Peverelli

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. V, p. 304
de Peverelli (Spreti, vol. V, p. 305)

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. V, pp. 304-306:

La famiglia Peverelli è oriunda del borgo di Chiavenna e discende da PIPER o PEVERELLO, figlio di Scarido, vivente sulla fine del sec. XII e nella prima metà del seguente. La nobiltà di essa è ammessa da tutti gli autori. (L. Churelichz, Isagoge genealogica in nobilem literis et armis Sac. Rom. Imperii baronum castri de Peverello in Rhaetia praeclaro Germaniae et Italiae cognationis stemmati iunctam familiam cum armorum et arboris genealogica aeneis figuris Viennae, Anstriae, MDCLXIII; Quadrio, Dissertazioni intorno alla Rezia di qua dalle Alpi, Milano, 1755, vol. III, pag. 437; H. L. Lehmann, Die Grafschaften Chiavenna und Bormio, Leipzig, 1798, pag. 69; Crollalanza, Dizionario storico-blasonico, vol. II, pag. 324; Crollalanza, Storia del contado di Chiavenna, II ediz., Chiavenna, 1898, pag. 17 e 125). Nel secolo XII possedeva il castello nel luogo di Meve nei pressi di Chiavenna; nello stesso secolo fu trattata con gli appellativi di dominus e di ser, e i suoi membri ricoprirono più volte la carica di podestà; nel sec. XIV Piperata de Piperello prese parte alle fazioni di guerra alla testa dei suoi uomini in servizio della città di Como; nei secoli seguenti la famiglia, almeno nelle diramazioni rimaste a Chiavenna, visse sempre more nobilium e come nobile fu sempre trattata.

Questo ramo della famiglia si stabilì a Como sul principio del sec. XVI e più tardi si stabilì a Milano. Ottenne il titolo di nobile del S. R. I. con diploma 15 marzo 1622 dall’imperatore Ferdinando II, che volle così premiare i servizi prestati da GIO. BATTISTA Peverelli e da suo fratello GIROLAMO anche all’imperatore Mattia. Con diploma di Carlo II re di Spagna del 14 aprile 1669 ottenne poi il titolo di marchese appoggiato al feudo di Villanova degli Ardenghi in Lomellina, che GIACOMO, figlio del predetto Girolamo, aveva acquistato all’incanto dalla R. Ducal Camera di Milano, insieme col feudo di Turago Bordone nella campagna di Pavia con gli istrumenti 17 giugno e 3 agosto 1666, rogati dal notaio camerale Gio. Batta Antoniani.

Da Giacomo e da sua moglie Angela Vittoria Biraghi nacque il marchese GIROLAMO juniore, il quale, sposatosi con Flaminia Giussani, generò ANTONIO, padre di GIUSEPPE, che in data 5 marzo 1790, con decreto dell’I. R. Consiglio di Governo, ottenne il riconoscimento dei titoli nobiliari e dello stemma gentilizio e con Sovrana Risoluzione 10 aprile 1816 ebbe ancora la conferma del titolo di marchese.

La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. coi titoli di marchese (mpr.) e di signore di Turago Bordone (mpr.), e con le qualifiche di don e donna, in persona di GIUSEPPE ANTONIO, n. in Vassena, 7 agosto 1847, figlio di Felice (n. Como, 18 agosto 1797), di Francesco.

Figli: 1) FELICE, n. in Vassena, 13 luglio 1879, sp. Milano, 7 novembre 1905, con Adele Berra di Leonardo; 2) Carolina, n. in Vassena, 15 aprile 1886; 3) RICCARDO, n. in Vassena, 13 luglio 1889.

Figlie di Felice: Ada, n. Molino (Lecco), 10 agosto 1906; Lea, n. Mandello del Lario, 12 novembre 1907; Rosanna, n. Milano, 21 febbraio 1913.


de PEVERELLI

Questo ramo rimase a Chiavenna fino alla fine del secolo scorso. L’avv. BRUNO, che oggi lo rappresenta e che è il primo nato lontano da quel borgo, ha presentato nel 1931 documentata istanza al Capo del Governo per ottenere il riconoscimento dell’antica e generosa nobiltà della sua famiglia. Egli ha potuto provare la sua ascendenza fino a PIPERATA, che nel 1323 a capo dei suoi uomini partecipò alle imprese militari del comune di Como, di parte Ghibellina, contro i guelfi.

Alcuni autori hanno affermato che il detto Piperata fosse figlio di GIACOMO (1290-1299) il quale nacque da BASSIANO (1269), figlio di PIETRO che fu podestà di Piuro (q. 1226), ed ebbe per padre PEVERELLO (1126), figlio di SCARIDO (1167), ma il nesso genealogico non è rigorosamente sicuro. Da Piperata trasse i natali ANDRIOLO, consigliere di Chiavenna nel 1350, che fu padre a GAUDENZIO (1423). Questi generò BASSIANO, che ebbe in moglie Maddalena de’ Vertemate, figlia del fu ser Baldassarre Franchini di Piuro e che testò nel 1494. Il predetto Bassiano ebbe il figlio GAUDENZIO il quale sposò Giovannina de Vertemate di Piuro di ser Gio. Andrea (1494; 1501; q. 1504), e fu padre ad ANTONIO testante nel 1543. Da Antonio, verso il 1529, nacque FRANCESCO, che si sposò con Elisabetta de Piro del fu Bartolomeo, ed ebbe il figlio ANTONIO, che nel 1614 era capitano di Chiavenna. Questi unitosi in matrimonio con Lucia Peverelli di Gio. Francesco, fu padre a FRANCESCO juniore, che si sposò nel 1611 con Caterina Nasali del fu Bartolomeo. Da Francesco nasceva il 24 maggio 1614 ANTONIO, che fu giureconsulto e sposò nel 1651 Caterina Castelli del fu Lelio del luogo di Montello in Valtellina. Da Antonio trasse i natali il giureconsulto LELIO, nato il 4 gennaio 1656, il quale dalla moglie Eugenia Stampa di Nicola ebbe il figlio LELIO juniore, nato il 1 luglio 1692. Questi nel 1725 sposava Maria Agnese Giani di Novate, figlia del capitano Antonio Maria, dalla quale nascevagli il 18 dicembre 1743 il figlio FILIPPO. Filippo ebbe due mogli, Caterina Stampa di Gio. Battista, sposata a Chiavenna il 19 agosto 1779 e Teresa Rosselli del fu Giuseppe, sposata a Domaso il 21 settembre 1785; da quest’ultima ebbe il figlio LELIO, nato il 2 marzo 1793, il quale ammogliatosi nel 1820 con Maria Angela Del Bondio di Francesco, diede i natali a FILIPPO, nato il 23 marzo 1821. Il predetto Filippo sposò il 17 aprile 1860 Virginia Pensa di Francesco, e procreò ORFEO, nato il 9 agosto 1866 e marito di Erminia Boschi di Giuseppe che sposò il 30 marzo 1890 a Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo. Da Orfeo nacque il già menzionato avvocato BRUNO.

La famiglia fu contraddistinta dall’uso costante delle qualifiche solite ad usarsi per i nobili nelle diverse epoche (dominus, ser, nobilis dominus), fu unita da matrimoni con famiglie sicuramente nobili come i de Vertemate di Piuro, i Pestalozzi, i de Piro e gli Stampa di Chiavenna, i Giani di Novate, ebbe un proprio sepolcro gentilizio almeno fin dal 1607, e inoltre fin dai tempi più antichi fece uso di uno stemma gentilizio, riprodotto in una lapide del 1865 nel cimitero di Chiavenna. Ma la specifica sua nobiltà fu implicitamente riconosciuta dall’imperatore Rodolfo II con diploma datato da Praga il 19 novembre 1592 col quale riconosceva l’antica nobiltà e l’antico stemma della famiglia di BALDASSARRE Peverelli, prossimo collaterale, figlio cioè di Vincenzo, di Baldassarre, di Gaudenzio (1494; q. 1504).

Oggi la linea è rappresentata da: BRUNO, figlio di Orfeo e di Erminia Boschi, n. Passignano sul Trasimeno (Perugia), 13 luglio 1892, sp. a Firenze il 19 settembre 1923 con Maria Catastini, di Silvio. Figli: PIERO, n. Firenze, 13 luglio 1924; FRANCESCO, n. Firenze, 15 gennaio 1928.


c. m. [Cesare Manaresi]


Genealogia

Genealogia Peverelli

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Stemmi

ARMA: Inquartato: nel 1° e 4° di rosso, al grifone d’argento, linguato di rosso, coronato d’oro, con la coda piegata fra le gambe, tenente un ramoscello di pepe, al naturale, curvato; il grifone sostenuto da un monte, cucito, di tre cime dì verde; nel 2° e 3° d’oro all’aquila di nero, coronata del campo.

CIMIERO: Il grifone del campo, nascente.


de PEVERELLI

ARMA: Di rosso al grifo rampante d’argento, coronato d’oro, tenente nelle branche anteriori un ramo di verde.

CIMIERO: Il grifo del campo, nascente, coronato di oro, tenente nelle due branche un ramo di verde.

Stemmi famiglia Peverelli

Storia

Personaggi

Dimore

Bellagio e Vassena

Firenze, Via de’ Corsi, 1 (de Peverelli)

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

http://www.treccani.it/enciclopedia/cesare-peverelli_(Dizionario-Biografico)/

http://www.verbanensia.org/biografie_details.asp?bID=30185&action=P&tipo=2

Sitografia

Documenti

Collezioni

Note