Spech

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. VI, p. 406
Spreti, vol. VI, p. 406

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. VI, pp. 406-407:

Famiglia ascritta alla nobiltà ungherese con dipl. 5 luglio 1754 dell’imp. Maria Teresa a favore dei fratelli GIORGIO e ANDREA, avendo quest’ultimo reso eminenti servigi alla Corona d’Ungheria nella sua qualità di commissario imperiale di guerra in Lombardia. FRANCESCO SAVERIO, figlio del suddetto Andrea, nato nel 1766 e morto nel 1848 a Milano, non fu iscritto nell’Elenco dei Nobili del 1816 perché tuttora considerato come nobile ungherese. Risulta, invece, iscritto nell’Elenco dei Nobili di Lombardia del 1858 (ms. in Archivio di Stato di Milano) ANDREA, figlio di Francesco Saverio e di Paola Valsecchi, nato a Milano il 22 luglio 1792 e morto nella stessa città il 30 maggio 1870. Questo Andrea fu intendente del Palazzo Vicereale a Milano, consigliere e scudiere di S. M. I. R. A., cavaliere dell’Ordine Costantiniano di S. Giorgio di Parma, dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (onorificenza che gli fu conferita dal re di Sardegna) e dell’Ordine di S. Stanislao di Prussia. Fu infine nominato cavaliere dell’Impero Austriaco con Sovrana Risoluzione 16 marzo 1839. Dal suo primo matrimonio con la contessa Francesca Nugent (in seconde nozze sposò Costanza Canziani), ebbe il figlio FRANCESCO, n. a Milano l’8 luglio 1816. Da Francesco e dalla sua seconda moglie Maria Perego (la prima moglie fu Giulia Gavazzi), nacquero le attuali iscritte nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo personale di nobile dei cavalieri dell’I. A., cioè: Costanza, n. Milano, 12 settembre 1889. Sorella: Fanny, n. ivi, 5 maggio 1894.

f. f. [Francesco Forte]


Genealogia

Genealogia Spech

Stemmi

ARMA: Inquartato: nel 1° di rosso alla croce di oro scorciata; nel 2° e 3° d’azzurro alla stella d’argento di sei raggi; nel 4° di rosso al leone di argento tenente con la branca destra una scimitarra dello stesso.

Alias: Di azzurro alla decusse di argento accantonata da quattro rombi d’oro carico ognuno di un trifoglio di verde.

Stemmi famiglia Spech

Storia

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Dimore

Ungheria e Milano

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

Sitografia

Documenti

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