Bolognini Attendolo

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti vol. II, p. 106

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, pp. 106-107:

I Bolognini Attendolo rappresentano il vero tipo della famiglia feudale e si differenziano notevolmente dalle altre casate del patriziato milanese dedite ai commerci, ai pubblici uffici, alla magistratura: sono i baroni dell’epoca sforzesca, che conducono gran parte della vita loro nel vetusto maniero di S. Angelo Lodigiano, sulle rive del Lambro, eretto nel 1381 da Regina della Scala, moglie di Barnabò Visconti e concesso da Francesco I Sforza, duca di Milano, al loro capostipite GIAN MATTEO († 1460) in compenso della cessione del castello di Pavia. Questi, detto il Bolognino, aveva lasciato la sua città natale, Bologna, per seguire le bandiere di Braccio da Montone: nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti, ebbe in consegna il castello di Pavia, che diede in mano allo Sforza, il quale lo aggregò alla sua famiglia, concedendogli d’assumere il cognome degli Attendolo, gli donò una pingue tenuta a Bereguardo e gli conferì con investitura 24 aprile 1452 la contea di S. Angelo Lodigiano con trasmissione mascolina. Uniti al feudo era il castello con circa 27.000 pertiche di terreno e molti diritti. Da Gian Matteo si dipartono tre linee, due delle quali sono estinte: la terza, superstite, si divide alla sua volta in tre rami, di cui uno solo fiorisce tuttora. Il figlio del Bolognino, GIOVANNI († 1493), come uno de’ più cospicui signori della corte ducale, sottoscrisse i capitoli nuziali di Ippolita Sforza e di Alfonso d’Aragona: fu padre di FRANCESCO, che da Isabella Borromeo ebbe, fra gli altri, GIO. MATTEO e GALEAZZO. Il primo di questi sposò Agnese de’ principi di Correggio e da loro discende GIAN PAOLO, col quale nel 1677 s’estinse la sua linea: il secondo fu tra i primi LX decurioni nominati dal Lautrec. Derivano da questi GALEAZZO († 1762), che nel 1739 ospitò in Milano il primogenito del re di Polonia ed elettore di Sassonia e fu ministro del re di Napoli in Sassonia, in Baviera ed in Polonia ed ANTONIO, il figlio del quale VITTORIO (1712-1775) militò nell’esercito spagnuolo, ove raggiunse il grado di tenente generale, governatore di Cartagena nel 1760 e comandante generale di Orano nel 1767. Tornato in patria nel 1771 si accasò in Milano spiegando lusso principesco. GEROLAMO († 1559), nato da Gio. Matteo e da Agnese di Correggio, fu noto per le sue molte sfide cavalleresche e fu bisavo di FERDINANDO († 1644), soprintendente generale delle fortificazioni dello Stato di Milano, cav. professo dell’Ordine di Malta e di CARLO MASSIMILIANO († 1626), ambasciatore di Spagna al duca di Mantova ed al granduca di Toscana. GIO. GIACOMO (n. 1734) cugino del predetto Ferdinando, fu nel 1764 dei XII di Provvisione e nel 1770 I. R. Ciambellano: nel 1796 fu fra i decurioni imprigionati all’arrivo dei francesi: con patente 17 gennaio 1812 venne creato barone del Regno d’Italia. L’abiatico suo, altro GIO. GIACOMO (1794-1865) con sovr. risoluz. 21 novembre 1816 ottenne la conferma dell’antica nobiltà e del titolo comitale. Colle due sue figliuole, delle quali una fu Eugenia, sposa al duca Litta Visconti Arese, s’estinse questo ramo de’ Bolognini Attendolo, come pure seguì la detta sorte un altro ramo finito con FERDINANDO (1799-1869) I. R. Ciambellano, la cui unica figlia Maria (1827-1864) fu moglie del marchese Vincenzo Stanga Trecco, cremonese. L’unico ramo superstite discendente da SFORZA, che per decreto 27 agosto 1770 dell’I. R. Tribunale Araldico ottenne la delineazione dello stemma del Codice Araldico, è iscritto nell’Elenco Ufficiale coi titoli di «nobile patrizio milanese e di conte di S. Angelo» per m. di «signore di Olevano e di Oleggio» per mpr., col trattamento di don e di donna. I Bolognini Attendolo vestirono replicatamente l’abito di Malta. Sono iscritti nell’Elenco Uffic.:

MATTEO, di Ercole, di Galeazzo coi fratelli: GALEAZZO, MARCO, LODOVICO, OTTORINO.

Cfr. ASM., Araldica e Fam. Not. Milan.

a. g. [Alessandro Giulini]


Genealogia

Genealogia Bolognini Attendolo

Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi: manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, a cura di Cinzia CREMONINI, Mantova: Gianluigi Arcari, 2003

Stemmi

ARMA: D’azzurro, al leone d’oro, tenente colle branche anteriori un ramo di cotogno dello stesso, con un frutto e foglie.

CIMIERO: La figura di San Michele Arcangelo.

Stemmi famiglia Bolognini Attendolo

Storia

Personaggi

Dimore

Milano

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodfamiglia&Chiave=31316&RicPag=3&RicVM=indice&RicSez=prodfamiglie&RicTipoScheda=pf

Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1182.

Bibliografia

http://www.treccani.it/enciclopedia/ferrante-bolognini-attendolo_(Dizionario-Biografico)/

http://www.treccani.it/enciclopedia/galeazzo-bolognini-attendolo_(Dizionario-Biografico)/

Documenti

Collezioni

Note