

Cugini, figli di Giovanni, di Marco, di Cristoforo: LUIGI, n. a Milano 19 marzo 1870, già Canonico Onorario della Metropolitana di Milano, Protonotario Apostolico, Prelato Domestico di Papa Benedetto XV, Canonico della Liberiana; PAOLO, n. a Milano 25 maggio 1871, Avvocato, Ufficiale di Complem. di Fanteria, Volontario di guerra Campagna 1915-1918, spos. a Biella 11 febbraio 1904 con Selina Sella; Maria, n. a Milano 23 maggio 1873, † ivi il 9 ottobre 1926; GIUSEPPE, n. a Milano 8 ottobre 1875.

Figlio di Paolo: GIAN CARLO (GIOVANNI), n. a Milano 16 dicembre 1904, Campione Olimpionico di spada alle Olimpiadi di Los Angeles (1932).

Linea secondogenita discendente da GIOVANNI (n. 1816), di Carlo Cristoforo (n. 1774).

Ramo primogenito dei CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI.

Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933, coi titoli di Conte (mpr.), in virtù del R. D. di Rinnov. 14 febbraio 1907 e RR. LL. PP. 30 maggio 1907, Nobile dei Marchesi della Castellanza (mf.), Trattamento di Don e Donna:

CARLO OTTAVIO, di Giovanni, di Carlo Cristoforo, n. a Milano 6 dicembre 1851, Cav. d’On. e Dev. del S. M. O. di Malta, Cameriere Segreto di Cappa e Spada di S. S. Leone XIII, Consigliere Comunale di Milano, già Sindaco di Mezzanabigli, Presidente del Consorzio del Fiume Olona, Amministratore della Basilica di S. Ambrogio e del Tempio di N. S. presso S. Celso, Presidente del Consiglio Ospitaliere di Milano (1898), Consigliere Provinciale di Milano per il Mandamento di Saronno (1914), Presidente della Banca Popolare di Milano, Deputato al Parlamento per due legislature, Senatore del Regno nel 1924, Commissario Araldico per la Lombardia e Consultore effettivo alla Consulta Araldica ecc. ecc., spos. a Milano 5 febbraio 1879 con Anna Gallarati Scotti, dei Duchi di San Pietro e dei Principi di Molfetta.

Figli: GIAN LUIGI, n. a Milano 29 gennaio 1880, Cav. d’On. e Dev. del S. M. O. di Malta, Campagna Guerra 1915-1918, sposato a Brembate Sopra 1° settembre 1906 con Elisabetta, di Gherardo dei Marchesi Sommi Picenardi; Barberina, n. a Milano il 28 maggio 1881, spos. a Milano 4 febbraio 1907 col Nobile Cesare dei Conti Porro; Tommasina, n. a Milano 17 gennaio 1883, Suora tra le Figlie della Carità col nome di Suor Cecilia, Direttrice della Casa di San Silvario a Torino; GIAN FRANCESCO, n. a Milano 3 gennaio 1887, Cav. d’On. e Dev. del S. M. O. di Malta, decorato di Croce al Merito di Guerra e della Medaglia Campagna 1915-1918, Maggiore di Cavalleria, Ufficiale d’Ordinanza di S. A. R. il Duca di Bergamo, spos. a Sarnico (Bergamo) 22 ottobre 1930 con Angy Faccanoni; GIAN ANTONIO, n. a Milano 25 giugno 1892, Cav. d’On. e Dev. del S. M. O. di Malta, Maggiore di Complemento, decorato della Croce al merito di Guerra, Campagna 1915-1918, spos. a Como 19 ottobre 1918 con Delfina Verga.

Figli di Gian Luigi, di Carlo Ottavio: OTTAVIO, n. a Milano 14 giugno 1907; Anna Maria, n. ivi 12 febbraio 1910; GHERARDO, n. ivi 11 novembre 1912; GUIDO, n. ivi 14 febbr. 1914; PIETRO, n. ivi 21 lug. 1922.

Figlia di Gian Francesco, di Carlo Ottavio (non iscritta nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933): Valeria, n. a Milano 8 agosto 1931.

Figli di Gian Antonio, di Carlo Ottavio: CARLO IGINO, n. a Como 15 marzo 1920; Margherita, n. ivi 16 maggio 1922, † a Milano il…; Anna Maria, n. a Como 10 dicembre 1923; (altri figli non iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933): ALESSANDRO, n. a Milano 26 settembre 1928; GIAN GIUSEPPE, n. ivi 8 febbraio 1933.

Linea secondogenita Ramo secondogenito dei CORNAGGIA MEDICI

Sono iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933 col titolo di Nobile dei Marchesi della Castellanza (mf.), Trattamento di Don e Donna: GIUSEPPE, di Gabriele, di Giovanni, di Carlo Cristoforo, n. a Milano 26 marzo 1883, spos. Milano 20 genn. 1908 con la Nobile Maria Vittoria del Conte Camillo Carena.

Figli (non iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933): GABRIELE, n. a Milano 1° novembre 1908, Dottore in Legge, Assistente nella Regia Università di Milano, Professore Libero Doc. in Diritto Ecclesiastico Canonico all’Università di Sassari; CAMILLO CRISTOFORO, n. a Milano 24 dic. 1909, Dott. in Scienze Agrarie; Eleonora Beatrice, n. ivi 7 luglio 1911.

Fratelli: ALBERTO, n. a Milano 7 marzo 1885; ALFONSO, n. a Milano 11 febbraio 1888, Dottore in Giurisprudenza, Tenente di Complemento di Cavalleria, poi in Aviazione, Campagna Guerra 1915-1918, volò sopra Pola, decorato di Medaglia d’Argento e di Croce di Guerra al Valor Militare, squadrista, decor. med. comm. Marcia su Roma, ferito della Riv. fascista, spos. a Milano 8 gennaio 1912, con la Nobile Clementina del Conte Camillo Carena; AMBROGIO, n. a Milano 29 dicembre 1894, Campagna di Guerra 1915-1918.

Figlio di Alfonso (non iscritto nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933): GIORGIO, n. a Napoli 1° novembre 1912.

Linea secondogenita Ramo terzogenito dei CORNAGGIA MEDICI

Sono iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. del 1933, col titolo di Nobile dei Marchesi della Castellanza (mf.), Trattamento di Don e Donna:

GIROLAMO, di Giovanni, di Carlo Cristoforo, n. a Milano 18 febbraio 1856, † a Milano 28 maggio 1928, Cav. della Cor. d’Italia, già Sindaco di Jerago e di Mozzate, spos. a Milano 11 giugno 1888 con Tullia Maestri Appiani d’Aragona († 10 giugno 1913). Figlio: GIOVANNI MARIA, n. a Milano 3 ottobre 1899, Avvocato, Volontario nel Reggimento Savoia Cavalleria durante la Grande Guerra 1915-1918.

v. s. [Vittorio Spreti]


Genealogia

Genealogia Cornaggia

Genealogia Cornaggia Medici

Genealogia Cornaggia Medici Castiglioni

Stemmi

ARMA ORIGINARIA: Di rosso a tre bande d’oro, col capo d’argento carico di una cornacchia al naturale.

L’arma MEDICI fu inquartata con quella CASTIGLIONI in seguito al matrimonio, avvenuto nel 1847 di GIOVANNI, del Marchese Carlo Cristoforo, con Luigia figlia unica ed erede del Conte Carlo Ottavio Castiglioni.


CORNAGGIA MEDICI.

ARMA: Partito di Cornaggia che è: a) di rosso a tre bande d’oro, alias di argento, col capo d’argento caricato di una cornacchia al naturale; b): di Medici che è ripartito controfasciato d’azzurro e d’argento al castello di rosso, col capo d’oro caricato di un’aquila di nero.

CIMIERO: La cornacchia al naturale.


CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI.

Inquartato: il 1° e 4° ripartito, controfasciato d’azzurro e d’argento al castello di rosso, col capo d’oro caricato d’un’aquila di nero (Medici); il 2° e 3° di rosso al leone d’argento coronato d’oro sostenente colla zampa destra una torre d’oro (Castiglioni). Sul tutto di rosso a tre bande d’oro col capo d’argento alla cornacchia al naturale (Cornaggia).

CIMIERO: La cornacchia al naturale.

Stemmi famiglia Cornaggia

Storia

Personaggi

Dimore

Milano

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1285.

Bibliografia

Documenti

Collezioni

Note