Prinetti
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. V, pp. 506-507:
PRINETTI e PRINETTI CASTELLETTI
La genealogia documentata di questa famiglia, e autenticata dalla Consulta Araldica, risale a GIOVANNI Prinetti, membro del Consiglio di Riviera d’Orta e console di Miasino nel 1492, dal quale discese Nicolao, pure console di Miasino, che morendo senza figli nel 1572 istituiva suo erede GIULIO, di Domenico CASTELLETTI (de Casteleto) della nobile famiglia patrizia milanese (nominata nel 1277 nella matricola di Ottone Visconti), il quale ne assunse il casato conservando però lo stemma avito. I Prinetti si trasferirono in Milano al principio del sec. XVIII.
GIULIO, di Ignazio, dal suo matrimonio con la nob. Giovanna Ciani, ebbe quattro figli: 1) IGNAZIO (n. 1814, † 1867), commendatore mauriziano, senatore del Regno, governatore di Novara nel 1859, che nello stesso anno sposò Anna Sala Esengrini, che gli generò GIOVANNI EMANUELE, n. a Milano 8 novembre 1859, inviato straordinario e ministro plenipotenziario onorario, ufficiale mauriziano, che con R. D. di motu proprio di S. M. Umberto I del 30 luglio 1888 e RR. LL. PP. 11 giugno 1891 ottenne il titolo di conte con successione primogeniale mascolina, e GIOVANNI LUIGI, n. a Novara 1860, † 3 giugno 1902, che con R. D. di motu proprio del 6 agosto 1888 e RR. LL. PP. 11 giugno 1891 ottenne il titolo di nobile per sé e discendenti d’ambo i sessi ed entrambi i fratelli con R. D. 7 aprile 1889 e RR. LL. PP. 11 giugno 1891 ottennero l’arma sopra descritta; 2) CARLO (n. 1820), senatore del Regno, cerimoniere onorario di Corte di Re Vittorio Emanuele II, consigliere provinciale di Milano, membro del Consiglio dei RR. Istituti di Istruzione Superiore, della R. Scuola Super. d’Agricoltura in Milano; 3) Adele, che sposò il conte Giulio Rocco di Settimo; 4) LUIGI (n. 1828), che dal suo matrimonio con Giulia Brambilla ebbe: GIULIO (nato 1851, † 1908), deputato al Parlamento, già ministro dei Lavori Pubblici e degli Esteri, che sposò Francesca dei marchesi d’Adda Salvaterra, che gli generò Nicoletta in Boncompagni Ludovisi. Detto Giulio, con R. D. di motu proprio 3 maggio 1903 ottenne il titolo di marchese con successione primogeniale mascolina.
Il conte Emanuele e i suoi cugini marchese Giulio e nobile Carlo con Regi Decreti 20 luglio 1905 e 7 aprile 1906 furono autorizzati ad aggiungere al proprio il cognome Castelletti.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana e nell’Elenco Ufficiale Nob. Ital.
Ramo primogenito
Col titolo di conte (mpr.)
EMANUELE, di Ignazio, di Giulio.
Col titolo di marchese (mpr.)
NICOLETTA, di Giulio, di Luigi, n. a Roma nel 1891, sp. nel 1908 col principe don Francesco Boncompagni Ludovisi, duca di Sora.
Ramo secondogenito
Col titolo di nobile (mf.):
CARLO, di Ignazio, di Lorenzo, di Ignazio (n. 12 aprile 1856), sp. 11 gennaio 1883 con Maria dei conti Jacini. Figli: IGNAZIO (n. 12 gennaio 1884); GIANFRANCO (n. 4 aprile 1887); PIETRO (n. 13 marzo 1890).
Figli di Ignazio: GIANFRANCO, Maria Teresa e Giulia.
Figli di Pietro: CARLO, GIAN ANTONIO e LEOPOLDO.
v. s. [Vittorio Spreti]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Di rosso al castello torricellato di due pezzi, accompagnato da tre gigli, due ai lati e uno in punta, il tutto d’oro, e sostenente un uccello detto «bernacla» d’argento
Alias: D’argento al pino nodrito sulla pianura erbosa, al naturale, sinistrato da un leone controrampante di nero e accompagnato in capo a destra da un cuore di rosso, caricato sull’orecchia destra di una crocetta scorciata d’argento.
MOTTO: Per fede onor s’acquista.
Storia
Personaggi
Dimore
Milano, Roma e Merate
Sepolture
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Bibliografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/giulio-prinetti/