Solza

Da EFL - Società Storica Lombarda.

Antica e importante famiglia, detta in passato anche Solcia, che sin dal XII secolo aveva la sua culla nell’Isola Brembana con beni a Solza e a Medolago ed erano anche registrati con i cognomi Artegi e Arzuffi; nel 1339 un Martino fu console a Solza. Bortolo Belotti segnala Tognolo e Rogerio guelfo. La famiglia si trasferì a Bergamo ed ebbe cittadinanza Giacomo, ufficiale comunale (1340); in città avevano una farmacia in San Pancrazio (1350) e case nei borghi Santo Stefano e San Leonardo. Era attiva da anni con una società commerciale di panni e guado tra Guidino Suardi e Rogerio Solza, che nel 1350 venne sciolta. Questo Rogerio è probabilmente un antenato di quello che sposò nel secolo successivo Margherita Suardi figlia di Pietro (Ramo Ruggeri, m. post 1443). Little cita Obertino e Rogerius quondam Conradus nel Consorzio di S. Alessandro in Colonna nel 1363.

Nel ‘400 Gaspare fu canonico e Giovanni Vicario di Val Brembana inferiore (1477).

Verso la fine del ‘400 si divisero in due rami: da Giovanni, Vicario suddetto, con beni in Colognola, discese un ramo di nobili cittadini, tra cui Ezechiele, dottore in legge, marito di Emilia Brembati, la cui figlia Lucia sposò Marc’Antonio Olmo (1559).

Acquistarono tra l’altro in Città Alta, sul colle San Giovanni, le case Albani e Cassotti a ridosso della torre Beccarina, trasformandole in un’unica sontuosa dimora. che oggi è stata incorporata nel Seminario.

A Ranica, nel primo ‘400, Cristoforo commerciava in “panno berrettino” e nel 1474 Giovanni fu sindaco dei proprietari terrieri di Ciserano. Notai furono Bernardino fu Ruggero attivo tra 1490 e il 1517 e Gervasio fu Vannino Solza Arzuffi, attivo tra il 1477 e il 1528; successivamente ve ne furono vari altri.

Il primo dei numerosi giusdicenti Solza fu eletto nel 1467: Tonolus de Soltia, estratto a sorte a Bergamo e nominato per 16 mesi.

Con l’attività mercantile e bancaria erano diventati una ricca famiglia che nel XVI secolo aveva vaste proprietà in vari luoghi della pianura bergamasca (vedi CRISTINA GIOIA, Lavoradori et brazenti, senza trafichi né mercantie. Padroni, massari e braccianti nel Bergamasco del Cinquecento, Milano, Unicopli, 2004). Ma alcuni di loro, alleati degli Albani, parteciparono alla faida che portò all’uccisione del Brembati e relativi processi.

Furono attivi in religione e beneficenza: nel XVI secolo Gerolamo fece un lascito per le fanciulle nubili, nel 1630 il conte Francesco Solza lasciò £ 87,10 al Santuario di Sombreno.

Furono attivi anche nelle professioni giuridiche e militari. Ebbero anche titoli nobiliari: Gerolamo, Cavaliere del SMOM 1655; Giambattista, cavaliere di Santo Stefano, investito nel 1576 da Filippo II re di Spagna del titolo di marchese di Anico nel Cremonese.

I fratelli Federico e Gerolamo, cavalieri di Malta, capitani di cavalleria, combatterono in Spagna, mentre Ezechiele e Federico, partiti con altri compatrioti alla volta di Cipro assediata dai Turchi caddero nel 1570 in combattimento alla Morlacca. Un altro Ezechiele Solza (morto nel 1624), pure uomo d’arme, fu governatore di Crema. Nel ‘600 visse Paola Solza, poetessa, che l’abate Calvi celebrò per i componimenti.

L’ultimo Solza nella storia di Bergamo di cui si hanno molte notizie è Alessandro, municipalista della Repubblica bergamasca e capo della polizia con gli austro-russi, a cavallo tra i secoli XVIII e XIX. Con l’estinzione della famiglia il predetto magnifico palazzo passò ai conti Calepio, e quindi, nel 1820, al Seminario di Bergamo. Anche se non abbiamo qui la data della cessione ai Calepio - e in base a quanto sopra citato corrisponderebbe all’estinzione dei Solza - in effetti dovrebbe trattarsi di quella di un ramo, perchè nel 1854 vendettero all’Accademia un dipinto di Andrea Previtali e poi tuttora v’è a Milano la famiglia Solcia - l’antico nome - che ha memoria della propria origine bergamasca e il cui albero risale con le notizie per ora raccolte all’inizio 1900.

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Genealogia

Genealogia Solza

Stemmi

Stemmi famiglia Solza

Storia

Personaggi

Dimore

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):

Solza Giovanni, di Caravaggio, 1476 perg 1148

Solza Giovanni Fermo fu Antonio, di Bergamo, 1483 perg 0988

Solza Giovanni Fermo fu Tonolo, 1477 perg 0868

Solza Giovanni fu Antonio, di Bergamo, 1487 perg 0816

Solza Giovanni fu Tonolo, 1477 perg 0868

Solza Rogerio, commissario Valle San Martino, 1502 perg 1199

Solza Tonolo, conduttore del dazio, 1146 perg 1143

Solza Tonolo, conduttore del dazio, 1444 perg 1142

Solza Tonolo fu Cristoforo, 1429 perg 0827

Solza Tonolo fu Cristoforo, di Bergamo, 1425 perg 1440

Solza Tonolo fu Cristoforo, di Bergamo ab. Cologno, 1442 perg 0815

Bibliografia

Sitografia

Documenti

Collezioni

Note