Negrisoli
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, p. 801:
Nobilissima famiglia mantovana, originaria però di Ferrara. «Nobiles viri», li chiama il Vescovo di Ravenna fin dal 1393 e nel 1427 furono investiti dagli Estensi «de feudo honorifico cum mero et mixto imperio». Il primo a trasferirsi a Mantova, fu Giovanni nell’anno 1478 e a questa città diede tosto due distinti prelati ANDREA e GIANBATTISTA. COSIMO (e non Antonio come vuole il D’Arco) collocatosi giovanissimo alla Corte di Bona Sforza regina di Polonia ne ebbe il titolo di «Intimo gentiluomo», finché re Sigismondo 1° di lei marito lo insigniva del titolo di Auratus eques (Cavaliere dello Sperone d’Oro) «ter ense nostro tactum» come leggesi nel magnifico diploma originale a superbe miniature (tuttora conservato dalla famiglia) datato da Cracovia 30 novembre 1544.
Ebbero però il titolo di Conte, soltanto dal Duca di Mantova Ferdinando Carlo Gonzaga, con diploma del 26 giugno 1681 concesso a FRANCESCO Negrisoli che divenne poi suo Segretario di Stato; questi vestì anche l’abito di S. Stefano e nel 1717 ebbe il titolo di Tenente Generale delle Caccie del Ducato di Mantova. Fu anche uomo dotto e scrittore. Sono ancora da ricordarsi: CARLO MARIA, colonnello che tenne il Governo di Modena e quindi della Garfagnana nel 1732 e ASCANIO Commissario Generale della Cavalleria Nazionale.
Attualmente però la famiglia vive con dignità, ma assai modestamente. I Negrisoli si imparentarono attraverso i secoli con famiglie sovrane; un Cristoforo sposò una Pio di Carpi, un’Emilia, Silvio Gonzaga, nonché coi Cavriani, Bulgarini, Beffa Negrini ed altre molte ancora.
La famiglia è iscritta nell’El. Uff. Ital. coi titoli di Nobile di Carpi (m.); Conte (mpr.). Ultimo riconosciuto: FRANCESCO (1816-1818). Ed è rappresentata da: Anna n. a Mantova il 24 giugno 1904 e GIULIO CESARE n. a Mantova il 29 dicembre 1906, figli di Francesco († 1922), di Giulio Cesare.
a. m. [Alessandro Magnaguti]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Troncato d’azzurro e d’oro al leone dell’uno all’altro; col capo di rosso all’aquila d’argento. (Capo di concessione di Polonia). Riproduzione integrale dal Diploma di Sigismondo 1° Re di Polonia 1544.
CIMIERO: Un fanciullo moro in camicia bianca uscente da fiamme e sollevante un breve col:
MOTTO: Spero Lvcem.
Storia
Personaggi
Dimore
Mantova