Tracagni
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. VI, pp. 692-693:
Famiglia bresciana originaria da Salò nella riviera del Garda ove nel passato ebbe sempre la sua dimora. Ebbe un legale di grido, SCIPIONE, che visse nel ‘500; un padre carmelitano, MARCO, che scrisse di argomenti religiosi e un dott. FABIO, nunzio di Salò a Venezia nel 1603.
Distintasi per alte benemerenze e servizi prestati alla repubblica di Venezia, sopra tutto per merito di uno SCIPIONE che nella presa di Cipro del 1570 si coperse di gloria per il suo alto valore, venne ricompensata col titolo di conte, trasmissibile ai discendenti in linea maschile, conferito a GIACOMO dal doge Pisani con Ducale 2 aprile 1740. Da Giacomo nacque SCIPIONE, che fu padre di ANDREA: questi dalla moglie Lucia Sartori ebbe otto figli: SCIPIONE, FABIO, EMILIO, ANDREA, Claudia in Albertini, Camilla in Parisini, Maria in de’ Zinis, Rosa in Monti.
Fabio dalla moglie Filomena Pirlo ebbe: Lucia in Mucchi; Andreina in Orti Manara; Giulia in Gritti; e Letizia in Visentini. Emilio dalla moglie Maria Arrighi di Verona ebbe: Elisabetta in Baresani; Camilla in Corradini; ed ANDREA (n. in Brescia, 14 luglio 1870, m. a S. Martino il 3 giugno 1911), che sposò nel 1897 Ottavia dei conti Manassei di Collestatte (n. a Terni, 12 marzo 1874). Da questo matrimonio nacquero:
1) Maria Rosaria (n. Roma 3 febb. 1901).
2) Giacinta (n. a Roma il 13 gennaio 1903), in nob. Gio. Augusto Bonmartini.
3) AUGUSTO (n. Roma 13 aprile 1904).
4) SCIPIONE (n. a S. Martino della Battaglia il 2 agosto 1906).
5) Minervina (n. a S. Martino della Battaglia il 18 settembre 1909).
La famiglia è iscritta nell’El. Uff. Nob. Ital. coi titoli di nobile (mf.), conte (m.), ed è rappresentata da Lucia, Andreina, e Giulia, fu Fabio; da Elisabetta, e Camilla, fu Emilio; e da SCIPIONE, AUGUSTO, Maria, Giacinta, e Minervina, fu Andrea.
f. l. [Fausto Lechi]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Partito di azzurro e d’oro all’arbusto fiorito e sradicato (detto volgarmente trachen) dell’uno nell’altro; coi capo d’oro carico di un’aquila di nero.
Alias: Il campo dello scudo anche troncato.
MOTTO: Donec fata volent.
Storia
Personaggi
Dimore
Roma e San Martino della Battaglia (Brescia).