Cucchi
Le prime notizie di queste storica famiglia risalgono all’inizio del XIII secolo con un Orazio nato presumibilmente a Martinengo, già però suo figlio Ruggero era Cittadino di Bergamo e Console di Giustizia nel 1253. Nel 1263 abbiamo Filippo tra gli Emendatori degli Statuti di Bergamo. Un Cucchi nel 1250 era abate di Pontida.
Da Ruggero discende una documentata genealogia con vari riferimenti a Martinengo: di essa abbiamo notizie sino a oltre la metà dell’800.
Un altro ramo inizia con Francesco Guglielmo che nel 1272 era Giudice Assessore e potrebbe essere fratello di Ruggero. Dei suoi figli, Jacopo fu a Brescia con importanti cariche, ma la famiglia, rimasta a Brescia, si estinse dopo quattro generazioni. Anche suo fratello Venturello si portò a Brescia, ma dopo sei generazioni la famiglia tornò a Martinengo e in città a Bergamo, dove Luigi (nato a Martinengo il 2 luglio 1713) abitò in via S Tomaso e fu nel Consiglio dalla Città. Sposò la Nob Caterina Alessandri del conte Antonio e dalla numerosa prole derivo la famiglia dei CUCCHI D’ALESSANDRI. Dal fratello suo Francesco (nato a Martinengo il 12 luglio 1726) che pure fu nel Consiglio di Bergamo e sposò la Nob. Maria Anna Colleoni del conte Ercole derivò la famiglia CUCCHI COLLEONI.
Prima di esaminare questi due rami val la pena di accennare ai principali personaggi della famiglia Cucchi che erano rimasti in bergamasca in quest’arco di tempo e di cui non vi sono che rari riscontri nella citata genealogia.
Così abbiamo notizie di un Giulin de CUCCHI, giudice (ca 1250 - post 1321),che sposò Crespa Agliardi. Dei Cucchi avevano beni a Cividate, infatti un Corradino nel settembre 1377 ivi vendeva terre a Giacomo. Dai Registri Litterarum risultano alcune notizie: tra queste, una fornitura di biada il 28 febbraio 1429 da parte di Gasperino de Cucchis de Martinengo in casa d Petroboni de Barzizza, e un’altra il 10 marzo nella medesima casa. Vi è poi una supplica al Duca di Milano in data 26 gennaio 1400 da parte di Alessandrino de Cucchis fu Pietro e sua moglie Granine de Rivola figlia di Guglielmo abitanti a Martinengo. Altra supplica fu presentata da Antoniola de Pergamo, moglie di Antonio de Cucchis il 13 agosto 1410, per problemi relativi a una certa Stelina.
Maddalena Cucchi aveva sposato verso il 1450 Abbondio Longhi, il famoso segretario di Bartolomeo Colleoni.
Sisto Cucchi, frate francescano (1583-1630), morì in concetto di santità curando gli appestati; aveva anche scritto un Breve compendio degli affetti che si accolgono dai misteri della Passione.
Un personaggio interessante che abitava in Antescolis è G. Battista Cuchi, il cerusico assai richiesto, ma anche organista di Santa Maria Maggiore, ma soprattutto amico del Lotto, cui commissionò nel 1522 la Madonna ora a Ottawa, la cui copia (forse del Salmeggia) è alla Costa di Mezzate. Egli con il suo ultimo testamento del 1533 aveva legato il prezioso dipinto a Suor Lucrezia Tiraboschi che lo lasciò in eredità al monastero di Santa Grata di cui era ospite.
Dal notaio Marcantonio Benaglio risulta che una casa della MIA in via Salvecchio era stata venduta nel 1621 al domino Ezechiele Cucco per soldi 540 e che, sempre nel 1621, a Manfredo Cucco era stata affittata una bottega della Mia vicina alla Osteria “delle tre Spade” in contrada Gomito.
Gaspare († nel 1740) – medico ricercatissimo - scrisse un’opera sul salasso, cura allora assai di moda ma fu anche filosofo e antiquario, e aveva una sorprendente capacità di comporre in poesia; è ricordato dal Rocchi, dal Maironi da Ponte e da G. Casini, suo scolaro, egli pure medico e poeta. Grande amico gli fu anche G. B. Angelini che gli dedicò cotesti versi: “di questi allori pur calvai le cime e a Gaspero de Cucchi ne fei dono, che fece molte vaghe e acute rime”. Angelini accenna pure a Carlo poeta, di cui si sa poco. Ricorda anche il cappuccino Giovanni Maria Cucchi, letterato, grande predicatore, Definitore Generale, custode, che fu anche a Roma al capitolo generale.
Vi sono stati nel corso del ‘700 numerosi Cucchi come Giusdicenti. Numerosi anche i notai Cucchi che risultano dalla metà del ‘500 a tutto l’800.
Tra gli ultimi personaggi che figurano nella genealogia del ramo rimasto sempre a Bergamo abbiamo Giulio figlio di Pietro Arcangelo e di Maddalena Folgari, nato a Martinengo nel 1756, membro del Maggior Consiglio nel 1795 e poi del Minor Consiglio ripristinato dopo l’arrivo degli Austro Russi nell’aprile del 1799.
Per quanto riguarda i CUCCHI D’ALESSANDRI, tra i personaggi più noti vi sono due figli di Antonio Nicola (1803 † 1842) e Maria Milesi (1802): Francesco Luigi Vittorio (Bergamo, 1834 † Roma, 1913) patriota e garibaldino, Presidente dell’Amministrazione Provinciale, Deputato (1868), senatore (1892). Sposato nel 1874 con Maria Ghidini ebbe due figli, Paola e Mario.
Luigi, (Bergamo, 1837), garibaldino, deputato del Regno, sindaco di Bergamo (1878-1882), e Presidente del Consiglio Provinciale (1882-1893), sposato con Emma Varisco, ebbe una figlia Clelia. I discendenti del terzo figlio Vincenzo si trasferirono a Milano e poi a Lione.
Il ramo tuttora fiorente discende da Francesco Antonio (1800 † 1847), sposato a Martinengo con Caterina Marenzi, del Conte Francesco. Dal loro figlio maggiore Cipriano (1827) e sua moglie Vittoria Baglioni discese un ramo che risulterebbe estinto, mentre dal secondogenito Antonio, notaio (1846 † 1894) e Giuseppina Bianchi, discese un altro Cipriano da cui Antonio (1914 † 1968) decorato al V.M. in Russia. Costui sposò la N.D. Laura dei baroni Ballero, da cui Luigi (1947) che ebbe due figlie trasferite a New York, Maria Vittoria, sposata Bonomi Deleuse, e M. Antonietta, sposata De Dionigi.
[GPA, 2 aprile 2008]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Troncato: al 1° d’argento a due cucchi al naturale, affrontati; al 2° d’azzurro ad una stella di sei raggi, d’argento.
Storia
Personaggi
Dimore
Milano, Bergamo e Martinengo (Bergamo).
Iconografia
Ritratti e dipinti
Archivio fotografico
Fonti
Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):
Cucchi Bonetto, 1217 perg 1833
Cucchi Cesare, 1596 perg 1569
Cucchi Giovan Battista, 1560 perg 0029
Cucchi Mauresco, 1199 perg 1239
Cucchi Mauresseo, di Dalcio, 1199 perg 1261
Cucchi Moresco, di Bergamo, 1205 perg 0369 01
Cucchi Moresco fu Lanfranco, di Bergamo, 1197 perg 0320
Cucchi Petercino fu Pietro, di Bergamo, magister, 1197 perg 0320
Cucchi Petracio, 1207 perg 0369 02
Cuco Lanfranco, di Oleno, 1127 perg 1206
Bibliografia
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, p. 585:
Famiglia bergamasca che nel 1829 ottenne l’ascrizione alla nobiltà di Bergamo per maschi e femmine e tali risultano iscritti nell’Elenco nob. uff. in persona di:
CIPRIANO, di Francesco Antonio, di Francesco, coi figli: Caterina, GIOVANNI e Antonietta ved. Bonanomi.
GUIDO, di Zaccaria, di Cipriano, coi fratelli: Maria, Margherita, CIPRIANO e OSVALDO.
CIPRIANO, di Antonio, di Francesco Antonio, con le sorelle: Vittoria ved. Pasi, e Bianca in Cameroni.
CLELIA, di Luigi, di Antonio.
v. s. [Vittorio Spreti]
http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-cucchi_(Dizionario-Biografico)/
http://www.treccani.it/enciclopedia/claudina-cucchi_(Dizionario-Biografico)/
http://www.treccani.it/enciclopedia/sisto-cucchi_(Dizionario-Biografico)/