Tomini Foresti
L’albero genealogico (avuto da Caprilli) inizia con Francesco Maria Foresti (1563) che ebbe due figli Giuseppe (1587†1657), Canonico, e Gian Battista (1590†1668), conte, che sposò Ottavia Tomini del C.te Sigismondo, la poetessa che dedicò tre sonetti alla morte in giovane età del marito (c’era dunque un altra famiglia, forse solo Tomini). Questi ebbero due figli: Sigismondo e Marco, nato 1632, che sposò Bartolomea Colleoni, da cui Carlo Martino Antonio (n. 1660) che a sua volta sposò Caterina Lupi (1712), e Francesco Giuseppe (22-2-1666 † 1738), aggregato al Collegio dei Giuristi. I suoi fratelli ebbero dal Granduca di Toscana il titolo di Conte nel 1733 e furono nel consiglio della Città nel 1742. Dal primogenito nacque Giuseppe Marco, conte e poeta (17-5-1713 † post 1744), battezzato in S. Lorenzo, che nel 1744 fu nel Consiglio della Città di Bg, presidente dell’Accademia degli Eccitati (1749), V, 53, e dell’Accademia degli Arvali. Sposò Chiara Parravicini di Como ed ebbe tre figli: Francesco, Catterina e Lorenzo.
In data 14-9-1765 era Presidente della MIA un Leonardo Tomini Foresti che non risulta in questa genealogia, forse uno zio di FRANCESCO (n. 1756 +...), commissario della Repubblica B.sca (1797 del consiglio dei seniori della Cisalpina (1797) che sposò Maria Bendoni di Milano. Loro figlio fu LEONARDO che sposò Marianna dei March. Pellegrini ed ebbero un figlio Cesare di cui non si hanno notizie. CATTERINA 1757+1827 , contessa e poetessa sposò Ottavio Carrara Beroa e in loro si estingue questa famiglia. [GPA]
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. VI, p. 632:
Con diploma 1719, FRANCESCO Tomini di Bergamo veniva investito da Sebastiano Venier e da Pietro Grimani nella soprintendenza alle miniere di metalli preziosi nel territorio bergamasco.
Carlo, Infante di Spagna, granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza, con diploma 11 ottobre 1733 conferì il titolo di conte, trasmissibile ai discendenti, ai fratelli ANTONIO e FRANCESCO Tomini Foresti, nobili di Bergamo.
Il 19 agosto 1768 vennero iscritti nel Libro d’Oro di Venezia il conte MARCO Tomani Foresti quondam Antonio, ed i conti FRANCESCO e LORENZO, figli del conte Marco. Vennero confermati il 16 dicembre 1768. Ottenne l’ultimo riconoscimento FRANCESCO quondam Marco, nel 1820.
MARCO pubblicò orazioni accademiche, discorsi intorno alla pittura ed all’agricoltura, della quale espose i principii fisici e chimici in un’operetta stampata nel 1792, le rime in tre edizioni 1751, 1778 e 1785, e innumerevoli poesie d’occasione, 1741-87. Nel Consiglio di Bergamo entrarono: MARCO, 1743; LEONARDO, 1744; conte MARCO, 1770; conte LEONARDO, 1773; conte FRANCESCO, 1781.
Negli Elenchi del 1828 e del 1840 è ascritto FRANCESCO.
Da Francesco sono nati PIETRO e GUIDO.
La famiglia o iscritta genericamente nell’El. Uff. Nob. Ital. del 1922 con il titolo di nobile (mf.), conte (m.), in persona dell’ult. ricon., FRANCESCO, di Marco (1820).
g. l. [Giuseppe Locatelli]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Troncato: nel 1° d’azzurro a sei bisanti, o sfere d’oro, ordinati 1, 2 e 3; nel 2° bandato di rosso e argento di quattro pezzi. (Racc. Camozzi, 3241. Stemma a Treviolo. Tomini Foresti Conti).
Alias: Troncato: nel 1° d’azzurro a sei bizanti d’oro, ordinati 1, 2 e 3; nel 2° bandato di rosso e d’argento di sette pezzi. (Manganoni, pag. 71; Pagano, p. 136; raccolta Camozzi, 1937. Tominus o Tortelli).
Alias: Troncato: nel 1° d’azzurro ai sei bizanti, ordinati 1, 2 e 3; nel 2° bandato di rosso e argento di dieci pezzi. (Raccolta Camozzi, 3369). Tomba a S. Benedetto di Giovan Battista Tomini, nobile di Bergamo, 1678.
Stemmi famiglia Tomini Foresti