Bonifacio Agliardi (13)

Da EFL - Società Storica Lombarda.

(ca. 1585-90 † Breda [Paesi Bassi], 10 aprile 1624)

Genealogia

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Figlio di ALESSANDRO e di Ippolita Benaglio (de’ Benalis)

Sposò il 29 marzo 1611 Isotta SECCO SUARDO (de’ Siccis Commenis da Lendinara) (Lendinara , 1592 - 30 maggio 1664) figlia di Camillo, la quale in seconde nozze sposò il Co. Gerolamo Benaglio.

Ebbe due figli: BONIFACIO (1612) Vescovo di Adria CAMILLO (1613?) (da cui discende la famiglia)

Fu allevato alla Corte di Vincenzo I Gonzaga , che regnò tra il 1578 e il 1612 "con grandissimo splendore", e fu paggio d’onore. Collaborò, in giovanissima età, con il padre Alessandro nell’ambasceria alle Leghe Retiche che era a questi stata commessa da Francesco Geronimo. Combatté come capitano dei corazzieri a cavallo della Serenissi¬ma nella guerra contro gli Uscocchi e partecipò alla presa di Gradisca e di Signa . Sedette nel maggior Consiglio della città nel 1617. Di temperamento litigioso, in compagnia del fratello Ottavio, fu in lotta con la fazione rivale. Nel 1624 come comandante di cavalleria di Filippo II, combatté, agli ordini del grande Ambrogio Spinola, nei Paesi Bassi. Morì nell’assedio di Breda (Olanda) il 10/4/1624.

Scrive il Belotti : “Nel 1612 i conti Bonifacio e Ottavio Agliardi, da una parte, e i fratelli G. Battista e Gerolamo Barile, dall’altra, si erano fatti nemici per occasione di saluto levatosi precedentemente. L’inimicizia si era poi estesa alle famiglie aderenti, sicché i rettori della città ritennero opportuno intervenire, procurando in tutti i modi di ridurli alla pace. Visto però che ogni amichevole ufficio riusciva inutile, il capitano mandò a chiamare gli Agliardi, pregandoli di recarsi da lui insieme con due o tre soli amici e con la persona incaricata di invitarli. Il 28 marzo gli Agliardi, partiti da Borgo S. Leonardo, dove abitavano si fecero infatti accompagnare dai conti Leonino e Francesco Suardi, da Francesco Albani e molti altri; indi, licenziato il messo del capitano, si recarono per consiglio dal dott. Agosti, abitante poco distante dai Barile; per la qual cosa avvenne che le due parti si videro, e, sospettando l’una dell’altra, si scambiarono furiose archibugiate, da una delle quali restò ucciso Francesco Suardi. Ne seguì poi regolare processo, finito nel novembre 1612; le gravi pene inflitte furono però diminuite, a condizione che fosse fatta la pace, poi conclusa per l’intervento del vescovo il 3 dello stesso mese di novembre” .