Riva (de)

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Versione del 14 lug 2019 alle 17:09 di Odecarli (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Spreti, vol. V, p. 735

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. V, pp. 735-736:

Nel «Liber Poteris Brixiensis», sicura e preziosa fonte di istoria bresciana, è menzionato un ANSELMO de Ripa che prese parte tra i rappresentanti di Brescia al trattato di Costanza (1183) e che ivi venne creato nobile dell’Impero: Un FERRAMONDO fu giudice e notaro di Brescia, e molti altri menzionati nelle cronache del Due e Trecento. La tradizione vuole che da Anselmo discendano i de’ Riva oggi viventi in Brescia; per quanto essa non sia suffragata da elementi sicuri e da documenti, certo si è però che questa famiglia ebbe sempre in Brescia una posizione distinta e la discendenza provata risale a PAOLO «de Codeferinis de Ripa» vivente in Castrezzato, vecchio borgo della Provincia occidentale bresciana, sul principio del secolo XV. Egli deve essere morto poco prima del 1438 perché non figura nell’elenco dei difensori di Brescia in quell’anno contro i Visconti, come invece vi figurano i due figli TADDEO e SEBASTIANO.

Un altro ramo della stessa famiglia viveva in quel torno di tempo in Castelcovati, paese vicinissimo a Castrezzato. Venne anch’esso ascritto alla nobiltà bresciana conservando sempre l’antico cognome di Codeferini de Riva e si estinse nel XVIII secolo.

I nostri invece abbandonarono presto il primo nome chiamandosi di poi dal solo luogo di origine ora «de Riva» ora «de Ripis» e anche «Ripae». Da Sebastiano nacquero PAOLO e TADDEO che continuarorono la famiglia, solamente che la discendenza del secondo si estinse con LEANDRO nella metà del Seicento mentre quella, del primo è tuttora vivente. Paolo figura tra i membri del Consiglio Generale di Brescia quando nel 1488 venne fatta la «serrata» tra le sue famiglie nobili. Fu suo figlio BERNARDINO vivente ancora nel 1548 e suo abbiatico MARCO-ANTONIO, dottore in legge, già morto nel 1588. Un figlio di questi, ADRIANO, sposò la nob. Caterina Poncarali e ne ebbe M. ANTONIO e LORENZO. Dal primo e da Giulia Ferrari nacquero ADRIANO nel 1635 e GIULIO nel 1655 che sposò Felicita Baglioni e ne ebbe parecchi figli dei quali soltanto GIUSEPPE (n. 1708) dalla moglie Antonia Bassanesi da Angolo in Valle Camonica ebbe discendenza con GIULIO (n. in Adro 3 luglio 1757). PAOLO suo figlio sposò Caterina Gallizioli e ne ebbe tre figli: MARCANTONIO (n. 1804, † 1882), cesare (n. 1817, † 1867) e GIULIO (n. 1799, † 1880).

Da Giulio e Teresa Martella nacquero: 1) TERZO-GIULIO (n. 1855), che fu padre di AMORINO (nato 1882), 2) Caterina (nata 1863, † 1921), 3) e PAOLO SECONDO detto Giuseppe.

Da Marcantonio ed Elisa De Speck (n. 1823, † 1882) nacquero: PAOLO (n. 1852, † 1879), Costanza (n. 1855) sposa al conte Calini e ANDREA (n. 11 marzo 1853, † 24 giugno 1920) marito della nob. Giulia Sabelli (n. 1849, † 1928) da cui: ANTONIO (n. 6 marzo 1879) che sposò Giulia Venturelli e PAOLO (n. 18 agosto 1880).

La famiglia è iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di nobile (mf.), in persona di: AMORINO, ANTONIO, PAOLO e Costanza.

f. l. [Fausto Lechi]


Genealogia

Genealogia de Riva

Stemmi

ARMA: Interzato in fascia: nel 1° d’oro all’aquila di nero; nel 2° d’azzurro a una stella d’oro di sei raggi; nel 3° di argento a quattro fiamme di bandiera azzurre, nascenti dal lato superiore.

Stemmi famiglia de Riva

Storia

Personaggi

Dimore

Lonato (Brescia)

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

Sitografia

Documenti

Collezioni

Note