Cattaneo di Proh

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. II, p. 382
Spreti, vol. II, p. 382

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. II, pp. 382-383:

TITOLI: Conte di Proh (mpr.); nobile (mf.) per il decurionato novarese).

Antica famiglia in Novara con larghe diramazioni in Lombardia e nell’Oltrepò pavese, ritenute tutte d’un ceppo unico da Bernardino Corio e dal Bascapè. Per quanto questa unità di stirpe non sia provata — e giova in proposito richiamarsi al fatto che il cognome già per sé diffusissimo, riflette una magistratura civile e militare assai diffusa nei comuni del basso Medio Evo — tuttavia è certo che la famiglia figura già in alto stato con la signoria di Momo sullo scorcio del sec. XII.

Il 5 aprile 1201, GIACOMO e RAINERIO Cattaneo, a nome anche del fratello BONIFACIO, figli di un Cattaneo soprannominato Cazzaguerra avendo provato che il feudo che tenevano i loro parenti Felino ed Eustacchio, padre e figlio Cattaneo pure di Momo, era antico e paterno, ottennero sentenza e privilegio di essere del medesimo investiti e Pietro III, vescovo di Novara, con istrumento 1° agosto dello stesso anno, investì col rito della consegna del baculo, i sopra accennati Giacomo, Rainerio e Bonifacio fratelli Cattaneo, a titolo di feudo, del capitaneato, dell’avvocazia e delle decime di Momo, Mirasele, Alzate, Barengo, Solarolo, Briona, Sillavengo, Sizzano, Camodea, Suno, Vaprio e Valle Diveria. Il 22 luglio 1219, essendo insorte quistioni e discordie per varie cause tra la città di Novara e il vescovo Oldeberto Tornielli, per ultimare tale pendenza, si fece un compromesso col quale Giacomo Cattaneo e il podestà di Settala, giurarono che avrebbero osservato e fatto osservare ciò che il vescovo di Torino avrebbe deciso. Il 24 aprile 1240, Bonifacio Cattaneo di Momo intervenne come consigliere della città di Novara, alla rinnovazione della pace tra le città di Novara, Vercelli e Milano. Nel 1338, ARDIZZONE Cattaneo di Momo era governatore della fortezza di Castelfranco nel Bolognese, consegnata a Barnabò Visconti. Il 12 marzo 1349, con istrumento rogato dal notaio Giacomo Curti di Novara, in una sala del vescovado presenti il vicario generale del vescovo Guglielmo ed i consoli di giustizia di Novara, i fratelli Cattaneo di Momo, figli del fu Rainerio, addivennero alla divisione di moltissimi loro beni, castelli e case situate in Novara, Momo, Castelletto di Momo, Cavaglietto, Galliate, Trecate, ecc. Ad OLRICO, in tale divisione, toccarono molti feudi, possessioni e beni, formanti un grande patrimonio, fra i quali tutti i beni situati in Cavaglietto coi relativi diritti alle decime; riservandosi egli però indivisi i domini diretti, le onoranze, il vassallatico, le pesche, le caccie, ecc., esistenti in Momo, come pure i diritti di giuspatronato sulla parrocchia di Momo. Col detto istrumento i fratelli Cattaneo di Momo diedero luogo a tre distinte linee, dette rispettivamente: Cattaneo di Cavaglietto di Momo, Cattaneo di Castelletto di Momo e Cattaneo di Momo. OLRICO Cattaneo di Cavaglietto di Momo si trasferì quindi a Cavaglietto ove fece erigere un castello e vi prese dimora. Nel 1545, discendente da Olrico troviamo un Don MICHELE che fu console di giustizia e decurione di Novara. Nel 1562, STEFANO Cattaneo partecipò al Concilio di Trento di cui rimane una figura storica.

Nel 1567, CLEMENTE Cattaneo, decurione di Novara, con rogito Giovanni Mariano Declapis, fece riconoscere a sé e ai suoi il diritto di qualificarsi nobile don Cattaneo signore di Momo Castelletto e Cavaglietto. Figlio suo fu Don GIACOMO FILIBERTO Cattaneo, decurione e console di giustizia di Novara, oratore residente a Milano, e legato presso l’imperatrice Anna Maria d’Austria, creato nel 1652, dall’imperatore Ferdinando III d’Austria, conte palatino e cavaliere del Sacro Romano Impero.

La linea di Proh, che erasi distaccata dal gran ceppo sul principio del sec. XIV, dando luogo alle linee minori di Cavaglietto e di Castelletto, crebbe di lustro con GIACOMO FILIBERTO, che, in ricompensa dei segnalati servigi resi al re di Spagna, Carlo II, fu prima decurione di Novara, investito di Proh il 7 ottobre 1672, e ne ottenne poi l’erezione in contea l’8 luglio 1674. La famiglia è inscritta nell’Elenco Nob. Uff. coi titoli di:

Conte di Proh (mpr.), Nobile (mf.) col Patriziato Novarese, ed è rappresentata da: GIUSEPPE (n. a Confienza di Pavia il 19 sett. 1870, spos. a Copreno di Lentate Seveso il 19 nov. 1898 con Margherita Ginammi n. a Bergamo 21 settem. 1879). Figlio: FILIBERTO (n. a Confienza il 3 luglio 1899, † il 7 novem-1918). Sorella di Giuseppe: Cesarina (n. a Confienza nell’agosto 1867).

m. z. [Mario Zucchi]


Genealogia

Genealogia Cattaneo di Proh

Stemmi

ARMA: D’azzurro a tre conchiglie di argento; col capo dell’impero.

CIMIERO: L’aquila coronata, di nero, nascente.

MOTTO: Quod oculi vident consequorabis.

Stemmi famiglia Cattaneo di Proh

Storia

Personaggi

Dimore

Confienza, Milano

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

Documenti

Collezioni

Note