Fossati
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. III, pp. 242-243:
Antichissima e nobile famiglia milanese originaria della Valsesia e le cui prime memorie risalgono agli inizi del secolo XI. La genealogia di questa casata è stata per intero documentata rigorosamente dall’anno 1030 ai giorni nostri e documenti e pergamene esistono non solo nell’archivio privato ma pur nell’Archivio dell’ospedale Maggiore di Novara.
I Fossati sin da epoca remotissima si trovano spesso citati nelle cronache lombarde e nelle istorie di Milano. Verso gli inizi del mille abbandonarono i loro castelli in Valsesia e presero cittadinanza in Milano e Novara, distinguendosi subito fra i più ricchi e potenti cittadini. Quando Novara si costituì a Comune, CAGNOLO Fossati ne fu il primo Console. A Milano si acquistarono subito l’alta considerazione imperiale e Carlo VI fra i molti privilegi, con cesareo diploma creava conte Don GIULIO Fossati, patrizio milanese dei XII di Provvisione, citandone gli altissimi meriti pubblici e privati. A Milano dettero decurioni, vicari di provvisione, senatori, dottori di Collegio e capitani giudici delle strade e delle vettovaglie; ai principi dettero consiglieri e famigliari ducali e imperiali e guerrieri di provato valore; alla Chiesa dettero abati, commendatori e un vescovo di Tortona. Possedevano vasti e pingui feudi e possedimenti nel novarese, in Brianza, a Parabiago, a Busto, a Gallarate, a Tabiago Varese, a Nerviano, Calignano, Sarezana ed altri luoghi.
Fra i più eminenti personaggi milanesi: PETRA UGONE prese parte alla prima crociata sotto Goffredo di Buglione; FRANCISCOLO nel 1402 fu eletto dal duca Giovanni Maria Visconti uno dei due signori per porta, cui era stata attribuita la facoltà di dichiarare la guerra e la pace, acquetar discordie, e castigar ribelli; GIOVANNI fu deputato al tempo della repubblica ambrosiana ed uno dei capitani difensori delle comunali libertà e nel 1470 fu compreso fra i 150 nobili, magnifici e spettabili signori di porta Vercellina, che giurarono fedeltà al primogenito del duca Galeazzo Maria Visconti; FRANCESCO nel 1438, cavaliere gerosolimitano; GIACOMO, anch’esso nel 1438, cavaliere gerosolimitano e commendatore d’Inverno in Lombardia; altro FRANCESCO, milite, fu conte di Sarzana, nel 1462, ed uno degli spettabili e magnifici cavalieri, che per ordine del duca Francesco Sforza, dal 22 al 26 maggio del 1450 crearono una serie di conti e militi nella solennità della presa di possesso del ducato di Milano; MARSILIO, il 23 ottobre 1606, fondò un giuspatronato con titolo abbaziale per la propria famiglia e acquistò il feudo di Calignano e per tre volte fu uno dei deputati all’amministrazione del patrimonio della città di Milano; suo figlio GIAMBATTISTA, dottore collegiato, abate commendatario di Santa Marina e di S. Maria di Carugate, Referendario dell’una e dell’altra Segnatura e Canonico della basilica di S. Maria della Scala, fu conte e feudatario imperiale di Nerviano che ebbe in feudo nobile con mero e misto imperio e con giurisdizione in detto luogo su di un monastero di Monaci Olivetani; FRANCESCO, figlio e fratello, rispettivamente, dei due precedenti fu prima abate dei Canonici regolari lateranensi poi creato vescovo di Tortona; pubblicò le memorie della guerra d’Italia dal 1600 al 1639.
Nel 1238, un FILIPPO Fossati, si trasferì da Milano in Sicilia, al seguito dell’Imperatore Federico II, che lo creò feudatario e barone della Giaretta, castello sul fiume allora chiamato Simeto. Contratte colà nozze con Pompea di Virgilio, gentildonna catanese, ne ebbe GIOVAN FULVIO, che a sua volta, sposata Agata Finocchiaro, ebbe FILIPPO, terzo barone della Giaretta, col quale il ramo siciliano si spense.
Il Diploma Reale Cesareo dell’imper. Carlo VI, col quale creava conte Don Giulio Fossati e i suoi discendenti maschi, data al 24 giugno 1739. Con decreto ministeriale 28 aprile 1887, fu riconosciuto il titolo di conte con successione primogeniale mascolina, di nobile col predicato di detto titolo per (mf.), di patrizio milanese per (m.), e trattamento di Don e Donna. Sono iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital.:
CARLO ANTONIO MARIA, di Pietro, di Paolo, cav. d’On. e Dev. dell’Ord. di Malta, ufficiale onorario del R. esercito, sposato il 27 agosto 1864, alla nob. Adelaide Nicolai Gamba, dei patrizi fiorentini, ed i suoi figli:
PIETRO, ufficiale della R. Marina, n. a Livorno, il 27 marzo 1871, sposato a Caterina Ferrero. Suo figlio: CARLO MARIA.
NICOLA, ufficiale della R. Marina, n. 5 novembre 1877, sposato a Maria Antonietta Anselmi. Sua figlia: Maria Luigia.
v. s. [Vittorio Spreti]
V. anche Fossati De Regibus Cacciapiatti
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Inquartato: di rosso e di argento a tre stelle di 8 raggi poste due in capo dell’uno nell’altro ed una in punta dell’uno all’altro.
CIMIERO: La figura di un frate cappuccino, con barba bianca senza mantello, incappucciato, tenente con la destra una stella di 8 raggi di rosso.
Storia
Personaggi
Dimore
Milano e Piacenza
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/fossati_(Dizionario-Biografico)/
http://www.verbanensia.org/biografie_details.asp?bID=29641&action=F&tipo=2