Mancini

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti App., parte II, p. 245

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1935, Appendice, parte II, pp. 245-246:

Famiglia Lodigiana. Con R. D. Diploma, dato a Vienna il 21 dicembre 1772, interinato dal Senato di Milano il 3 aprile 1773, GEROLAMO Mancini ottenne la concessione del titolo di nobile di Lombardia, con trasmissione ai discendenti di ambo i sessi, e dello stemma su descritto. Con successivo decreto 6 luglio 1773 il Tribunale Araldico istituito da Maria Teresa in Lombardia, ordinò che lo stesso Gerolamo fosse inscritto nell’Elenco dei Titolati e che lo stemma del medesimo fosse delineato nel Codice Araldico. I figli di Gerolamo, BASSANO, ANTONIO e CARLO, ottennero poi la conferma della loro nobiltà, con Sovrana Risoluzione 28 gennaio 1817.

La concessione dell’imperatrice Maria Teresa (A. S. M., Senato, Privilegi e Interinazioni, cart. 27, fasc. Mancini) ricorda la distinta civiltà di questa famiglia che, fornita di un cospicuo patrimonio, da circa due secoli viveva more nobilium. L’antico possesso dello stemma gentilizio scolpito sul sepolcro familiare in S. Antonio di Lodi, la proprietà di vaste estensioni di terreno con case da nobile, e, infine, le alleanze matrimoniali con famiglie nobili, giustificarono la concessione stessa.

La genealogia documentata comincia da un GEROLAMO, marito di Celidonia Codazzi, dalla quale il 7 ottobre 1578 in Lodi (S. Lorenzo), nacque FRANCESCO. Da Francesco trasse i natali altro GEROLAMO, che fu marito di Virgilia Maggi e padre di FRANCESCO, nato in Lodi (S. Lorenzo) il 9 marzo 1642. Francesco a sua volta fu padre di GIO. PIETRO (1704, 1713) e questi di GEROLAMO, a favore del quale fu fatta la concessione del 1772. Il 9 settembre 1728 in Pavia (parrocchia di S. Michele), Gerolamo aveva contratto matrimonio con la nobile Rosa Petronilla Del Conte, figlia del nobile Vincenzo, decurione di Pavia. Da questo matrimonio nacquero BASSANO, ANTONIO e CARLO, a favore dei quali fu confermata la nobiltà della famiglia nel 1817. Il secondogenito ANTONIO sposò Chiara Brondi, d’illustre famiglia di Sarzana. Dal primogenito BASSANO discendono le due ultime superstiti oggi inscritte nell’El. Uff. Nob. Italiano.

La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Italiana e nell’Elenco Uff. Nob. It. del 1933 col titolo di Nobile (mf.), in virtù del D. M. di Ricon. in persona di:

Carolina, n. a Milano 6 aprile 1851, di Francesco (n. a Lodi [S. Salvatore] 17 giugno 1794, spos. con Lucrezia Belgiojoso d’Este), di Bassano, in Garetti.

Nipote, figlia del fratello Antonio (n. a Milano [S. Francesco da Paola] 21 dicembre 1825, spos. con Anna Raimondi): Lucrezia, n. a Milano 7 gennaio 1874, in Odazio.

f. f. [Francesco Forte]


Genealogia

Genealogia Mancini

Stemmi

ARMA: Inquartato: nel 1° e 4° d’azzurro a due pesci mancini nuotanti al naturale, l’uno sull’altro; nel 2° e 3° d’argento a due caprioli di rosso; col capo d’oro all’aquila di nero linguata di rosso. (A. S. M. Cod. Ar., p. 108).

CIMIERO: Un’aquila uscente di nero.

Stemmi famiglia Mancini

Storia

Personaggi

Dimore

Milano

Sepolture

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1397.

Bibliografia

http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-mancini_(Dizionario-Biografico)/

Documenti

Collezioni

Note