Giorgi di Vistarino
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. III, pp. 466-468:
Non v’è bisogno di riferirsi ad una incontrollabile tradizione che vuole questa famiglia originaria della Moravia e portata in Italia da un Pietro con Onorio Imperatore e stabilitasi nel pavese, per riconoscerle una remota origine. Essa è una fra le più antiche e distinte del patriziato pavese e da essa sortirono illustri condottieri, podestà, governatori, ambasciatori, giureconsulti e vescovi; coprì onorifiche cariche ed ebbe giuspatronati e privilegi fra i quali quello di accompagnare il vescovo dalla Chiesa di Santo Stefano in Campagna a quella di S. Maria Segreta in ogni occasione della presa di possesso di quella Cattedra Vescovile.
La prima notizia sicura dataci da cronisti pavesi si ha con un GUIDO che nel 1112 intervenne all’atto col quale Oprando e Pagani da Confalonieri dovettero dare certe rinunzie all’abate di S. Pietro in Ciclo d’Oro. BALIANO nel 1114 lasciò la vita al servizio dei veneziani contro i dalmati dopo essersi distinto in varie conquiste con altri pavesi i quali pure perirono in quella guerra. ALONE è testatario di un privilegio concesso dal vescovo Bernardo alla Chiesa di S. Giovanni Donnarum (1129), ROLANDO (ritenuto stipite nel 1170) intervenne nel 1183 come teste nell’investitura del vescovo Lanfranco a favore del prevosto di S. Giovanni Donnarum; CARBONE, fu console in patria nel 1206, GIORGIO, fu vescovo di Pavia nel 1218. ALBERICO nel 1231 era Rettore e Ministro di S. Maria in Bethlem, ove erano addetti come conversi e converse le persone delle più ragguardevoli famiglie delle città. OLIVO de Giorgi, personaggio molto influente, coprì in patria la carica di Podestà dei Limiti quando fu fatto dal popolo e dai Fallabrini il compromesso cogli ambasciatori di Bergamo, d’Asti e di Casale e conservò tale carica sino a tutto il 1271; CARBONE de’ Giorgi, il 24 giugno 1279 era Podestà e Rettore di Mondondone; RUFINO (1285), Rettore e Ministro di S. Matteo; GIGLIO, canonico economo del vescovato (25 febb. 1295).
FEDERICO ed ENRICO il 12 apr. 1279, erano nel Consiglio della Credenza quando fu ordinato, ad istanza di quei di Mortara, la fortificazione di quel luogo. BORDINO, fu tra i principali cittadini pavesi condannato come ribelle di Arrigo VII alla confisca dei beni e al bando capitale, per sentenza 14 luglio 1313; CORRADO, abate di S. Bartolomeo, fu creato vescovo di Piacenza ove morì nel 1381; ZANOTTO, nelle feste date a Pavia nel 1397, in onore di Galeazzo Visconti, era nella squadra dei portatori del manto; GIACOMO fu lettore di arte oratoria in Pavia (1391-1408); PIETRO era vescovo di Tortona quando con diversi nobili milanesi persuase il duca Galeazzo Maria Visconti a far arrestare Facino Cane (5 aprile 1410); ebbe confermate coi fratelli alcune esenzioni per i luoghi di Pinerolo (Po), Copiano e Soriasco; passò poi vescovo a Novara nel 1419 ed arcivescovo a Genova ove morì nel 1436. Ebbe sepoltura in Voghera nella chiesa principale ove aveva fondato quattro prebende. CORRADINO di Giorgi, diplomatico, molto stimato da Francesco Sforza, fu da questo adoperato sempre in affari e legazioni importantissime specialmente a Genova e presso il duca di Savoia (1457-58); MAFFEO e JANOTTO, e la di lui madre, la magnifica signora Caterina che tenne per lungo tempo la cura e il governo dell’Ill.ma Madonna Ippolita, poi duchessa di Calabria, ebbero privilegi d’esenzione; ROLANDO fu creato cavaliere aurato da Francesco II Sforza nel 1450.
Furono podestà: NICOLÒ in Lodi (1449-52); TORELLO, in Castel Noveto (1461) e RICCARDO, in Mede (1452), alla Pieve del Cairo (1462) a Bassignana (1468-70). Il cavalier ANTONIO, in Parma (1489), OTTAVIANO, lettore e consigliere ducale in Siena nei primi anni del secolo decimosesto.
Furono cavalieri dell’ordine Gerosolimitano: PREVOSTO, comm. di Pavia (1419); MATTEO, comm. di Inverno (1420); GIORGIO, comm. di Cremona; FABIO (1575); LODOVICO (1599); GEROLAMO (1674).
Altro prevosto di Giorgi, unitamente a MARCO ANTONIO dei conti di Langosco fu inviato ambasciatore al campo francese dopo la partenza del governo sforzesco per offrire la città al re di Francia (27 maggio 1513).
La famiglia Giorgi fino agli ultimi tempi fu sempre del Consiglio Generale e coprì le più distinte cariche della città. Un ramo, fregiato del titolo marchionale, si estinse negli Oppizzoni. I Giorgi Corti sono oggi rappresentati dal nobile avv. BASSANO, patrizio pavese, figlio del nob. patrizio Don Antonio, ora dimorante in Intra, e dai figli del fu nob. patrizio don Benedetto, suo cugino.
I Giorgi di Vistarino così si denominarono dopo l’eredità della signora Franceschina di Beccaria, ultima del suo ramo, detto di Messer Fiorello e di Vireto, figlia e erede universale del fu Magnifico signore NICOLA, la quale con testamento 23 maggio 1506, rogato dal notaro Raffaele de’ Sicleri, istituì eredi universali «i magnifici Signori Nicola cavaliere Prevosto e Castellino di lui figlio, nei beni di Vistarino, Rocca de Messer Fiorello ora detta dei Giorgi, Pietra de Giorgi già Beccaria, con Pietralino con torre e sedime annesso».
I Giorgi vennero confermati feudatari di Pietra di Giorgi il 2 marzo 1674 e il 28 febb. 1769; di Rocca de Giorgi il 3 marzo 1674 e il 4 febbraio 1769 e di Calignano il 26 settembre 1685. Il feudo di Vistarino venne eretto in contea il 5 aprile 1698.
Assunsero ultimamente i Giorgi anche il cognome e lo stemma di Bellingeri per disposizione dell’ultimo marchese abate Bellingeri il quale istituì una seconda genitura in favore del nobile Don CARLO Giorgi, patrizio pavese, secondogenito del conte Antonio e padre dell’attuale conte Augusto. Don CARLO fu Podestà di Pavia, I. R. Ciambellano, deputato Provinciale in Milano e coprì altre cariche importanti in patria.
Sposò Angela, figlia unica e erede universale del marchese ANNIBALE Bellisomi e della marchesa Gerolama Landi da Piacenza. Da questo matrimonio nacquero Emilia, sposata al conte Ercole Benvenuti; IPPOLITO, già guardia nobile lombarda a Vienna, che, nel 1848, ai primi moti di Lombardia, abbandonando quel servizio passò ufficiale di cavalleria nell’armata piemontese, fu decorato della medaglia al valor militare a Novara, nel 1849, e morì celibe col grado di capitano; Silvia, sposata al nobile Paolo Cojari di Fivizzano ora defunta e AUGUSTO, reduce della campagna del 1859. Quest’ultimo per l’estinzione del ramo primogenito ereditò i titoli della casata.
La famiglia Giorgi di Vistarino contrasse alleanza di parentela coi Principi Rasini, coi Martinengo di Brescia, coi Maurizio di Tolentino, coi Trotti di Alessandria, coi Beccaria e Compeggi di Pavia, coi Borromeo di Milano e con molte altre nobilissime casate pavesi e di altre città.
Il ramo primogenito è iscritto nell’El. Nob. Uff. coi titoli di conte di Vistarino (mpr.), signore di Calignano (mpr.), signore di Rocca di Giorgi (mpr.), patrizio di Pavia (m.), nobile col predicato di detti titoli (mf.) e col trattamento di Don e Donna, in persona di:
IPPOLITO, di Augusto, di Carlo, primogenito, n. a Genova il 21 luglio 1866, sposato a Milano il 20 nov. 1900 alla nobile Leontine dei conti Giacobazzi di Modena n. a Milano il 9 sett. 1879, ed i figli:
GIORGIO, n. a Gallarate il 19 agosto 1901; Maria Antonietta, n. a Sassuolo (Modena), l’11 sett. 1903. Rosanna, n. a Sassuolo (id.) il 30 sett. 1906.
Il fratello di Ippolito: ALESSANDRO, n. a Genova nel 1880 e i suoi figli: EDOARDO, n. a Genova nel 1913, GIANFRANCO, n. a Genova nel 1916, Pia, n. a Genova il 21 sett. 1915.
II ramo secondogenito è iscritto nel Libro d’Oro della Nob. Ital. in persona di:
CARLO, di Augusto, di Carlo, n. a Rocca de’ Giorgi (Pavia) il 26 sett. 1868, sposato il 27 nov. 1897 alla nob. Giovanna dei conti Vimercati, ed i figli:
OTTAVIANO, n. a Torlino (Crema) il 4 gennaio 1900 e Rosa Maria, n: a Rocca de’ Giorgi il 4 sett. 1898, sposata il 9 ott. 1926 a Marcello Gropallo, marchese della Sforzesca.
v. s. [Vittorio Spreti]
Ivi, Appendice, parte II, pp. 145-146:
Sono iscritti nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933, coi titoli di Conte di Vistarino (mpr.), Signore di Calignano (mpr.), Signore di Rocca de’ Giorgi (mpr.), Patrizio di Pavia (m.), Trattamento di Don e Donna:
IPPOLITO, di Augusto, di Carlo, n. a Genova 21 luglio 1866, spos. a Milano 20 novembre 1900 con la Nob. Leontine dei Conti Giacobazzi di Modena.
Figli: GIORGIO, n. a Gallarate 19 agosto 1901; Maria Antonietta (Maria Rosa), n. a Sassuolo di Modena 11 settembre 1903; Rosanna, n. ivi 30 settembre 1906.
Fratelli: CARLO (vedi appresso); ALESSANDRO, n. a Genova 26 luglio 1872, sposato in prime nozze con la Nob. Anna dei Marchesi Serra ed in seconde con Maria Casella.
Figli di Alessandro e del secondo letto: EDOARDO, n. a Genova nel 1913; GIANFRANCO, n. ivi nel 1916; Pia, n. ivi 21 settembre 1915.
È inoltre iscritto nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 coi titoli di Conte (maritali nomine in virtù del Decreto 20 aprile 1907 per successione VIMERCATI), Nobile dei conti di Vistarino (mf.), Patrizio di Pavia (m.), Trattamento di Don e Donna:
CARLO, di Augusto, di Carlo, n. a Rocca de’ Giorgi (Pavia) 26 settembre 1868, spos. 27 novembre 1897 con la Contessa Anna, di Ottaviano Vimercati.
Figli: OTTAVIANO AUGUSTO, n. a Torlino (Crema) il 4 gennaio 1900, spos. 12 gennaio 1929 con la Nob. Ada Vimercati Sanseverino Contessa di Palazzo Pignano; Rosa, n. a Rocca de’ Giorgi 4 settembre 1898, spos. 9 ottobre 1926 col Nob. Marcello Gropallo, Marchese della Sforzesca.
Figlio di Ottaviano Augusto, di Carlo: CARLO LUCIANO, n. a Rocca de’ Giorgi (Pavia) 5 dicembre 1930.
v. s. [Vittorio Spreti]
Indice
Genealogia
Genealogia Giorgi di Vistarino
Stemmi
ARMA: Inquartato: nel 1° e 4° scaccato d’oro e di azzurro di 16 pezzi col capo d’oro caricato di un’aquila di nero, coronata dello stesso (Giorgi); nel 2° e 3° di rosso e tre leoni leoparditi di oro coronati dello stesso, l’uno sull’altro (Bellingeri).
CIMIERI: 1° Un’aquila nascente di nero coronata dello stesso (Giorgi); 2° Un leone nascente d’oro, coronato dello stesso, tenente con la destra una spada posta in sbarra e con la sinistra un listello d’argento col
MOTTO: Virtute duce comite fortuna (Bellingeri).
Stemmi famiglia Giorgi di Vistarino
Storia
Personaggi
Dimore
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1352.