Giulini
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. III, pp. 485-488:
Famiglia oriunda della terra di Zulino in comune di Mezzegra sul lago di Como tra Lenno e Tremezzo. La più antica menzione di essa è in una pergamena del 26 nov. 1251 della Collegiata di S. Eufemia dell’Isola, nell’Archivio di Stato di Milano, nella quale tra i confinanti ad un appezzamento di terreno in Mezzegra figura un Debertus de Zulino. Insieme con la famiglia Brentani della terra di Bonzanigo, con la quale ha forse in comune l’origine, costituiva la comunità dei nobili del detto comune di Mezzegra ed è perciò una famiglia la cui nobiltà risale agli ordinamenti feudali dei sec. X e XI. Si divise nei tre rami principali di Piuro, di Gera e di Torno.
Quello di Piuro discende da un DONATO del fu Gaudenzio che nel 1431 viveva ancora largamente a Mezzegra, dove aveva beni ancora nel 1510 suo nipote GIOVANNI di Gaspare. Apparteneva a questo ramo GIO. ANDREA, che coi fratelli GIO. PAOLO e GIO. BATTISTA ottenne nel 1627 dall’imperatore Ferdinando II la conferma dell’antica nobiltà che si faceva risalire ad una concessione degli imperatori romani, e dello stemma che era uguale a quello già descritto dei conti di Vialba e Villapizzone. In seguito all’innondazione subita dal comune di Piuro nel 1618 gli appartenenti a questa linea si trasferirono a Vienna.
Il ramo di Gera si trasportò colà nella prima metà del sec. XV. Esso deriva da un BELTRAMOLO del fu Zanolo che nel 1447 abitava già a Gera col fratello GIACOMO e vendeva i beni che ancora possedeva nel comune di Mezzegra. Da Beltramolo nacque ZULINO, il quale fu padre a MARIOLO; da Mariolo venne in luce GIO. ANGELO il quale fu padre di GIOVANNI ANTONIO e questi a sua volta di GIORGIO, il quale ebbe un figlio di nome GIUSEPPE. Quest’ultimo fu il primo che prese dimora a Milano dove esercitò l’avvocatura. Suo figlio GIORGIO nel 1700 fu iscritto al Collegio dei Giureconsulti di Como e nell’anno precedente fu uno dei vicari generali dello Stato di Milano. Nel 1708 era avvocato fiscale presso il Senato di Milano e nel 1711 senatore. Pure nel 1711 fu ascritto all’ordine decurionale di Como. Nel 1716 fu dall’imperatore Carlo VI insignito del titolo di conte. Dal conte Giorgio nacque GIUSEPPE, giureconsulto collegiato di Como e pretore di Varese, indi professore di diritto civile nello Studio di Pavia. Dal conte Giuseppe sortì i natali il conte GIORGIO, illustre storiografo di Milano, autore dell’opera: Memorie spettanti alla storia, al governo ed alla descrizione della città e campagna di Milano (Milano 1760-1765; 2a ed. Milano, 1855). Il conte Giorgio prese in moglie Virginia Moriggia, figlia di Don Cosimo Cesare marchese di Torrernaggiore, Grande di Castiglia, ed ultima dell’antica famiglia patrizia alla quale appartennero i due storici milanesi Buonincontro e Paolo. Con diploma dell’imperatrice Maria Teresa del 19 nov. 1768 fu investito del feudo di Villapizzone e Vialba con l’autorizzazione di appoggiarvi il titolo di conte. Nel 1750 fu ammesso al patriziato di Milano e nel 1752 e 1774 fu dei XII di Provvisione. Morì nel 1781.
CESARE, figlio del predetto conte Giorgio e marito di Anna dei conti Dal Verme, aggiunse il cognome Della Porta essendogli pervenuta la primogenitura di quella famiglia. Venne iscritto per il primo al Collegio dei nobili giurisperiti di Milano. Nel 1815 fu podestà di Milano. Suo figlio, conte GIORGIO, fu membro della Reggenza di governo. Infine il conte CESARE, figlio di Giorgio e di Beatrice dei principi Barbiano di Belgioioso d’Este, fu membro del Governo Provvisorio di Lombardia e senatore del Regno. Con lui, che non lasciò se non una figlia di nome Beatrice, andata sposa al marchese Ariberto Crivelli, si estinse la diramazione dei Giulini della Porta e il titolo di conte di Vialba e Villapizzone passò alla linea secondogenita discendente da GIUSEPPE, altro figlio del conte Giorgio, storiografo di Milano.
I Giulini avevano il loro sepolcro gentilizio nella chiesa arcipretale di Borico, di loro giuspatronato, ed in Milano nella chiesa collegiata di S. Tommaso in Terranova, ove fu tumulato anche l’istoriografo conte Giorgio.
A ricordare la casata fu dato il nome alla via, ove esisteva la casa avita demolita in occasione dell’apertura di via Dante, come ricorda tuttora un’epigrafe murata sulla fronte del palazzo del Broletto in Milano.
Con R. D. Motuproprio 18 febb. 1906, seguito da RR. LL. PP. 7 giugno stesso anno, fu rinnovato a favore di don ALESSANDRO Giulini dei conti di Vialba, figlio di Giorgio, di Paolo, appartenente alla linea secondogenita, il titolo di conte che appartenne alla famiglia estinta dei Della Porta.
La famiglia è oggi così rappresentata:
GIUSEPPE, figlio di Alessandro, di Paolo e della nobil donna Giuseppina Padulli (di Giulio dei Conti di Vighignolo, patrizio milanese, e di Donna Maddalena Cavazzi dei Conti e Baroni della Somaglia) Conte di Vialba e di Villapizzone, patrizio milanese, Don, nato a Milano il 26 luglio 1871 sposato a Milano l’11 luglio 1895 con la baronessa Erminia Airoldi di Robbiate, di Luigi. Figlia: Donna Paola, n. a Milano il 15 dicembre 1902.
Sorelle: Giulia, n. a Milano il 7 luglio 1864, ved. Castiglioni; Maddalena, n. a Milano il 18 maggio 1868, vedova Giani.
ALESSANDRO, figlio di Giorgio (spos. 1869 alla nobil donna Maria Salasar figlia di Don Alessandro Conte di Romanengo, patrizio milanese e di Donna Paola Crivelli dei Marchesi di Agliate e dei Conti di Dorno e Lomello) n. a Milano il 18 luglio 1873, Cavaliere di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta, segretario della R. Commissione Araldica Lombarda, conte (rinnovazione 1906), nobile dei conti di Vialba e Villapizzone, patrizio milanese, Don. Sorella: Paolina, n. a Milano il 9 giugno 1877. Donna.
CESARE di Paolo, di Giovanni Cesare e di Clotilde Ratti, n. a Milano il 29 giugno 1899, ingegnere, nobile dei conti di Vialba e Villapizzone, patrizio milanese, Don.
Fratelli: 1° LUIGI, n. a Milano il 24 marzo 1902, nobile dei conti di Vialba e Villapizzone, patrizio milanese, Don; spos. a Milano il 2 maggio 1928 con Elisa Osnago.
Figli di Luigi, di Paolo, di Giovanni Cesare: Carla Emilia, nata a Milano l’1 febbraio 1929; PAOLO, nato a Milano il 30 marzo 1932.
2° Teodora, n. a Milano il 16 sett. 1910.
3° MARIO, nobile dei conti di Vialba, patrizio milanese, Don, n. a Milano il 16 settembre 1910 (gemello).
Zie: Giuseppina, n. a Milano il 18 febb. 1878, maritata Carpani; Angela, n. a Milano il 28 marzo 1880; Carla, n. a Milano il 5 agosto 1885, vedova Agrillo; Luigia, n. a Milano il 26 novembre 1889.
Giuseppina †, figlia di Benigno, di Giorgio e di Leopoldina del Carretto, n. a Milano il 25 dic. 1851. Sorella: Giovanna, n. a Milano il 27 ottobre 1854, vedova di don Lodovico Melzi d’Eril dei duchi di Lodi e dei conti di Magenta, patrizio milanese.
c. m. [Cesare Manaresi]
Ramo di Torno
Famiglia che ha le stesse origini della precedente.
Il ramo di Torno, si stabilì in questo paese del lago di Como verso il 1540. Esso deriva da ANTONIO, figlio di Zulino, di Gio. Pietro, di Zulino, di Antonio, di Lanfranco detto Toia, di Colla. Il detto Lanfranco viveva nella prima metà del sec. XV. Il suo abiatico ZULINO figlio di Antonio, insieme coi figli GASPARE, dottore in medicina, GIO. PIETRO, ABBONDIO e GIO. MARIA, fu nominato familiare della duchessa di Milano Bianca Maria Visconti con lettera dell’8 settembre 1464. Questo ramo alla fine del secolo XVIII si trasferì in Germania dove fiorisce tuttora dando luogo ad una linea che conservò la cittadinanza italiana e che dimora a Lazzago (Como) e ad una linea che abbracciò la cittadinanza germanica e che dimora a Mannheim e a Lubecca. Nelle linee collaterali rimaste a Zulino si ebbero durante il sec. XVI e XVII vari notai i cui atti oggi si conservano presso l’Archivio Notarile di Como.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. ed è rappresentata come segue.
Membri italiani dimoranti a Lazzago (Como): GIORGIO OTTO, figlio di Lorenzo, di Paolo e di Eleonora Francesca Hübsch del fu Carlo, nato a Mannheim (Germania) il 31 dicembre 1858, sposato il 30 luglio 1883 con Emma Enrichetta Diffene fu Filippo, nobile. Figli: Chiara, nata a Ludwigshafen sul Reno (Germania) il 26 maggio 1884, maritata a Eduardo Roechling; GUGLIELMO PAOLO ENRICO, n. a Ludwigshafen sul Reno (Germania) il 18 ottobre 1886, morto 15 aprile 1932, Dottore in Chimica; Elena, n. ivi il 26 nov. 1887; OTTO ENRICO, n. ivi il 29 giugno 1889, (sposato con Caterina Sanjust di Teulada del barone senatore Edmondo), caduto in guerra il 13 agosto 1915.
Membri germanici, dimoranti a Mannheim e a Lubecca:
LORENZO, di Paolo (n. Mannheim, 1 agosto 1856, sp. a Ludwigshafen sul Reno 19 maggio 1883 con Fanny Clemm, m. Schloss Haard nel Palatinato 30 agosto 1899), di Lorenzo (n. Mannheim, 28 genn. 1824, sp. Weinheim a. B. 30 luglio 1853 con Eleonora Hübsch, m. Mannheim, 17 genn. 1898), di Paolo Antonio (n. Torno, 17 febb. 1796, sp. Mannheim 24 nov. 1822 con Giovanna Lippert) di Lorenzo (n. Torno 12 agosto 1764, sp. 1795 con Maria Angela Sala, m. Torno, 12 agosto 1833), n. Mannheim 30 marzo 1884, sp. Heidelberg, 4 aprile 1915, con Ilse Helene Walz. (Dimora: Heidelberg, Neuenheimer Landstr. 2).
Figli: Veronica, n. Hamburg, 8 febb. 1917; UDO, n. ivi 12 febb. 1918; HANNO, n. Lübeck, 12 sett. 1921; Maria Claudia, n. Herrenwyk b. Lübeck, 1 maggio 1925; Livio, n. ivi, 9 giugno 1930.
Fratelli: Gisella, n. Mannheim, 7 marzo 1885, sp. ivi 6 ott. 1903 con l’ing. Carlo Lanz. (Dimora: Mannheim, Spinozastr. 7); MARIO, n. Ludwigshafen sul Reno, 17 luglio 1888, sp. Haag 7 dic. 1920 con Sofia van Bennekom (Dimora: Haag, Bachmannstr. 56); Maria Claudia, n. Ludwigshafen sul Reno, 29 luglio 1889, sp. Heidelberg, 9 aprile 1912 con l’ing. Kurt Dyckerhoft (Dimora: Norimberga, Lutzowstr. 4).
Zia: Lina, n. Mannheim, 26 sett. 1854, sp. Mannheim, 4 dicembre 1876 con Ulrich Dumrath (Dimora: Freiburg i. B., Eggstr. 16). Figli di Mario: Gisella, n. ‘s-Gravenhage 25 ottobre 1921; Iolanda, n. ivi 14 marzo 1923; MARIO, n. ivi, 9 ottobre 1925; LORENZO, n. ivi, 7 maggio 1927.
EDGAR GEORG, di Carlo Francesco (n. Mannheim, 11 febb. 1860, sp. Nienstedten b. Altona 26 sett. 1885 con Alice Hesse, m. Merano, 18 aprile 1906), di Lorenzo (n. Mannheim, 28 genn. 1824), n. Kassel, 26 giugno 1886, dottore in legge, sp. Mannheim, 19 giugno 1920 con Carla Ioerger (Dimora: Mannheim, Leibnitzstr. 25).
Figli: GISBERT, n. Mannheim, 8 aprile 1921; Gabriella, n. ivi, 4 agosto 1926; Angelica, n. ivi, 2 marzo 1928.
ERICH, di Guglielmo Paolo (n. Mannheim, 1 aprile 1863, sp. ivi, 21 marzo 1891 con Anna Ioerger, m. ivi il 30 ottobre 1903), di Lorenzo (n. Mannheim, 28 gennaio 1824), n. Ludwigshafen sul Reno 18 sett. 1892, ingegnere, sp. Steingaden, Alta Baviera, 4 sett. 1927 con Olga Freiin Henn von Henneberg (Dimora: Bad Homburg n. d. H., Schloss Wingertsberg).
Figli: Carlotta, n. Bad Homburg, 27 ottobre 1928; Maria Donata, n. ivi, 27 febbraio 1930.
Fratelli: HILDE, n. Ludwigshafen sul Reno, 2 genn. 1895, sp. Bad Homburg v. d. H. 23 marzo 1918 con Guglielmo Hübsch (Dimora: München, Mauerkircherstr, 28); Alice, n. Mannheim, 19 sett. 1896, sp. Bad Homburg v. d. H. 19 febb. 1920 con Guglielmo Boldt (Dimora: Alt-Hütten, Kr. Belgard, Pomm.); KLAUS, n. Mannheim 13 febb. 1903 (Dimora: Bad Homburg v. d. H., Schloss Wingertsberg) sp. Bad Homburg, 5 agosto 1930 con Erika Kohmer n. 30 nov. 1905.
(Le notizie furono desunte dal Adeliges Taschenbuch des Gotha’schen Kalenders, Jahrgang 1929. e aggiornate con indicazione fornite da vari membri della famiglia).
c. m. [Cesare Manaresi]
Indice
Genealogia
Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003
Stemmi
ARMA (dei Giulini conti di Vialba e Villapizzone): Troncato nel 1°: campo di cielo, con un vascello all’antica, di tre alberi, ciascuno con la vela spiegata e crociata di rosso e col gagliardetto di rosso, vogante sul mare, con la prora diretta ad una torre, fondata a destra, sopra un promontorio roccioso, uscente dal fianco destro dello scudo; al secondo di rosso a tre fascie ondate di argento, ambidue gli scompartimenti racchiusi in una bordura di argento e di rosso e col capo d’oro carico di un’aquila di nero coronata del campo, attraversante sopra la bordura.
CIMIERO: L’aquila di nero, coronata d’oro, nascente.
In una pergamena del 1619 conservata nell’archivio dei conti Giulini e che è una attestazione rilasciata a favore del ramo di Piuro, è miniato lo stemma della famiglia Giulini con figure e motti alquanto diversi e cioè vi si scorge una torre d’oro in riva all’acqua sulla quale naviga una barca senza alberi, portante una spada infitta per la punta sulla prora, senza la bordura e Col capo d’oro all’aquila di nero.
ARMA (dei Giulini del ramo di Torno): Troncato: al 1° campo di cielo al vascello all’antica di tre alberi, ciascuno con la vela spiegata e crociata di rosso e col gagliardetto di rosso, vogante sul mare con la prora diretta ad una torre fondata a destra sopra un promontorio roccioso uscente dal fianco destro; al 2° di rosso a tre fascie ondate d’argento; col capo d’oro carico di un’aquila di nero, coronata del campo.
Storia
Personaggi
Dimore
Milano
Lazzago (Como), Mannheim, Lubecca (Germania).
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133)
http://verbanensia.org/biografie_details.asp?bID=30000&action=G&tipo=2