Manzoni

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Manzoni di Padova (Spreti, vol. IV, p. 334)
Manzoni nobili dell'Impero Austriaco (Spreti, vol. IV, p. 334)
Manzoni originari di Barzio in Valsassina (Spreti, vol. IV, p. 338)

L’importanza di questa famiglia deriva sia da personaggi famosi come Alessandro o come Manzù, ma anche dalla sua grande diffusione in varie regioni d’Italia e con ceppi che hanno avuto significativi riconoscimenti anche nobiliari. Tutte però sono riconducibili ad una più o meno lontana origine bergamasca o della confinante Valsassina. Questo risulta chiaramente anche nell’Enciclopedia Nobiliare di V Spreti dove sono presentate ben 5 famiglie: di Padova di Milano, di Venezia, Belluno e Agordo, di Lugo, Bologna e S. Marino e infine la più celebre, quella di Milano di Alessandro.

Castoldi li dice di Brumano Imagna, con i soprannomi di Borella, Sparavero e Progno e che fin dal ‘300 ebbero residenza in Borgo Canale, cittadinanza bergamasca del 1371 e dove nel 1512 operava il notaio Alessandro fu Bartolomeo.

G. Medolago segnala un ramo presente a Calusco della famiglia che si era ramificata in molti luoghi fra i quali Barzio, dove dai suoi discendenti derivò la famiglia dello scrittore Alessandro Manzoni. Le prime menzioni dei Manzoni a Calusco risalgono al XV secolo, più precisamente al 1421. Ancora il 31 ottobre 1566 si specificava l’origine da Brumano indicando le persone con questo cognome come Manzoni di Brumano abitanti di Calusco.

Da Calusco si spostarono anche in altre zone. Ad esempio il 1° settembre 1485 troviamo Defendino fu Alberto Manzoni di Calusco abitante di Rosciate.

A questa famiglia appartennero gli scultori e intagliatori Manzoni.

Costanzo 1829+1903 Achille Giacomo Michele detto Giacomo (1866+1909)

Pietro Giacomo (1870+1910)

Non vanno ovviamente confusi con Manzù.

Tra ‘400 e ‘500 li troviamo residenti anche in Val San Martino, a Carenno e Ca’ Martinoni, e a Osio e Sabbio; e d’origine, risulta comandante degli archibugieri nella guarnigione che Venezia aveva rinforzato per ti . Un altro notaio, Giovanni Antonio, è segnalato nel 1546.

Viene ricordato (in C&F Bg) Pietro, detto Progno, della valle San Martino, ribelle ai Visconti.

Nel 1561, mentre veniva avviata la costruzione delle mura, il capitano Ippolito Manzoni, di cui non si conosce il paesmore di disordini da parte della popolazione contro il cantiere. Ercole, grammatico bergamasco del XVII secolo, pubblicò un commentario latino all’Arte poetica di Orazio.

Da Bergamo una linea della famiglia, rappresentata da Parto Manzoni, nel 1481 fu trapiantata a Cesena. Tra i discendenti, aggregati al nobile Consiglio della città, vi sono teologi, giureconsulti e letterati. Questo casato si estinse nel 1719.

Sono citati da Mozzi in Antichità bergamasche e nello Stemmario Camozzi. [GPA]

Genealogia

Genealogia Manzoni

Stemmi

Manzoni di Padova

ARMA: Inquartato; al 1° e 4°, d’oro all’aquila bicipite di nero, coronata del campo; al 2° e 3° di rosso, all’aquila coronata, di argento; sul tutto, d’argento al manzo di nero, passante (Diploma imperiale 15 novembre 1682).


Manzoni nobili dell'Impero Austriaco

ARMA: Troncato, di argento e di nero, alla banda di rosso, carica di tre bisanti d’oro, accompagnata nel 1° punto a sinistra da una testa di manzo di nero, in maestà, anellata di oro; nel secondo punto a destra da un covone d’argento. (Dipl. imper. 31 ottobre 1820).


Manzoni originari di Barzio in Valsassina

ARMA: Interzato in fascia, il 1° d’oro all’aquila di nero, coronata del campo; il 2° di rosso al manzo di argento, passante, il 3° bandato di argento e di rosso (Cod. Arald. Lomb. p. 53).

ORNAMENTI: Svolazzi d’argento e d’oro.

Stemmi famiglia Manzoni

Storia

Personaggi

Dimore

Milano

Padova, via Obizzi, 9.

Venezia, Belluno e Agordo (Belluno)

Iconografia

Dipinti e Ritratti

Archivio fotografico

Fonti

Giampiero Tiraboschi - ANAGRAFE DELLE PERSONE DELL’ALBINESE incontrate in documenti del XV – XVII secolo


Presso la Biblioteca Civica 'A. Maj' di Bergamo sono conservate le pergamene relative alle seguenti persone (per maggiori dettagli vai al sito):

Manzoni Giovanni fu Pietro, di Brumano, 1272 perg 1378 0D

Manzoni Giovanni fu Pietro, di Brumano, 1277 perg 1378 0C

Manzoni Giovanni fu Pietro, di Brumano, 1270, perg 1378

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodfamiglia&Chiave=31331&RicPag=26&RicVM=indice&RicSez=prodfamiglie&RicTipoScheda=pf

Archivi di famiglie e di persone: materiali per una guida, 2: Lombardia-Sicilia, a cura di Giovanni Pesiri, Micaela Procaccia, Irma Paola Tascini, Laura Vallone, Roma, Ministero BBAAC, 1998 (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti; 133), n° 1401.

Bibliografia

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. IV, p. 333:

Manzoni di Padova

Antica famiglia proveniente da Bergamo; si stabilì a Padova ove esercitò la mercatura. Arricchitasi enormemente, venne ascritta a quel Consiglio nobile il 10 nov. 1669 nelle persone di GIOVANNI ed ANTONIO di Francesco. Giovanni III di Polonia, con diploma 15 nov. 1682, elevò al grado di marchesi i fratelli GIOVANNI ANTONIO e GIUSEPPE Manzoni di Francesco, con la loro discendenza legittima di ambo i sessi, titolo che venne confermato dalla Repubblica Veneta e gli interessati vennero iscritti nell’A. L. T. con terminazione 11 agosto 1695 dei Provveditori sopra Feudi. I suddetti fratelli per speciali benemerenze verso la Repubblica Veneta e per l’esborso di ingente somma di danaro, con decreti 21 e 24 giugno 1687 del Senato e del Maggior Consiglio, vennero aggregati al Veneto patriziato. Ma FRANCESCO, figlio del sopradetto Giovanni, e dal quale discendono i sottodescritti, non avendo notificato come prescrivevano le leggi, il suo matrimonio all’Avogaria del Comune, privò i suoi discendenti dell’ingresso al Maggior Consiglio e perciò della nobiltà patrizia. FRANCESCO ANTONIO di Girolamo ottenne la conferma della nobiltà di Padova e del titolo marchionale con i S. R. A. 4 sett. 1818 e 9 maggio 1829; titoli che vennero riconosciuti ai seguenti con D. M. 18 giugno 1913.

I,a famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’El. Uff. Nob. Ital. coi titoli di nobile (mf.), marchese (mf.) in persona di GIAMBATTISTA, n. Padova 1 gennaio 1878, di Luigi Costantino, di Giov. Battista e di Claudia dei conti di Colloredo Mels, ingegnere, cav. del S. M. O. di Malta, comm. Corona d’Italia e Mauriziano, spos. 1 luglio 1905 con Lucrezia nobile Brunelli Bonetti; da cui: 1. Claudina, n. Padova 13 marzo 1909; 2. LUIGI COSTANTINO, n. Padova 9 dicembre 1912; 3. Elisabetta, n. Noventa Padovana 6 ottobre 1916. Sorella di Giambattista: Isabella, n. Padova, 2 marzo 1879 in Antonio Maria conte di Thiene.

p. b. [Pietro Bosmin]


Manzoni nobili dell'Impero Austriaco

I fratelli GIOVANNI ANTONIO e GIROLAMO di Giuseppe Manzoni, per speciali benemerenze, ottennero con S. R. A. 31 ottobre 1820 il fregio della nobiltà dell’I. A, trasmissibile ai discendenti legittimi d’ambo i sessi. Furono riconosciuti nella nobiltà con D. M. 30 aprile 1904 ed iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’El. Uff. Nob. Ital. col titolo di nobile dell’I. A. (mf.) in persona di † GIROLAMO, n. 13 genn. 1866, di Giuseppe, di Giuseppe, di Giovanni e della N. D. Marianna Gradenigo, spos. 12 dic. 1898 con Carla Berinzaghi, da cui: 1. MARCO GIULIO, n. in Col del Vin (Belluno) 22 sett. 1899; 2. Elisa, n. 20 nov. 1900; 3. GINO, n. Milano 7 febbr. 1902 (Milano).

p. b. [Pietro Bosmin]

Altro ramo dei nobili dell'Impero Austriaco

Ha le stesse origini della precedente. (Vedi ramo iscritto nel Libro d’Oro).

La famiglia è iscritta nell’El. Uff. Ital. col titolo di nobile dell’I. A. (mf.) in persona di † GIULIO, n. Venezia 24 marzo 1846, di Emilio, di Giovanni e di Gaetana Sesone (1° letto). Fratelli e sorelle: 1. LUIGI, n. Venezia 27 agosto 1850, † 27 dic. 1888, spos. con Maria Amalia Toscano, da cui: Sofia, n. 5 luglio 1886. 2. ENRICO, n. Venezia 29 sett. 1852, spos. con Beatrice Paletti, da cui: EMILIO, n. Brescia 23 ottobre 1880. 3. Francesca, n. Venezia 6 genn. 1854; 4. Laura, n. Venezia 5 aprile 1858, di Emilio, di Giovanni e di Luigia Stratico (2° letto) (Venezia). Cugini, figli di Francesco, di Luigi, di Giovanni e di Maria Coraulo: a) LUIGI, n. Agordo (Belluno) 29 luglio 1888; b) GIOVANNI, n. Agordo 18 agosto 1889; c) Rina, n. Agordo 18 agosto 1890; d) Letizia, n. Agordo 19 nov. 1893 (Belluno). Altri cugini: DAMIANO, n. Agordo 4 maggio 1859, di Luigi, di Giovanni e di Anna contessa Miari, spos. Belluno 17 sett. 1893 con Elisabetta Zacchi, da cui: 1. GIROLAMO, n. Agordo 25 agosto 1894; 2. Carlotta, n. Agordo 9 giugno 1896 3. FRANCESCO, n. Agordo 2 aprile 1901. Sorella di Damiano: Anna, n. Agordo 26 ottobre 1852. (Agordo).

p. b. [Pietro Bosmin]


Manzoni originari di Barzio in Valsassina

Famiglia originaria di Barzio in Valsassina, dove nella chiesa parrocchiale esisteva una lapide sepolcrale del 1581 con lo stemma gentilizio. Ebbe il feudo di Moncucco, in territorio novarese per investitura 23 febbraio 1691 a rogito del notaio camerale Giuseppe Benaglio, a favore di PIETRO ANTONIO Manzoni di Alessandro. Fu descritta nel catalogo delle Famiglie Nobili per sentenza del Tribunale Araldico di Milano 13 giugno 1771, nelle due linee dei fratelli Don PAOLO canonico ordinario della Metropolitana di Milano e di PIETRO ANTONIO da una parte e di MASSIMILIANO dall’altra. Stipite comune delle due linee fu PASINO vivente nel 1586 e 1587, figlio dello spettabile magnifico e nobile signore GIACOMO, figlio a sua volta dello spettabile signore GIO. MARIA. Il predetto Giacomo nella concessione a lui fatta del titolo di cavaliere della Milizia Aurata del Sacro Palazzo Lateranense dal cardinale Farnese, legato di Ravenna viene, nel privilegio, nominato nobile cittadino di quella città.

La linea dei fratelli, canonico Don Paolo e Pietro Antonio ha inizio con GIACOMO MARIA, figlio di Pasino (1626, 1637) il quale ebbe un figlio ALESSANDRO (1637, 1656), che fu padre di quel PIETRO ANTONIO, che ottenne nel 1691 l’investitura del feudo di Moncucco, e da cui nacque ALESSANDRO; questi dalla moglie Maria Margherita Porro sposata il 29 febbraio 1724 ebbe i predetti Don Paolo e Pietro Antonio nati rispettivamente il 9 marzo 1729 ed il 2 luglio 1736.

La linea di Massimiliano, oggi estinta, discendeva da GIO. MARIA, altro figlio di Pasino (1628), padre di Michelangelo, il quale avendo sposato il 9 marzo 1642 Flaminia D’Adda, figlia di Ercole dei LX Decurioni di Milano, generò ANTONIO; questi il 27 dicembre 1668 sposò Giulia Bonacina dalla quale gli nacque il figlio MICHELANGELO sposatosi nel 1714 con Giuseppa Continelli, e padre del predetto Massimiliano, nato il 18 gennaio 1724 e marito di Emilia Manzoni, figlia del suo cognato Alessandro, signore di Moncucco.

Da Pietro Antonio di Alessandro (n. 1736, morto a Milano, S. Maria della Passione, 18 marzo 1807) e da sua moglie Giulia Beccaria del marchese Cesare, nacque a Milano, S. Babila, il 17 marzo 1785, ALESSANDRO, poeta e romanziere celeberrimo. Questi sposò in prime nozze a Milano il 6 febbraio 1808 Enrichetta Blondel figlia di Francesco Luigi e di Maria Mariton, che allora contava 16 anni; in seconde nozze nel 1837 sposò Teresa del nobile Cesare dei conti Borri, vedova del nobile Stefano Decio Stampa. Morì a Milano il 22 maggio 1873. È degno di nota il fatto che Alessandro Manzoni, pur essendo l’unico rappresentante della sua linea non si curò di domandare all’Austria la conferma della nobiltà della famiglia in ottemperanza alla notificazione del conte di Bellegarde 14 dicembre 1814, cosicché la famiglia Manzoni nell’elenco del 1828 trovasi iscritta solo in persona di Antonio figlio di Massimiliano, canonico ordinario della Metropolitana, appartenente all’altra linea, ma non figura affatto né nella Matricola Araldica del 1830, né nell’elenco a stampa del 1840, né in quello manoscritto del 1858.

Da Giacomo di Gio. Maria si distaccò però anche un’altra linea che ebbe per capostipite GIO. ANGELO, figlio terzogenito dello stesso Giacomo. Un ramo di questa linea nella persona di GIACOMO, di Bartolomeo, di Gio. Angelo predetto, divenne baronale per concessione di Leopoldo I del 13 dic. 1681 e fu iscritto cui suoi titoli nel catasto delle famiglie nobili per sentenza del Tribunale Araldico 11 febbraio 1772 a favore delle sorelle Anna Maria e Clara Geltrude, figlie del barone Bartolomeo, del barone Gio. Angelo, del barone Giacomo predetto. Un altro ramo della stessa linea discendente da GIO. PIETRO, di Gio. Angelo, di Giacomo ottenne il riconoscimento del titolo di nobile con decreto del C. del G. in data 17 luglio 1929.

Questo ultimo ramo è iscritto nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. col titolo di Nobile in persona di CARLO, di Vincenzo, di Pacifico, n. a Milano il 20 novembre 1867, e di GUIDO, suo fratello, n. ivi il 24 gennaio 1869.

La linea discendente da Pietro Antonio, che ottenne la conferma nobiliare dal Tribunale Araldico di Milano è iscritta nell’EL Uff. Ital. con i titoli di signore di Moncucco (mpr.), nobile (mf.), con le qualifiche di Don e Donna, in persona di:

LORENZO, n. Brusuglio 26 agosto 1852, sp. Roma 28 ottobre 1885 con Massimiliana Sellier de Hesse, figlio di Pier Luigi (n. Milano, Carmine, 21 luglio 1813, sp. Milano, S. Fedele, 31 genn. 1846 con Giovanna Visconti di Giovanni), di Alessandro (n. Milano, S. Babila, 7 marzo 1785, sp. Milano, 6 febbraio 1808 con Enrichetta Blondel di Francesco Luigi, morto a Milano, il 22 maggio 1873).

Figlia: Egle, n. Roma, 20 giugno 1892.

Sorella: Vittoria, n. Milano, 19 aprile 1847, vedova di Pietro Brambilla, n. Trieste 11 novembre 1835, senatore del Regno, sposato il 9 luglio 1873.

ALESSANDRO, n. Renate 11 febbraio 1846, sp. Milano, 21 settembre 1872 con Elvira Costa di Giulio, figlio di Enrico (n. Brusuglio, 6 giugno 1819, sp. Renate 10 luglio 1843 con Emilia Redaelli di Giovanni, morto a Milano 29 ottobre 1881), di Alessandro (n. 1785, † 1873).

Figli: Sofia, n. Firenze, 23 luglio 1873; ALESSANDRO, n. Firenze, 6 nov. 1874, sp. Milano, 18 agosto 1897 con Maria Giuseppa Argenti y Pizzy, ADELCHI, n. Roma, 1 nov. 1877; ENRICO, n. Lecco, 26 ottobre 1881; Vittoria, n. Lecco, 30 gennaio 1890.

Figli di Alessandro, di Alessandro: Alessandra, n. Milano, 4 giugno 1908; ENRICO, n. Milano, 14 dic. 1909; ACHILLE, n. Milano, 31 dic. 1913.

Fratelli e sorelle di Alessandro, di Enrico:

Enrichetta, n. Renate, 10 aprile 1844; Lucia, n. Renate, 8 agosto 1853; EUGENIO, n. Renate, 6 dicembre 1855, sp. Milano, 16 agosto 1883 con Cristina Manzoni di Filippo, n. Milano, S. Carlo al Corso, 28 settembre 1854; Bianca, n. Renate, 16 giugno 1858; LODOVICO, n. Casatenovo, 10 settembre 1860, sp. Milano, 19 febbraio 1887 con Irene Corti.

Figlia di Eugenio, di Enrico: Erminia, n. Milano, 16 dicembre 1885.

Figli di Lodovico, di Enrico: Erminia, n. Milano, 3 dicembre 1887; ALDO, n. Milano, 23 luglio 1889; Ada, n. Milano, 16 ottobre 1891.

GIULIO, n. Milano, S. Fedele, 18 giugno 1850, sp. Torino, 1 gennaio 1876 con Rosa Baganzani di Giuseppe, morto a Milano, 11 aprile 1890, di Filippo (n. Milano, S. Fedele, 18 marzo 1826, sp. Milano, S. Stefano, 10 giugno 1850 con Emilia Catena fu Luigi, morto a Milano, 18 febbraio 1858), di Alessandro (n. 1785, † 1873).

Figlio: IVANOE, n. Torino, 21 luglio 1878.

Sorella: Cristina, n. Milano, S. Carlo al Corso, 28 settembre 1854.

c. m. [Cesare Manaresi]


http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-manzoni_(Dizionario-Biografico)/

http://www.treccani.it/enciclopedia/piero-manzoni_(Dizionario-Biografico)/

http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-manzoni_(Dizionario-Biografico)/

http://www.treccani.it/enciclopedia/renzo-manzoni_(Dizionario-Biografico)/

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