Landriani

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Spreti, vol. IV, p. 39

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, pp. 39-41:

TITOLO: Nobile, mf.

La famiglia Landriani è fra le più antiche ed illustri di Milano. La più antica menzione di essa è in un atto di donazione al monastero di S. Ambrogio di Milano dell’anno 1053, al quale intervengono come testi i fratelli GUIDO e ad ALBERTO Landriani. Lo stesso Guido compare tra i fautori di Enrico IV adunati in Verona nel 1077 (Giulini, II, 506); e Guglielmo di Landriano fu capo dei nobili contro Ertembaldo difensore del popolo nel 1061 (Morigi, Hist. Med., 438).

Un altro GUIDO nel 1176 ricoprì la carica di rettore della Lega Lombarda, nel 1183 in rappresentanza del comune di Milano sottoscrisse per primo la pace di Costanza con l’imperatore Federico, e nel 1205 era console del comune. Lo stesso fu podestà di Ferrara nel 1179. ARRIGO fu console di giustizia nel 1155; UBERTO rettore della Lega nel 1175; LANTELMO console di giustizia nel 1199 e console del comune nel 1202; BARBEZONO, ambasciatore del comune nel Monferrato nel 1204 e membro del Consiglio nel 1215. Un altro GUIDO fu podestà di Padova nel 1225 (Marezzi: Museo Civico Pavese, Scheda «L») e come pretore dei Capitanei riuscì a far riammettere in Milano i nobili fuorusciti e l’Arcivescovo che era stato scacciato. ANTONIO nel 1238 fu dei 7 capitanei eletti contro Federico II che minacciava la città. Della antichità della famiglia, la quale figura nella Matricola degli Ordinari di Milano del 1277 parlano il Bugati nella Historia Universale, il Meriggi, Historia dell’antichità di Milano, il Sansovino, Origine e fatti delle famiglie illustri d’Italia e il Crescenzi, Corona della nobiltà d’Italia. Ne parla diffusamente anche il Calvi in Famiglie notabili milanesi nella prefazione alle tavole genealogiche, purtroppo non sempre esatte, che egli dedicò alla prosapia dei Landriani.

Il nome di Landriano o Landriani, come già ammise il Merula, venne alla famiglia dal fatto che essi ebbero la giurisdizione di Landriano, un castello situato tra Milano e Pavia, che a quanto narra lo storico Arnolfo, fu danneggiato se non forse distrutto dall’esercito dell’imperatore Corrado II nel 1037. Tuttavia non si hanno notizie sulla detta giurisdizione, mentre in epoca piuttosto tardiva, nel 1254, i Landriani, ebbero sicuramente la giurisdizione di una quarta parte di Vidigulfo, luogo vicino a Landriano, al quale i Landriani in detto anno, insieme con la chiesa di S. Maria di Campo Morto e quella della SS. Trinità di Pavia, diedero gli statuti.

Devesi certamente alla posizione di Landriano tra Milano e Pavia se la famiglia fiorì anche in quest’ultima città, dove a quanto risulta dalle schede Marozzi conservate in quel Civico Museo, ebbe pure onori e distinzioni nobiliari. Altri rami fiorirono a Lodi, a Parma e perfino in Francia. E naturalmente nella molteplicità delle sue diramazioni ebbe anche una grande varietà di vicende. Un ramo fu ascritto al patriziato di Milano, un altro al patriziato pavese, altri portarono i titoli di conte di Spino e di conte di Mandrino. Il ramo di Francia diede luogo alla linea dei conti Landriani cavalieri e signori di Urville di Outremécourt, ecc., baroni di Fisson du Montet e dell’Impero Austriaco. Dal seno della famiglia uscirono di volta in volta persone che tennero altissimi uffici. ANTONIO fu ministro delle finanze sotto Lodovico il Moro, FERMO fu castellano di Trezzo nel sec. XV, ANTONIO comandò il castello di Brescia, assalita dai veneziani nel 1425 condotti dal Carmagnola e vi resistette, ricacciando numerosi assalti, per più di un anno. Combatté contro Cremona e contro Como. FRANCESCO, abile diplomatico, caro a Filippo Maria Visconti e Gran Capitano delle milizie ducali. Un altro ANTONIO, prediletto consigliere e ministro di Ludovico il Moro, fu ricolmo di lodi, doni e diritti feudali. Nella seconda metà del secolo XV ben tredici fra città e castella di confine erano presidiate da condottieri e castellani della famiglia Landriani. AMBROGIO fu capitano di cavalli del cardinale Giuliano della Rovere, GASPARE fu cavaliere gerosolimitano e consigliere del duca Massimiliano Sforza, GERARDO fu cardinale sotto Eugenio IV e frate JACOPO fu generale dell’Ordine degli Umiliati; così pure GEROLAMO; GLICERIO fu beatificato.

Fioriscono oggi due rami di questa famiglia, uno che può chiamarsi di Trezzo, perché oriundo di quel luogo, e l’altro che potrebbe dirsi di Milano, perché i più antichi progenitori noti abitavano in Milano.

Il ramo di Trezzo probabilmente discende dal già menzionato Fermo, il quale nel 1450 ottenne da Francesco Sforza l’esenzione per i beni di Vaprio e di Vidigulfo. Ne è capostipite un DOMENICO che era già defunto nel 1530, il quale aveva un figlio di nome GIO. PIETRO che in detto anno viveva a Trezzo. Il ramo figura nelle tavole della pubblicazione Famiglie Notabili Milanesi, ma la ricostruzione genealogica è errata. Con Decreto Presidenziale del 26 dicembre 1926 venne riconosciuto il titolo di Nobile (mf.) ai discendenti di Paolo Francesco, nato a Trezzo il 2 agosto 1789 e morto a Chiari il 9 dicembre 1861, essendosi dimostrato che il detto Paolo Francesco era figlio di Filippo (n. 1729), di Giovanni (n. 1681), di Francesco (n. 1630), di Giovanni Pietro (n. 1594 circa), di Girolamo (n. 1557 circa), di Gio. Domenico (v. 1561-1602), di Gio. Pietro (v. 1530-1568), di Domenico (morto prima del 1530).

Appartengono a questo ramo:

PAOLO, di Pio, di Filippo, di Paolo, nato a Tirano il 18 ottobre 1870.

Figlio: GLICERIO, nato a Milano il 15 ottobre 1897.

ANDREA, di Silvio, di Pio, di Filippo, di Paolo, nato ad Acqui il 12 giugno 1907.

Sorella: Maria Pia, nata a Monza il 25 novembre 1911.

ROBERTO, di Pio, di Filippo, di Paolo, nato a Salò l’8 ottobre 1879, colonnello medico, prese parte alle campagne di guerra del Benadir, 1908; di Libia, 1912; della italo-austriaca, 1915-1918; ferito e decorato.

Teresa, di Alfonso, di Paolo, nata a Chiari il 4 gennaio 1863.

PAOLO, di Alfonso, di Paolo, nato a Chiari il 15 maggio 1871.

Figli: Barbara, nata a Chiari il 16 agosto 1919; Elena, nata ivi l’8 giugno 1921; ALFONSO, nato ivi il 13 novembre 1924; Ada, nata ivi 31 gennaio 1927.

Giulia, di Alfonso, di Paolo, nata a Chiari il 12 aprile 1873.

ACHILLE, di Alfonso, di Paolo, nato a Chiari il 4 agosto 1875, grande industriale che per i suoi meriti nel campo del commercio e dell’industria fu decorato della Commenda della Corona d’Italia di motu proprio da S. M. il Re.

Figlie: Gianna, nata a Sordevolo l’8 agosto 1905; Gabriella, nata a Milano il 19 settembre 1908.

GIUSEPPE, di Alfonso, di Paolo, nato a Chiari il 14 giugno 1879.

Figlie: Maria Vittoria, nata a Torino il 19 novembre 1918; Maria Teresa, nata ivi il 3 febbraio 1922; GLICERIO nato ivi il 9 dicembre 1926.

CESARE, di Carlo, di Paolo, nato a Chiari il 31 gennaio 1871.

Il ramo di Milano, secondo la ricostruzione genealogica contenuta nella pubblicazione Famiglie Notabili Milanesi, discenderebbe da un Uberto di Lantelmo, vivente nel 1255. Ma la genealogia accertata pare non risalga al di là di un Giulio Cesare che avrebbe fatto testamento nel 1609. Non essendosi raggiunta la prova del possesso della nobiltà specifica, fu rinnovato a questo ramo, cioè ai discendenti di Carlo Antonio (n. 1793) figlio di Gaetano (n. 1752) il titolo trasmissibile di nobile con R. D. 4 giugno 1893 seguito da RR. LL. PP. 10 agosto stesso anno. È rappresentato nell’attuale El. Uff. della Nob. Ital. dalle seguenti persone: GIUSEPPE, di Federico, di Carlo Antonio.

Figlia: Antonietta.

Fratelli e sorelle: Antonietta, nata a Bosisio il 19 febbraio 1857, vedova di Edoardo Maruti; ALBERTO, nato a Lentate Verbano il 28 ottobre 1862; SIGISMONDO, nato ivi il 12 novembre 1863; Vittoria, nata il 7 marzo 1865, sposata nel 1883 ad Adolfo Carpeneto.

Genealogia

Genealogia Landriani

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Stemmi

ARMA: D’oro al castello d’azzurro merlato alla guelfa, sostenente un’aquila di nero, linguata di rosso, coronata del campo.

MOTTO: Semper el dover.

Stemmi famiglia Landriani

Storia

Personaggi

Dimore

Milano, via Moscova, 12.

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/landriani/Dizionario_Biografico/

http://www.verbanensia.org/biografie_details.asp?bID=30014&action=L&tipo=2

Documenti

Collezioni

Note