Ochi
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, p. 872-873:
Nel patto di amicizia avvenuto fra Brescia, Bergamo, Cremona e Parma del 1206 figura assieme ai maggiorenti delle quattro città anche ODDO «de Oco». Scarse sono le notizie attorno a questa famiglia che nei secoli XIV e XV, dovette avere in Brescia e nel suo territorio una posizione preminente; infatti quando Pandolfo Malatesta assunse il potere in questa città, concedette privilegi in quel di Mosiga a LANTIERO degli Ochi, il quale però malgrado i favori ricevuti, entrò a far parte della congiura del Boccacci assieme ai Maggi, agli Emili, e agli Isei contro quel Signore. Questi si vendicò acerbamente dell’ingratitudine.
La famiglia degli Ochi deve allora essersi ritirata in Capriolo dove la si trova presente alla fine del 1434 con DONADINO, LANFRANCO e FIORINO. In Brescia gli Ochi si trasferirono nella prima metà del 1500, pur conservando la residenza di Capriolo, con l’abbiatico di Baldino, DONATO, di Francesco. Da questi si ha, da padre in figlio, il seguente filo genealogico: FRANCESCO, DONATO, ALESSANDRO (n. 1586) FRANCESCO, CARLO DONATO (n. 1648). Questi, dimostrando l’antica origine bresciana e le benemerenze della famiglia, chiese ed ottenne d’essere ammesso nel Consiglio Generale della nobiltà bresciana nel 1682 e così fu per tutti i suoi discendenti: ALESSANDRO, marito nel 1709 della nob. Giulia Covi e padre di FRANCESCO (n. 1718) e avo di ALESSANDRO e DONATO (n. 1775 m. 1845).
Quest’ultimo dalla moglie nob. Maria Secco d’Aragona ebbe tre figlie: Giulia in Domenico Sileri; Camilla in nob. Giacinto Paratico e Cecilia in nob. Cesare Briggia; il suo ramo si estinse. Il primogenito Alessandro, trasferita la sua residenza in Ghedi (prov. di Brescia), fu padre di FRANCESCO e avo di ALESSANDRO, il quale non ebbe che due figlie: Maddalena in Maccarini e Isabella in avv. Bartoli.
La famiglia è iscritta nell’El. Uff. Ital. col titolo di nobile (mf.), in persona di Maddalena e Isabella.
f. l. [Fausto Lechi]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Di rosso all’oca di argento terrazzata di verde.
Storia
Personaggi
Dimore
Ghedi (Brescia)