Perabò

Da EFL - Società Storica Lombarda.
Spreti, vol. V, p. 245

Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-32, vol. V, pp. 245-247:

Famiglia oriunda di Varese. A favore di un ramo di essa, oggi estinto, con decreto 7 marzo 1791, l’I. R. Consiglio di Governo riconobbe l’antica generosa nobiltà, in persona di don GIUSEPPE e abate don GIO. BATTISTA, figli del nobile ed illustrissimo sig. don Gabrio, segretario della città di Milano. Lo stesso don Giuseppe predetto fu poi confermato nell’antica nobiltà con Sovrana Risoluzione 10 aprile 1816.

In occasione del riconoscimento del 1791, il Consiglio di Governo prese specialmente in considerazione il privilegio dell’imperatore Ferdinando II, dato a Ratisbona il 20 agosto 1630, con cui, considerata l’antica nobiltà della famiglia, concesse a BERNARDO Perabò (che più tardi con decreto 2 settembre 1631, da Vienna, nominò suo consigliere) di inquartare la sua arma («tres montes, quorum procerior medius bovem sustineat rubrum saltui imminentem; supraque bovis caput tria pyra coloris inspectantur crocei vel aurei. Stemmatis autem apex galea insignitur aperta, quae ornamentis albi caeruleique coloris insignium dexteram amplectitur partem, totidem coloris nigri, luteique ornamentis sinistram involvit partem; supra vero galeam iterum exprimitur bos nuper delineatus») con quella di suo genero, Camillo Colombani: di rosso alla torre d’argento aperta, finestrata e mattonata di nero, sormontata da due stelle d’oro di otto raggi, Lo stesso Consiglio di Governo, considerando inoltre che il predetto privilegio era stato confermato il 10 marzo 1755 da Maria Teresa a favore di don GABRIO Perabò, padre dei richiedenti, e che Gabrio discendeva da Antonio, fratello di Bernardo, che era morto senza discendenti, ritenne senz’altro provata l’antica nobiltà della famiglia, alla quale Gabrio apparteneva, e solo ad abundantiam prese in considerazione le qualifiche nobiliari, le nobili alleanze matrimoniali, il possesso di un giuspatronato nella collegiata di S. Vittore di Varese, ecc., che i richiedenti provarono aver la loro famiglia goduto dal sec. XIV in poi. Dai documenti esibiti nel 1791 risulta provata la genealogia a cominciare da un AMBROGIO, che fu padre di GIOVANNOLO detto Zolo. Questi, con testamento 27 luglio 1375 (rog. di Giovannino Lozza, notaio di Milano), istituì e dotò, nella collegiata di S. Vittore di Varese, una cappellania, di cui riservò a sé ed ai suoi legittimi discendenti il giuspatronato. Da Giovannolo, detto Zolo, nacque ANTONIO. Dai due figli di Antonio, cioè : CRISTOFORO ed ORRIGOLO, ebbero origine i due rami in cui la famiglia si divise nei primi anni della seconda metà del secolo XV: da Cristoforo discende il ramo del segretario della città di Milano don Gabrio Perabò, oggi estinto, e da Orrigolo il ramo che ottenne il riconoscimento con Decreto Ministeriale 27 luglio 1816.

Il ramo oggi estinto, che ebbe origine da CRISTOFORO, di Antonio, vivente nel 1457, si distinse per ricchezze e per alleanze matrimoniali. Da Cristoforo ebbe i natali LANCELLOTTO (1490, 1501), dal quale venne in luce FRANCESCO (1528, 1531, 1543) e, da Francesco, GIO. ANTONIO (1540, 1550,, 1552), che fu marito di Virginia Gamboloita, vivente nel 1563. Francesco e Virginia Gamboloita generarono GIUSEPPE (1563, 1569, 1573, 1579, 1585). che sposò Margherita Gagliani. Di Giuseppe fu figlio GIO. ANTONIO (1579, 1584, 1627, 1644), dal quale, alla Gazada di Varese, il 18 settembre 1617, nacque altro GIUSEPPE, che fu pretore feudale nei distretti di Castiglione, Caronno e Cornate, pieve di Castelseprio nel 1684. Egli contrasse matrimonio con D. Giulia Landriani, che gli diede GIOVANNI, n. a Varese il 4 febbraio 1650. Da questi e da Ortensia Rainoni, sua moglie, nacque il nobile D. GABRIO, che fu segretario della città di Milano e nel 1755 ottenne da Maria Teresa la conferma del privilegio, di cui precedentemente si è detto. Un fratello di Gabrio, a nome GIUSEPPE, fu sindaco generale del ducato di Milano. Da Gabrio, che il 16 novembre 1731, in Milano, nella parrocchiale di S. Giorgio in Palazzo, sposò D. Isabella Bianchi, figlia di D. Ottavio, nacquero i fratelli GIUSEPPE e abate D. GIO. BATTISTA, che ottennero il riconoscimento nel 1791.

Da ORRIGOLO ebbe origine il ramo che fiorisce tuttora. ORRIGOLO, infatti, fu padre di NICOLA, dal quale, tra gli altri figli, nacque GIO. ENRICO, che dié i natali al nobile dott. FRANCESCO MARIA. Da Francesco Maria nacque GIUSEPPE e, da Giuseppe, il dott. GIO. PIETRO, che fu padre di PIETRO PAOLO. Da Pietro Paolo nacque GABRIO GIUSEPPE dal quale discendono gli attuali iscritti nel Libro d’Oro della Nob. Ital. e nell’Elenco Uff. Nob. Ital. col titolo di nobile (mf.).

ENRICO (n. Pavia, 8 settembre 1872; sp. 1915 nob. Pinuccia Cattaneo), figlio di Pietro (n. Morbegno, 28 marzo 1831, † Milano, 5 gennaio 1896; sp. Milano, 10 dicembre 1871: Rosa Portalupi, di Pietro), di Giuseppe Antonio (n. Varese, 20 gennaio 1797, † Pavia, 22 marzo 1857; sp. Berbenno, 12 febbraio 1822: Rachele Venturi, di Pietro), di Gio. Battista (n. Varese, 18 agosto 1745, † ivi, 19 aprile 1814; sp. Varese, 29 maggio 1779: Marianna Croci, di Carlo), di Gabrio Giuseppe (n. Varese, 29 settembre 1704, † ivi, 12 dicembre 1749; sp. 5 agosto 1730: Marianna Dardanona, di Gaetano).

Fratelli e sorelle: 1) Annetta, n. Varese, 24 maggio 1874; sp. Milano, 29 dicembre 1894 a Giulio Cesare Sessa; 2) CARLO, n. Varese, 7 ottobre 1876; sp. Como, 11 agosto 1914 con Amalia Bertazzoli, di Luigi; 3) Maria Vittoria, n. Varese, 9 agosto 1880; sp. Milano, 14 giugno 1902 a Luigi Mariani; 4) Teresa, n. Varese, 10 ottobre 1881; sp. Milano, 14 gennaio 1909 a Ercole Chiapponi; 5) ANTONIO, n. Varese, 26 agosto 1886; sp. Milano, 11 febbraio 1920 con Giulia Berri, fu Alessandro; 6) Serafina, n. Varese, 7 luglio 1889; 7) Pierina, n. Varese, 25 agosto 1892. Figli di Carlo: PIER LUIGI, n. Milano, 8 giugno 1915; Rosa, n. Milano, 18 settembre 1919.

Figli di Antonio: ALESSANDRO, n. Lecco, 10 novembre 1920; GIULIO, n. Milano, 11 marzo 1923; CARLO, n. Lecco, 1° marzo 1924.

f. f. [Francesco Forte]


Ivi, Appendice, Parte II, pp. 457-458:

Da Don GABRIO Perabò Segretario della Città di Milano e che nel 1755 ottenne dall’Imperatrice Maria Teresa la conferma del privilegio di nobiltà nacque il 6 ottobre 1737 anche CARLO GIUSEPPE che dalla moglie Marianna Casati, sposata il 23 aprile 1763, ebbe FRANCESCO ANTONIO, nato 22 febbraio 1781 e che il 2 luglio 1809 impalmò Angela Cuttica. Da questo matrimonio nacque il 7 luglio 1811 LUIGI LEOPOLDO che il 21 gennaio 1856 sposò Maria Giovanna Teresa dei Conti Pertusati e generò GIUSEPPE, n. Milano il 6 dic. 1861 e al quale fu riconosciuto il titolo di Nobile per sé e discendenti legittimi e naturali di ambo i sessi con D. M. 29 giugno 1934 e lo stemma gentilizio già descritto a pagina 245 del Vol. V. La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nob. Ital. col titolo di Nobile (mf.), in virtù del Decr. Min. sopra citato in persona di:

GIUSEPPE, di Luigi Leopoldo, di Francesco Antonio, n. a Milano 6 dic. 1861, spos. a Milano il 15 luglio 1886 con Amalia Giobbio.

Figli: Maria Luigia, n. a Paderno Dugnano il 15 aprile 1887; Carolina, n. ivi 4 nov. 1888; LUIGI MASSIMILIANO MARIA, n. ivi 19 ottobre 1890, spos. a Milano il 2 giugno 1923 con Edvige Crespi; ELVEZIO ANGELO GIUSEPPE, n. a Massagno (Lugano) 1° aprile 1893, spos. a Milano il 29 ottobre 1925 con Ester Villa; Giuseppina, n. a Lugano 14 maggio 1901, spos. a Milano il 6 febbraio 1926 con Vincenzo Maggi.

Figlia di Luigi: Amalia, n. a Milano 15 ottobre 1924.

Figlio di Elvezio: AMBROGIO, n. a Milano 25 febbraio 1927.

v. s. [Vittorio Spreti]


Genealogia

Genealogia Perabò

Stemmi

ARMA: D’azzurro a tre monti di verde col toro furioso di rosso appoggiato sul monte di sinistra, e sormontato da un gruppo di tre pere al naturale, fogliate di verde, pendente dal capo dello scudo.

Stemmi famiglia Perabò

Storia

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Varese e Milano

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