Mai

Della presenza del casato Maj in vai di Scalve si hanno notizie già in epoca anteriore al XV secolo. Successivamente la famiglia risulta assegnata alla Vicinia Raineri e residente a Schilpario, come documentano atti risalenti al 1490. Il casato si ramificò andando ad abitare in parte oltre la Costa, nell’attuale frazione Case Angelini, e parte nel centro di Schilpario attorno alla piazza intitolata al cardinale Maj (allora della Croce). Nella stessa piazza gli edifici posti a nord risultano occupati nel 1750 da Angelino, padre di Angelo, il quale nel 1762 sposò Pietra Maj. Dal matrimonio nacque la figura più illustre del casato: il cardinale Angelo, paleografo e filologo di fama internazionale, al quale Leopardi dedicò un canto. Un nipote Giovanni, gesuita, fondò l’oratorio di San Giorgio a Bergamo ed è ricordato per la grande opera di carità prestata nelle più svariate situazioni, fra cui l’epidemia di colera che colpì Brescia nel 1855. Il cognome Maj pare legato alla forma comparativa “major” dell’aggettivo latino “magnus” (più grande, più vecchio). Potrebbe essere una denominazione di lode oppure indicativo del grado superiore o della maggiore età.
Le famiglie Maj residenti nel Bergamasco sono 81 (con la forma Mai sono 12), presenti in particolare a Schilpario; in Italia se ne contano 206.
Indice
Genealogia
Stemmi
Storia
Personaggi
Dimore
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/angelo-mai_(Dizionario-Biografico)/