Angelini

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Stemma Angelini di S. Pellegrino Stemmario Camozzi n. 2368
Stemma Angelini de' Marchetti Stemmario Camozzi n. 58
Stemma Anzolini, vel Caravina, vel Caiselli Stemmario Camozzi n. 70

Abbiamo quattro famiglie di questo nome che conferiscono notevole importanza storica a Bergamo a questa famiglia che B. Belotti elenca tra i casati che "ai posteri si consegna alla memoria". È in ogni caso molto probabile una comune origine dal ceppo di Caprino segnalata da Castoldi: i Caravina espressero un ramo di giuristi e si imparentarono con gli Agosti; i Marchetti operarono nella Marca anconetana, in Romagna e a Perugia, in società con i Cassotti e poi con Rota e Grumelli. Balsarino acquistò casa in Borgo Pignolo e commissionò al Lotto una pala in Santo Spirito. Francesco Marchetti (m. 1579) fu segretario dei duchi d’Urbino. Quindi anche per quelli emigrati,molti dei quali mantennero rapporti con la terra d’origine.

Oltre ai sopra accennati Carabina, le altre famiglie vengono qui trattate separatamente in base alle notizie e alla relativa cronologia che è fin ora emersa dai testi consultati.

La più antica come presenza a Bergamo risulta quella dell’Abate G. Battista Angelini detti Borioli (1679 † 1767), figlio di Pietro e Caterina Rota.

Poi quella dei marchesi Angelini detti Marchetti, tornati a Bergamo da Piacenza nel 1722, con il conte Domenico fu Giovanni che sposò Barbara del conte Francesco Roncalli (nata 1690-95 ca.) ed ebbero un bellissimo palazzo in via Suborno, famiglia che ora è estinta.

Indi quella degli Ingegnere Luigi Angelini (1884-1969) e Architetti: suo figlio Sandro, i nipoti Piervaleriano, Luigi e Leonardo e poi sua figlia Chiarina sposata Spini, che tanto collaborò per la riedizione della Storia di Bergamo del Belotti.

Andrà fatto un attento lavoro per identificare a quali rami appartengono per esempio i numerosi personaggi tra i quali vi sono alcuni Giusdicenti.

Nello stemmario Camozzi risultano Angelini Marchetti, vel Anzolini, vel Caravina, vel Caiselli 70, 58.

Risultano anche nelle Antichità bergamasche del Mozzi. [GPA]


Genealogia

Genealogia Angelini

Storia

Personaggi

Luigi Angelini Ingegnere (1884-1969)

Cesare Angelini (1886-1976) (Dizionario Biografico Treccani)

Dimore

Iconografia

Ritratti e Dipinti

Archivio fotografico

Fonti

Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):

Angelini Antonio, notaio, 1502 perg 1199

Angelini Cristoforo di Alessandro, di Caprino, notaio, 1508 perg 0164

Angelini Pedrono, 1515 perg 0859

Bibliografia

AA.VV., Cognomi e Famiglie del Bergamasco. Dizionario illustrato. Supplemento a “L’Eco di Bergamo”, Bergamo, Ottobre-Novembre 2000, p. 17:

Famiglia diffusa in diverse città d’Italia. Il nome degli Angelini è legato a Bg per due grandi personaggi: l’abate Giovan Battista e l’ingegnere Luigi Angelini. Il primo (1690-1767) era nativo di Strozza, in valle Imagna, fu poeta, architetto e scrittore di storia patria. A ricordarne la grande fama è Bortolo Belotti, che dell’Angelini sottolineò la mente acuta, geniale e la passione per gli studi storici. Ordinato sacerdote nel 1713, fu ammesso come cappellano dei Rettori veneti di Bergamo dove si esercitò in componimenti encomiastici. Ma questa vita non lo soddisfaceva, così Giovan Battista intraprese la ricerca di documenti storici, pergamene e codici conservati negli archivi della città. Un’intensa attività che lo portò alla composizione di opere importanti per la storia di Bergamo, come il Catalogo cronologico dei Rettori di Bergamo, il Sommario delle ducali, le Osservazioni genealogiche, l’Origine di tutte le famiglie bergamasche e soprattutto una Storia di Bergamo in undicimila terzine, scritta all’età di trent’anni. A lui si deve anche un vocabolario di bergamasco-latino-italiano.

Altrettanto importante nella storia di Bergamo è stato l’ingegner Luigi Angelini, nato in Borgo Santa Caterina nel 1884. Venne nominato nel 1911 Ispettore onorario dei monumenti, gallerie e antichità; ebbe un ruolo fondamentale nella progettazione per il nuovo centro di Bg bassa, e a lui si deve il piano di risanamento di Città Alta del 1934, che non solo consentì la tutela del centro storico, ma ne valorizzò le caratteristiche. Fu autore di innumerevoli scritti e ricerche di arte, storia e cultura bergamasca. Morì nel 1969.

Alla base del cognome sta il nome Angelo, il cui significato è “messaggero di Dio”. Fra le varianti nella provincia bergamasca vi sono le famiglie Angeloni, Angeli, Angelo, D’Angelo, Angelucci, Angelelli e Angelone.


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