Moneta

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. IV, p. 648

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, pp. 648-649:

MONETA CAGLIO

TITOLI: Nobile (mf.). (Ricon. 17 ottobre 1929, a. VII).

Famiglia appartenente nel sec. XVI alla comunitas nobilium di Gorla Maggiore in pieve di Olgiate Olona, e che derivava la sua condizione nobile dalle investiture feudali che essa aveva ricevute quale corrispettivo dell’importante ufficio di monetario. Non è improbabile che essa abbia in comune l’origine con qualcuna delle altre famiglie Moneta o Monetari di Milano o del territorio che appaiono fra le nobili fin dal sec. XII e che nel sec. XVI in poi diedero parecchi membri al Collegio dei Giureconsulti più specialmente con il ramo di Carbonate, luogo in pieve di Appiano non molto distante da Gorla Maggiore.

Capostipite del ramo fu un MAFIOLO già defunto dal 1517 indicato nei documenti ora col cognome de Monetis ora con quello de Monetariis. Da Mafiolo nacque MARCO defunto tra il 1522 e il 1528. Da Marco venne in luce MAFIOLO che figura, insieme a molte altre persone del suo casato, fra i nobili di Gorla Maggiore nell’atto 8 febbraio 1563 del notaio Cesare Pusterla, col quale i predetti nobili nominano dei procuratori «ad faciendum novum compartitum prefatorum nobilium et ad taxandum ratam salis iuxta antiquarii consuetudinem dictorum nobilium». Da Mafiolo sortì i natali BARTOLOMEO, la cui appartenenza all’«universitas nobilium de Monetis loci Gerle» è attestata fra l’altro dall’atto 6 giugno 1586 del notaio Alessandro Caimi. Da Bartolomeo nacque MAFFIOLO, ricordato come vivente in un atto del 1° dicembre 1618 del notaio Ottaviano Pusterla, marito di Angelica Cortabia del fu Giovanni Angelo e morto tra il 2 giugno 1632, e il 20 gennaio dell’anno successivo. A Mafrìolo, detto anche Maffio, deve i suoi natali GIACOMO FILIPPO nato il 7 gennaio 1605; questi fu marito di una «madonna Giovanna Maria» e morì il 20 ottobre 1677. Da Giacomo Filippo il 10 aprile 1655 trasse i natali GIOVANNI il quale ebbe in moglie Girolama Bossi sposata in Fagnano Olona il 30 maggio 1677 e morì tra il 15 luglio 1717 e il 16 febbraio 1718, lasciando un testamento in data 22 agosto 1691 a rogito del notaio Giuseppe Pusterla. Da Giovanni venne in luce il 15 marzo 1680 LODOVICO, il quale si sposò il 15 luglio 1717 in Gorla Maggiore con Rosa Marchesi di Orazio e morì il 30 marzo 1766. Da Lodovico nacque CARLO AURELIO il 12 agosto 1724; questi ebbe in moglie Orsola Antonia Fossati. Carlo Aurelio fu padre a GIUSEPPE, nato l’11 marzo 1755; questi si sposò a Marcallo il 24 ottobre 1784 con Maria Teresa Deodata Silva di Angelo Maria. Esso fu il primo industriale che introdusse in Italia la fabbricazione e l’uso del sapone e della soda. Da Giuseppe nacque a Robecco sul Naviglio il 15 dicembre 1788 CARLO AURELIO, il quale si sposò a Milano il 1 novembre 1828 con Giuseppina Muzio, di Girolamo. Carlo Aurelio fu padre ad ERNESTO TEODORO, nato a Milano, S. Ambrogio, il 20 settembre 1833. Questi fu una persona che godette di larghissima fama; quindicenne appena, prese parte col padre sessagenario all’insurrezione delle Cinque Giornate; poscia emigrò in Piemonte nel 1859, militò nei Cacciatori delle Alpi con due fratelli, dei quali uno, amputato di un braccio ai Tre Ponti, morì poco dopo per le ferite riportate; nel 1860 fece la campagna dell’Italia Meridionale nelle file garibaldine, insieme con tutti e sette i suoi fratelli maschi, uno dei quali, Enrico, fu della schiera dei Mille, nel 1866 combattè con Sirtori a Custoza; lasciata la vita militare, dal 1867 al 1896 fu direttore del giornale Il Secolo di Milano, ma più che alla sua lunga carriera giornalistica, egli fu noto in Italia e all’estero per la parte che assunse nel movimento pacifista a mezzo principalmente dell’organo da lui fondato La vita internazionale, movimento che gli procurò il premio Nobel del 1907. Ammogliatosi il 2 dicembre 1875 con Ersilia Caglio di Luigi, morì in Milano il 10 febbraio 1918.

Da Ernesto Teodoro sortirono i natali: LUIGI, n. a Milano il 16 dicembre 1876, sposato a Forlimpopoli il 15 gennaio 1902 con Augusta Rosetti di Attilio. Fu autorizzato insieme col fratello Emilio ad aggiungere il cognome Caglio con R. D. 9 ottobre 1893. Dottore in legge e R. Notaio, abitante a Milano, via Principe Amedeo, 5. EMILIO, n. ivi il 26 agosto 1878, sposato a Milano il 6 maggio 1905 con Antonietta Bruni di Giuseppe, ingegnere, abitante a Milano.

Figli di Luigi: ATTILIO, n. Milano il 20 agosto 1903, sposato il 12 ottobre 1925 con Maria Maddalena Monneret de Villars, di Enrico, dottore in legge e in scienze politiche, R. Notaio, abitante a Milano, via Appiani, 5; ERNESTO TEODORO, n. ivi il 23 maggio 1907, sacerdote, dottore in Sacra Teologia.

Figli di Attilio di Luigi: ENRICO LUIGI, n. ivi il 23 ottobre 1926; ERNESTO TEODORO, n. ivi il 23 gennaio 1928; Marianna Augusta, n. ivi il 25 luglio 1929.

Figli di Emilio: GIUSEPPE, n. Milano il 7 gennaio 1907; CARLO, n. ivi il 19 marzo 1908; PIETRO, n. ivi il 13 febbraio 1909; FRANCESCO, n. ivi il 18 novembre 1910; Ersilia, n. ivi il 3 maggio 1913; VITTORIO CESARE, n. il 18 aprile 1928.

c. m. [Cesare Manaresi]


Genealogia

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Genealogia Moneta

Genealogia Moneta Caglio

Stemmi

ARMA: Troncato: nel 1° di rosso ad un leone di argento nascente dalla troncatura, tenente con la branca anteriore un bisante dello stesso; nel 2° d’azzurro, a sei bisanti pure d’argento, posti 3, 2, 1.

Stemmi famiglia Moneta

Storia

Personaggi

Dimore

Milano

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

Sitografia

http://archiviostorico.comune.gorlamaggiore.va.it/doku.php?id=famiglia_moneta:famiglia_moneta

http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_(Dizionario-Biografico)/

Documenti

Collezioni

Note