Suardo
V. anche Suardi
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. VI, pp. 507-508:
I conti Suardo hanno palazzi alla Rocchetta presso Sarnico, a Cicola (Carobbio degli Angeli), a Bergamo, in via Porta Dipinta (conte Giacomo) già Bresciani, ed in via S. Alessandro (conte Ernesto). Anticamente possedevano un palazzo presso S. Francesco, in Bergamo, ora Bisetti.
Nell’Elenco del 1840 è iscritto Giacomo Clemente, figlio di Antonio e di Giuseppa Francet de Montailleur, n. 19 settembre 1799. GIACOMO CLEMENTE fu consigliere di Bergamo dal 1829 al 1844, assessore dal 1831 al 1842.
Suo figlio il conte comm. avv. ALESSIO fu deputato al Parlamento per il collegio di Trescore Alzano, Sarnico, più volte segretario della Camera dei deputati e guardiano dell’Arci-Confraternita dei Bergamaschi in Roma.
LUIGI, fratello di ALESSIO, dottore in legge, fu membro della Congregazione di Carità, del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche, presidente del Luogo Pio Azzanelli-Cedrelli, consigliere comunale di Bergamo (1893-1899) e giudice conciliatore.
S. E. il conte GIACOMO, figlio di Luigi, dottore in giurisprudenza (1908), volontario in Francia con Peppino Garibaldi nel febbraio 1915, fu nell’aprile richiamato in Italia nel 16° Regg. artiglieria da campagna; tenente comandante di batteria, combattè sul Carso e sul Piave nel 108 gruppo di bombardamento. È fregiato di due medaglie di bronzo, tre croci al valore, croce al merito di guerra. Fu candidato del Gruppo combattenti nelle elezioni del 6 aprile 1921, poi entrò nei fasci di combattimento, divenne capo del fascismo bergamasco, prese parte alla Marcia su Roma. Eletto deputato nel 1924, fu sotto-segretario all’Interno. Nel 1929 venne eletto senatore. Dal 1928 è presidente della Congregazione di Carità di Bergamo, dove si è dedicato particolarmente al risanamento di città alta. È commissario per l’autostrada pedemontana e presidente dell’Istituto nazionale delle Assicurazioni.
Il conte ing. Ernesto, di Agostino, di Giacomo Clemente, combattente nell’ultima guerra fu tra i primi in Bergamo che si inscrissero nei Fasci. È presidente dell’Accademia Carrara, podestà di Bergamo.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. coi titoli di nobile (mf.), conte (mf.), D. M. 12 ottobre 1899 e deliberazione 25 gennaio 1927 della Consulta Araldica per la trasmissione del titolo comitale per maschi e femmine.
ALESSIO, ANTONIO, CARLO, CLEMENTE GIUSEPPE (Suardo), n. 23 giugno 1839, † 25 marzo 1900, di Giacomo Clemente e della marchesa Adele Salteur de La Serra.
Fratelli: AGOSTINO, n. 28 settembre 1847, † 10 gennaio 1902, sp. 28 settembre 1887 con Bianca Abati; LUIGI, n. 7 gennaio 1851, † 5 luglio 1899; sp. con Giulia dei baroni Scotti; ADALBERTO, n. a Chiuduno, 3 maggio 1855, sp. con la nob. Clara Stanga.
Ernesta, n. Bergamo 22 gennaio 1842, sp. con Paolo D’Oncieu de la Bâtie.
Figli di Agostino: CLEMENTE PIETRO ERNESTO, n. S. Stefano Monte degli Angeli, 8 giugno 1890, sp. Bergamo, 19 aprile 1922 con Rosa Bonomi; Bona Maria Ernesta, n. S. Stefano Monte degli Angeli, 5 novembre 1896, sp. col conte Luigi Grumelli-Pedrocca, † 3 marzo 1926.
Figli di Clemente: Augusta Biancamaria, n. Bergamo, 30 marzo 1923; AGOSTINO GIUSEPPE LANFRANCO, n. ivi, 5 ottobre 1926; GIACOMO PAOLO LUIGI, n. ivi, 22 luglio 1928.
Figli di Luigi: GIACOMO CLEMENTE, n. Bergamo, 25 agosto 1883, avv., senatore del Regno, sp. con la nobile Teresa dei conti Bottaini De Capitani.
g. l. [Giuseppe Locatelli]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Troncato: nel 1° d’oro all’aquila coronata di nero; nel 2° di rosso al leone troncato d’oro e d’argento.
CIMIERO: Cinque penne di struzzo: d’oro, di nero, di rosso e d’argento.
Storia
Personaggi
Dimore
Bergamo
Sepolture
Iconografia
Dipinti e Ritratti
Archivio fotografico
Fonti
Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1523.
Suardo di Carrobbio degli Angeli
Bibliografia
http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-secco-suardo/