Orrigoni
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, pp. 924-925:
ORRIGONI o ORIGONI
TITOLI: Nobile, (mf.) (Ricon. D. M. 20 dicembre 1894 e D. M. 7 maggio 1922).
Famiglia originaria di Biumo Inferiore presso Varese. Della sua nobiltà parlano il Crescenzio (Anfiteatro Romano, p. 249) e il Morigi (La nobiltà di Milano, p. 388). Ne parla diffusamente anche il Fagnani nei Familiarum commente (mss. in Biblioteca Ambrosiana, copia anche in Archivio di Stato in Milano). Ebbe parecchi membri ascritti al nobile Collegio dei Giurisperiti di Milano. In un ramo fu insignita, nel 1665, del titolo di marchese ottenuto da GIAMPIETRO sul feudo di Elio che gli pervenne dallo zio Agostino Bonacina, mentre suo fratello il senatore GIACINTO teneva fin dal 1648 la signoria di Vedano.
Non è il caso di insistere sull’origine sua da un Origo Carpano che sarebbe andato crociato con Goffredo di Buglione, o dai capitani di Porta Orientale; ma è certo che parecchi membri di essa si distinsero sia nelle armi che nelle cariche pubbliche; GIOVANNI, fu capitano della valle di Lugano per gli Sforza nel 1478; da GABRIELE, fratello di lui nacquero GIOVANNI GUIDO, pretore di Varese, FRANCESCO, governatore di Como, e GIO. PIETRO, camerario di Lodovico il Moro. In tempi più recenti il marchese Gio. Pietro, figlio del già menzionato senatore Giacinto, fu questore del Magistrato Ordinario e dei LX decurioni della città di Milano.
Capostipite della famiglia è un ROBERTO, morto avanti il 1273, come risulta dalla comparizione fatta nel 1668 da GIO. BATTISTA, figlio del predetto senatore Giacinto per essere ammesso nel Collegio dei giurisperiti, avendo egli dimostrato di essere figlio del giureconsulto collegiato GIACINTO (1607, 1659; q. 1665), di GABRIELE (1595), del giureconsulto collegiato GIO. PIETRO (1652, 1598), di GABRIELE (1537, 1562; q. 1564), di GIO. PIETRO (1485,1530; q. 1537), di GABRIELE (1471; q. 1485) di GIOVANNI (1429, 1449; q. 1471), di GIORGIO (1399; q. 1429), di COMOLO (1388; q. 1399) di GUGLIELMO (1347, 1353; q. 1388) di GIACOMO (1312; q. 1353), di ROBERTO (1312), di TOMASO (1273; q. 1312) di ROBERTO (q. 1273). È questo il ramo marchionale, oggi estinto, che fu ascritto al patriziato di Milano e che nel 1769 era rappresentato dal marchese don GIO. PIETRO, dottore collegiato, di Giacinto di Gio. Pietro, da suo fratello Don GIOV. BATTISTA, dai suoi figli marchese don ROBERTO, decurione, don FRANCESCO e don CARLO, canonico della Scala, da suo cugino marchese don FRANCESCO, decurione, di Agostino, di Gio. Pietro e dai figli di lui marchese don AGOSTINO, don GIUSEPPE, don ISIDORO e don GIACOMO.
Apparteneva a questo ramo la marchesa Maria Orrigoni, che andò sposa al conte Gaspare Casati e da cui nacque il 18 luglio 1787 Teresa Casati sposata al conte Federico Confalonieri.
Altre due ramificazioni importanti di questa famiglia sono quelle di BARTOLOMEO ammesso nel Collegio dei Giurisperiti nel 1592 dopo aver dimostrato di essere figlio di GREGORIO (1540, † 1590), di GIO. GIORGIO (1513, 1520, 1521), di PAOLO (1457, 1478, 1501), di FRANCESCO o FRANCESCOLO (1436, 1443) di GIORGIO (1409), di COMOLO (1388), di GUGLIELMO (q. 1388), e quella riconosciuta nobile il 24 novembre 1788 del R. I. Consiglio di Governo nelle persone di Don CRISTOFORO e Don FRANCESCO zio e nipote, i quali provarono di discendere da quel Gio. Giorgio che fu avo del testé menzionato giureconsulto collegiato Bartolomeo, cioè provarono il filo genealogico: CRISTOFORO (1741, 1775), di MELCHIORRE (1695-1758) di ANTONIO (1691-1729), di CARLO (1669, 1680), di CRISTOFORO (1623, 1637, 1642) di GIO. GIORGIO (1589, 1623), di FRANCESCO (1561, 1589), di GIO. GIORGIO.
Questa famiglia continua oggi in due rami, di cui il primo col cognome Origoni ottenne il riconoscimento del titolo di nobile con D. M. 20 dicembre 1894, l’altro col cognome Orrigoni ottenne uguale riconoscimento con D. M. 7 maggio 1922.
Nel primo ramo i fratelli CARLO e TOMASO dimostrarono di ricongiungersi al ramo che aveva ottenuta la conferma della nobiltà dall’I. R. Consiglio di Governo nel 1788 provando di essere figli di FELICE, di TOMASO, di FELICE, di GIO. ABONDIO, di MARC’ANTONIO, di GIO. GIORGIO, di FRANCESCO. Appartenne a questo ramo FELICE (1817-1865) che fu amicissimo di Garibaldi.
Di questo ramo figurano iscritti nell’elenco:
LUIGI, di Tomaso, di Felice, n. Milano, 13 aprile 1858. sp. ivi, 3 settembre 1890 con Giuseppina Ricordi.
Figli: Anna, n. Milano, 17 giugno 1891, sp. ivi 16 febbraio 1918 con Luigi Maria Magistretti; TOMASO, n. Barasso, 27 agosto 1894; CARLO, n. Barasso, 16 settembre 1896; MASSIMILIANO, n. Milano, 16 maggio 1899; Piera, n. Varese, 23 agosto 1901, sp. Milano, 9 giugno 1921 con Gian Luigi Ponti; Maria, n. Milano, 26 marzo 1904, sp. ivi il 25 marzo 1925 con Alberto Cabili; Franca, n. Barasso, 25 lug. 1905; Lina, n. Milano, 20 ott. 1906, sp. ivi 3 sett. 1928, con Giuseppe Maroni.
Nel ramo che ottenne il riconoscimento nel 1922 i fratelli GUIDO ed ENRICO, dimostrarono di discendere da GIACOMO, il quale fu fratello di quel Paolo di Francescolo dal quale derivano il giureconsulto collegiato Bartolomeo del 1592, e i due rami riconosciuti nobili nel 1788 e nel 1894. Essi infatti provarono che dal detto Giacomo (1453. 1494), nacque POLIDORO (1491; q. 1503), il quale diede i natali a PAOLO (1503, 1505, 1530). padre a sua volta di FRANCESCO MARIA (1555, 1573, 1579, 1591, 1584), che procreò GIO. PAOLO (1578, 1622), dal quale nacque GIROLAMO (n. 1594, 1622, 1672) che diede alla luce altro GIROLAMO iuniore notaio (n. 1644; 1664; † 1721), padre di CARLO GIUSEPPE, esso pure notaio, (n. 1667; 1721) dal quale sortì i natali PIETRO (n. 1692; 1757), che procreò GIOVANNI (n. 1727; 1771; testam. 12 settembre 1788 del notaio Giorgio Castiglia), da cui nacque GIUSEPPE (n. 1785), che fu padre ad ANTONIO (n. 1808; † 1869), che generò GIOVANNI (n. 1846; volontario garibaldino nel 1866, insignito di una medaglia d’argento, † 1916), dal quale nacquero i detti fratelli GUIDO ed ENRICO.
I membri di questo ramo iscritto nell’El. Uff. sono:
GUIDO, figlio di Giovanni e di Cristina Seleri, nato a Milano il 10 maggio 1873, ing.
ENRICO, fratello di Guido, nato a Milano, il 28 novembre 1875, sp. Auzate (Novara) 16 gennaio 1908 con Maria Camossi figlia dell’avv. Carlo, notaio.
Figli di Enrico: Carla, n. Cozzano (Novara) 25 ott. 1908; UMBERTO, n. ivi il 2 nov. 1911.
c. m. [Cesare Manaresi]
Indice
Genealogia
Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003
Stemmi
ARMA: Di rosso alla pianta di quercia d’oro, sradicata e fruttata d’oro (per il ramo Origoni riconosciuto nel 1894).
Alias: Di rosso, alla pianta di quercia, sradicata fruttata, al naturale. Svolazzi di rosso e di verde (per il ramo Orrigoni riconosciuto nel 1922).
Storia
Personaggi
Dimore
Sepolture
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
http://verbanensia.org/biografie.asp?action=O&tipo=2