Manzi

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. IV, p. 333

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, p. 333:

MANZI e * MANZI FÉ.

Si dice che questa famiglia discenda da Ottone Manzo, capitano di Porta Orientale, vivente nel sec. XII. In seguito alle lotte fra le varie fazioni dei Milanesi si sarebbe poi rifugiata a Cremia terra sul lago di Como, situata fra i due castelli di Rezzonico e di Musso e ove nella chiesa parrocchiale possedeva una cappella di giuspatronato.

Fu riconosciuta nella nobiltà con Sovrana Risoluzione 25 novembre 1816 a favore dell’avv. Giorgio Manzi di Giorgio e dei suoi cugini avv. Ignazio e sacerdoti Don Luigi e Don Giovanni, figli di Carlo. Le prove genealogiche allora prodotte risalivano al secolo XVI fino al MATTEO Manzi, di PIETRO abitante a Cremia (1576, 1577, 1586), dal quale fu generato PIETRO (1577, 1586), padre di GIORGIO abitante in Musso (1619, 1630, 1633), dal quale nacque GIO. PIETRO (1650), che ebbe un figlio GIO. BATTISTA (1696, 1720, 1721). Questi ebbe due figli: GIORGIO (1749, 1769) e CARLO (1724, 1749, 1769, 1770), dai quali vennero in luce rispettivamente i già menzionati avv. GIORGIO e i suoi cugini avv. IGNAZIO, Don LUIGI e Don GIOVANNI.

Oggi la linea discendente da Giorgio di Giorgio è iscritta nell’El. Uff. Ital. col titolo di nobile e le qualifiche di Don e Donna, in persona di:

ALESSANDRO, n. Milano, 14 dicembre 1834, di Carlo (n. Milano, 28 gennaio 1788, morto 1847, marito di Margherita Gazzeri di Lorenzo), di Ignazio. Giuseppina, n. Milano, S. Giorgio al Palazzo, 7 aprile 1859, figlia di Marco (n. Milano, S. Giorgio al Palazzo, 16 settembre 1811, marito di Giuseppina Orombelli) di Giorgio.

La linea discendente da Ignazio di Carlo, controdistinta col cognome Manzi Fé, riconosciuta dal Governo Italiano con D.M. 18 marzo 1895, è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’El. Uff. Ital. col titolo di nobile e le qualifiche di Don e Donna, in persona di:

IGNAZIO, n. 1869, sp. Parigi, 7 novembre 1892 con Susanna Rosalia Lavergne, di Vittorio (n. Milano, 17 marzo 1848), di Giorgio (n. Milano, 12 febbraio 1798, marito di Carolina Fé), di Ignazio e di Caterina Pinottini.

Figli: VITTORIO, n. Roma, 30 agosto 1893; EMILIO, n. ivi, 27 agosto 1894; Bianca, n. ivi, 2 settembre 1897, sposata al marchese Don Paolo Clerici di Cavenago; Carla, n. ivi, 26 gennaio 1900; Marcella, n. ivi, 11 dicembre 1901.

Fratelli: Rosa, vedova del nobile Gio. Battista Calvi; ALBERTO, n. 1875, sp. Venegono Superiore, 9 ottobre 1899 con Evelina Frigerio.

Figli di Alberto: GIAN GALEAZZO, n. Roma, 21 ottobre 1900; Anna Maria, n. ivi, 21 gennaio 1902; Ivonne, n. ivi, 13 dicembre 1902; Gabriella, n. ivi, 8 gennaio 1904; Adriana, n. ivi, 9 marzo 1906; VITTORIO, n. ivi 20 dicembre 1913.

c. m. [Cesare Manaresi]


Genealogia

Genealogia Manzi

Stemmi

ARMA: Interzato in fascia, al 1° di rosso, al 2° di argento, al 3° di azzurro al manzo d’oro, passante, coronato dello stesso (Cod. Araldico Lomb. p. 228).

Stemmi famiglia Manzi

Storia

Personaggi

Dimore

Milano, Roma

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

Documenti

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Note