Astori (famiglia bergamasca)
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Antichissima famiglia della Val Taleggio della medesima origine dei Bellavitis e dei Salvioni. Un ramo da Dossena - S. Gallo si trasferì in città e nel 1380 furono cives Bergomi e il ramo detto “Mulera” venne registrato in Sant’Alessandro della Croce nel 1448, anno in cui vennero aggregati alla nobiltà cittadina e fecero ripetutamente parte del Maggior Consiglio. A Venezia G. Battista e Jacopo Antonio operarono nella Compagnia dei “Bastagi” e un ramo ottenne titolo nobiliare. L’attaccamento a Dossena è testimoniato dalle donazioni di dipinti alla Chiesa da Veezia, da parte di Pasino e Francesco nel 1635 e poi di Gian Battista nel 1702. Nel secolo XVI, oltre a un Michele chirurgo e a Niccolò pittore, si segnalano gli Astori detti “Bonera” di Alzano e un altro ramo a Villa d’Almè. A Bergamo dettero lustro alla famiglia Alberto, letterato, Giuseppe Celestino, figlio di Domenico, medico e poeta (1728 † 1777) e Mansueto, che fu promotore dell’Istituto ‘Matteo Rota’; numerosi furono inoltre i Giusdicenti. Si distinsero come combattenti Felice, garibaldino, e nella guerra italo-turca del 1911 il sergente Melchiorre, eroe che conquistò la bandiera nemica, impresa che fu cantata da D’Annunzio. Ottennero il riconoscimento del titolo nobiliare con D. M. 2 luglio 1908. [GPA]
Indice
Genealogia
Stemmi
ARMA: Campo di cielo, alla torre di rosso di due palchi, quadra, merlata alla ghibellina, fondata sopra un monte di verde di tre cime, sostenente un astore al naturale rivoltato e sormontato da tre stelle (6) d’oro, male ordinate. (Ric. 1908).
Storia
Personaggi
Giuseppe Celestino Astori (1728-1777) (Dizionario Biografico Treccani)
Dimore
Bergamo e Venezia
Iconografia
Ritratti e dipinti
Archivio fotografico
Fonti
Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):
Astori Bernardino di Giacomo, 1481 perg 1087
Astori Giacomo, di Dossena, 1481 perg 1087
Astori Lanfranco d. Maderno, di Dossena, 1495 perg 1125
Astori Nicola fu Daniele Bonera, di Alzano, 1552 perg 3345
Astori Simone di magister Ambrogio, di Dossena, notaio, 1458 perg 0200
Bibliografia
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. I p. 440:
TITOLI: Nobile mf.
Antichissima famiglia della Val Taleggio della medesima origine dei Bellavitis e dei Salvioni. Fu aggregata alla nobile cittadinanza di Bergamo nel 1448 ed a quel Maggior Consiglio sempre appartenne. (B. C.). Ottennero il riconoscimento del titolo nobiliare con D. M. 2 luglio 1908:
MANSUETO, n. Bergamo, 6 marzo 1882 di Elia e di Maria Barbara Marcassoli.
Cugini: 1. Caterina, n. Bergamo, 11 agosto 1882; 2. MANSUETO, n. Bergamo, 28 ott. 1886, figli di Melchiorre e di Maria Barbieri, spos. Bergamo 8 febbr. 1911 con Maria Scotti; da cui: Anna Maria Maddalena, n. Bergamo, 6 maggio 1913.
Figli di Antonio e di Antonietta degli Zotti: 1. ATTILIO, n. Venezia, 14 febbr. 1866; 2. EMILIO, n. Venezia, 23 ott. 1875 (dim. Bergamo e Venezia).
Altro ramo riconosciuto nobile mf. con D. M. 12 agosto 1909: Figli di Giov. Giacomo, di Giov. Battista e di Rosa Pesenti: 1. GIOVANNI ANTONIO, n. Bergamo, 10 sett. 1877; 2. MICHELE, n. Bergamo, 20 dic. 1878. Cugini, figli di Federico, di Giov. Battista e di Maria Artaldi: 1. NAPOLEONE, n. Bergamo, 19 marzo 1888; 2. Bona, n. Bergamo, 26 sett. 1883; 3. UMBERTO, n. Bergamo, 31 agosto 1890.
p. b. [Pietro Bosmin]
AA.VV., Cognomi e Famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato. Supplemento a “L’Eco di Bergamo”, Bergamo, Ottobre-Novembre 2000, p. 21:
Il ceppo d’origine della famiglia Astori si fa tradizionalmente risalire al paese di Dossena, in valle Brembana, dove anche oggi il cognome è molto diffuso. La presenza del casato in questa zona è documentata sin dal 1448, anno in cui venne aggregato alla nobile cittadinanza di Bergamo. Dalla valle Brembana quindi alcuni esponenti della famiglia emigrarono alla ricerca di fortuna soprattutto verso Venezia. Nella Compagnia dei Bastagi, i cui componenti si occupavano del facchinaggio nel porto, sono annoverati fra gli altri Zuan Battista, Zuan Maria, Francesco Manenti de Astoribus, Varisco Piccoli de Astori e Jacopo Antonio. In tempi più recenti si ricorda il sergente Melchiorre Astori, protagonista nella guerra italo-turca di un atto di grande coraggio. Il 26 ottobre del 1911 durante un combattimento a Tripoli riuscì ad impadronirsi della bandiera del nemico; il 9 dicembre successivo, al ritorno a Bergamo, ebbe accoglienze trionfali. L’episodio fu celebrato da D’Annunzio nelle Canzoni dei Trofei: “Un eroe nomato Astorre / ha tolto all’orda lo stendardo verde / e tutto il fronte alla riscossa accorre”. Fra i personaggi che diedero lustro alla casata la storia annovera Giuseppe Celestino, poeta del Settecento.
Il cognome deriva dal medievale Astore o Astorre, nel significato figurativo di “persona rapace, avida e scaltra”. Fra le varianti ci sono i cognomi Astore, Astorre, Astorri e Asturi.
Nel Bergamasco si contano 143 famiglie Astori, in particolare a Dossena e San Pellegrino; in Italia 822.