Maccassoli

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. IV, p. 194
Spreti, vol. IV, p. 194
Spreti, vol. IV, p. 194

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, pp. 194-195:

La famiglia Maccassoli (alias Macassoli, Macazzolo. Maccazolo) è entrata nel Consiglio di Bergamo nel 1761 col conte ANTONIO; nel 1773 era nel Consiglio il conte GIROLAMO; nel 1788 il conte ANTONIO MARIA, e nel 1799 ancora Antonio.

Nell’elenco delle famiglie lombarde confermate nell’antica nobiltà o create nobili dal 1815 al 1828 sono iscritti GIOVAN BATTISTA, LUIGI e FRANCESCO; in quello dei nobili lombardi del 1840 è iscritto CRISTOFORO col titolo di conte che compete a tutti i maschi della famiglia. Ma il ramo di Cristoforo si è estinto e negli elenchi ufficiali del 1895 e del 1922 è iscritto il casato col titolo di nobile (mf.) e di conte (m.) e, con riferimento all’ultimo riconoscimento del 1818, in persona di GIAMBATTISTA LUIGI e FRANCESCO q. Antonio Baldassare.

Il nome dei Maccasoli è noto anche per alcune pubblicazioni d’occasione, perché essi si dilettavano di scrivere poesie per nozze o per la partenza dei Veneti rettori di Bergamo; così CRISTOFORO e GIROLAMO, 1747, 1755, 1759, 1766; ANTONIO, 1762, 1773, 1775; GIOVAN BATTISTA, 1787; BARTOLOMEO e CARLO GIACOMO, 1794.

Dopo la rivoluzione del 1797 il canonico CARLO fu nominato il 21 marzo commissario supplente al ramo Difesa.

I Maccasoli-Rota del Friuli vennero investiti del feudo di Latisana dalla Repubblica Veneta con decreto 23 aprile 1718. (Pagano, p. 211).

La famiglia è iscritta nell’El. Nob. Uff. 1922 nei discendenti dagli ultimi riconosciuti: GIAMBATTISTA, LUIGI e FRANCESCO q. Antonio Baldassarre (1818).

g. l. [Giuseppe Locatelli]


Genealogia

Genealogia Maccassoli

Genealogia Macassoli

Stemmi

ARMA: D’argento al monte di tre cime di verde movente dalla punta e sormontato da una ruota di rosso; col capo d’oro all’aquila di nero. (Quest’arma venne presentata per il riconoscimento della nobiltà nel 1818. Camozzi n. 3221).

Alias: Inquartato a croce di S. Andrea; nel 1° di verde; nel 2° di rosso; nel 3° e 4° d’argento. (Anonimo p. 66, Camozzi n. 1232).

Alias: Interzato in fascia: nel 1° di oro all’aquila di nero; nel 2° di argento ad una ruota di rosso; nel 3° d’azzurro al monte di tre cime di verde, movente dalla punta. (Quest’arma venne usata da Maccassoli-Rota Crollalanza: Dizionario, vol. III, p. 257).

Alias: Interzato in fascia: nel 1° d’oro all’aquila di nero; nel 2° d’argento alla ruota di rosso; nel 3° di rosso al monte di tre cime di verde movente dalla punta. (Quest’arma venne adottata dai conti Macassoli-Rota del Friuli. Camozzi n. 2517; Pagano, p. 211; Castello, p. 18).

Alias: Di rosso al monte di tre cime di verde sormontato da una ruota d’argento, col capo d’oro all’aquila di nero. (Arma dei Macassoli del Macassolo, villa non lontana da Bergamo verso la Valle Brembana. Camozzi, n. 490; Pagano, 102; Manganoni, p. 81).

Alias: Troncato di rosso e d’argento alla riga d’azzurro e caricato nel 1° d’una ruota d’argento; nel 2° d’un monte di tre cime di verde movente dalla punta. (Camozzi, n. 2623; Manganelli, p. 66).

Stemmi famiglia Maccassoli

Storia

Personaggi

Dimore

Grassobbio (Bergamo)

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Bibliografia

Documenti

Collezioni

Note