Patuzzi
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. V, pp. 212-213:
Famiglia Bresciana di antiche memorie. L’ascendenza documentata risale infatti al secolo XIV ed il cognome «de Patuxis» ricorre spesso nelle cronache del tempo. Al principio del ‘400 vivevano in provincia, nel paese di Paderno in Franciacorta, e in Brescia sotto la Parrocchia di S. Faustino. IMERICO, PATUSSIO E VEGINO figurano tra i nobili bresciani che bene meritarono della Patria durante il feroce assedio di Nicolò Picinino nel 1438. L’ultimo dei tre sopramenzionati ebbe discendenti e precisamente LORENZO che fu Giurisperito, Capitano della Valcamonica e poi della Riviera di Salò. Furono suoi figli GIOVANNI BATTISTA, dottore in legge, ancora vivente nel 1534 e GEROLAMO che ebbe tre figli i quali continuarono la nobile tradizione famigliare di inclinazione agli studi legali. Di essi infatti GIO. FRANCESCO fu notaro e BERNARDINO, dottore in legge. Un terzo fratello di costoro LORENZO fu padre di ONORIO e di altro LORENZO (n. 1538). Sin dalla Serrata del Consiglio Generale della Nobiltà bresciana avvenuta nel 1488 i Patuzzi vi ebbero diritto a sedere e furono iscritti al Libro d’Oro.
Dal terzo Lorenzo nel 1583 nacque UGO che fu padre di GIOVANNI-BATTISTA (n. 1607) e ONORIO (n. 1617); il primo di questi due fratelli ebbe tre maschi senza discendenza, mentre Onorio generò PIETRO nel 1651 il quale a sua volta da Caterina Turlini ebbe ONORIO (n. 1706) ed altri tre figli. Dal primo discende l’unico ramo vivente: fu sua moglie la nob. Carrara e ne ebbe PIETRO (n. 1735) e GIROLAMO (n. 1742); quest’ultimo sposò Florida Bonera e fu padre di PIETRO (n. 1779, † 1854), il quale da Giulia Dander ebbe GIUSEPPE (n. 1833, † 1899), Francesca (n. 1835) in Enrico Rovetta e Maddalena (n. 1836) in Patuzzi.
Giuseppe sposò nel 1869 Elisabetta Battistella (n. 1842, † 1908) da cui: RICCARDO (n. 4 maggio 1870) e Giulia (n. 1884) in B. Candrini.
La famiglia è iscritta nell’El. Uff. Ital. col titolo di nobile (mf.).
f. l. [Fausto Lechi]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Interzato in palo: d’argento, di verde e di rosso, col capo di azzurro carico di un istrice nero portante in bocca un ramo di olivo di verde.
Alias: Troncato: nel 1° d’argento a due branche di leone d’oro poste in croce di S. Andrea; nel 2° di rosso alla colomba di argento portante nel becco un ramo di olivo di verde.
Storia
Personaggi
Dimore
Brescia