Lazzaroni
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, pp. 74-75:
La famiglia è oriunda di Cremona donde si trasferì a Bergamo e indi a Roma. GIOVANNI BATTISTA (1626-1698) fu valente pittore cremonese allievo del Tortiroli. Visse ed operò con fortuna onorato da commissioni di eminenti personaggi e da principi Parmensi e Milanesi a Milano, Parma e Piacenza. Nel colorito fu valente imitatore di Palma il Giovane. Con R. D. motu proprio e RR. LL. PP. 22 aprile 1879, S. M. il Re Umberto I creava MICHELE ANGELO LUIGI Lazzaroni, barone con successione nei maschi primogeniti. Fu suo figlio il vivente MICHELE appassionato pittore, collezionista e possessore di una pregevole raccolta di quadri, valente scrittore ed apprezzato conoscitore di cose d’arte da cui il barone EDOARDO, commendatore della corona d’Italia, console Onorario di Romania, cav. Uff. dell’Ordine di Vasa (Svezia), decorato di medaglia d’argento al valore militare nella grande guerra italo-austriaca. Appassionato animatore e cultore di ogni ramo di sport, ha ricoperto in questo campo, con appassionata ed intelligente operosità, numerose ed importanti cariche direttive, ed attualmente riveste quella di Segretario Generale del Comitato Olimpionico Nazionale Italiano (Federazione delle Federazioni Sportive Italiane). Con inusitato mecenatismo ha poi dotato l’Urbe di un grandioso completo Stadio sul Viale del Lazio, allo scopo di incoraggiare maggiormente la pratica e lo sviluppo degli sports atletici fra le masse degli sportivi più poveri.
Ha anche di recente ricoperto alcune cariche politiche del Partito all’Estero e in Italia.
Anima eletta di italiano, di patriota e di artista, ha restaurato il castello storico di Gagliano Aterno, nel quale pur oggi si ammirano le vestigia possenti della primitiva costruzione, dovuta al dinamico Conte di Celano Niccolò Accrociamura, allorché nel 1407 ottenne da Re Ladislao di Napoli il Supremo grado di Gran Giustiziere. Il castello passò a Ruggero fino al 1484, epoca in cui ne fu nominato Signore Antonio Piccolomini (fratello di Papa Pio III), sposo nel 1458 a Maria d’Aragona, deceduta in questo castello nel 1460, figlia naturale del Re Ferdinando I. La primitiva costruzione pare dovuta ai Berardi nell’850. Dopo dei Piccolomini, il cui stemma inquartato con quello di Maria d’Aragona anche oggi si ammira, i feudatarii successivi furono i Peretti, i Savelli e gli Sforza poiché la Signoria fu spesso unita a quella di Celano.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. col titolo di barone (mpr.), in persona di MICHELE, cavaliere Mauriziano, comm. della Corona d’Italia, ufficiale della Legion d’Onore, cavaliere di grazia magistrale nel S. M. O. di Malta, nato a Roma il 18 febbraio 1863 da Michele Angelo Luigi e da Serventi Giulia, coniugato a Parigi l’11 settembre 1890 con De Bresson Viscontessa Maddalena, nata il 19 febbraio 1866 a Washington dal fu visconte Alfredo Ministro Plenipotenziario della Repubblica Francese.
Figlio: EDOARDO, nato a Roma il 4 giugno 1892.
t. b. [Temistocle Bertucci]
Ivi, Appendice, Parte II, p. 219:
Sono inoltre iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. 1933 col titolo di Barone (mpr.) in virtù del R. D. di Conc. 22 aprile 1879:
MICHELE, di Michele, n. Roma 18 febbraio 1863, morto 26 febbraio 1934, spos. Parigi 11 settembre 1890 con la Viscontessa Maddalena De Bresson.
Figlio: EDOARDO, n. Roma 4 giugno 1892, spos. con Olympia Barroero.
Figlia di Edoardo, (non iscritta nell’Elenco Uff. 1933): Giulia Carmen.
v. s. [Vittorio Spreti]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Troncato: 1° di rosso al leone d’oro nascente; 2° d’argento a due scaglioni di azzurro.
CIMIERO: Un leone nascente al naturale.
Storia
Personaggi
Dimore
Roma
Sepolture
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/lazzaroni_(Dizionario-Biografico)/