La famiglia Lupi - L'origine ed il nome

Da EFL - Società Storica Lombarda.

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'Gabriele Medolago, Il Castello di Cenate Sotto e la Famiglia Lupi, Amministrazione Comunale di Cenate Sotto, 2003, pp. 144-145:


La famiglia Lupi non è altro che un ramo della famiglia Benzoni che, probabilmente a cavallo fra XIV e XV secolo, prese questo soprannome. Sovente infatti avveniva che nelle famiglie che ormai si erano molto allargate i vari rami venissero distinti con soprannomi che si affiancarono al cognome spesso soppiantandolo. Probabilmente un componente della famiglia Benzoni si dovette chiamare Lupo di nome proprio o di soprannome. Questo nome proprio infatti si trova sin dall’VIII secolo, cioè dai più antichi documenti bergamaschi e continua nei seguenti. La zona era frequentata da lupi. Infatti in un lezionario antico della cattedrale di Bergamo, nel quale si descrivevano il martirio ed alcuni miracoli di Sant’Alessandro, si leggeva che presso Vercana e Moltrasio, due paesi della diocesi di Como, erano comparsi molti lupi ed altre fiere, che si lanciavano contro gli uomini e le bestie ed entrando nelle case divoravano i bambini ed essendosi sparsa la fama dei miracoli di Sant’Alessandro erano ricorsi alla sua intercessione facendo voto di visitare ogni anno processionalmente le sue reliquie e per la salvezza loro e del bestiame presentare quante forme di formaggio risultassero da tutto il latte raccolto in un giorno. Subito ottennero la grazia, e per molti anni i due Comuni adempirono il voto. Anche le contrade di Sedrina, della Costa, di Sambusita, di San Pietro d’Orzio, San Giovanni Bianco, San Gallo, Dossena e Bracca in Valle Brembana, pure infestate dai lupi, ricorsero al Santo e si obbligarono allo stesso voto. Avutane la grazia ogni anno nel venerdì dopo l’Ascensione si recavano a visitare la cattedrale di Sant’Alessandro. Benché per le guerre si fosse omesso di venire processionalmente, non mancavano di mandare i loro messi a presentare l’annuo tributo. Questo lezionario fu scritto sul principio del secolo XIV, poco dopo l’anno 1318, data sotto la quale viene descritto un altro miracolo. Il versamento del formaggio di Vercana è documentato dal 1364. La località Costa de’ Lupi di San Giovanni Bianco non sembra trarre il nome dalla presenza nel luogo di questi animali che pure non erano assenti in quella zona, ma proprio dalla famiglia. Il nome di Costa de’ Lupi compare infatti nella seconda metà del XV secolo, a partire dal 1452, mentre prima si chiamava Costa di Sentino. I Lupi abitarono alla Costa dei Lupi sino al 1613 circa, mentre a Costa San Gallo dal 1470 circa al 1630. Gli ultimi Lupis si trasferirono a Ferrara. Come per tutte le altre famiglie per i secoli anteriori al XIX e nell’uso popolare anche dopo si alternano varie forme per i cognomi. A fianco dell’oscillazione di diverse dizioni, problema che però non si pone nel caso dei Lupi, si ha la concordanza al maschile e femminile, singolare o plurale del cognome. Troviamo infatti le forme Lupi, Lupo, Lupa, Lupe. Il problema delle due forme Lupi e Lupo si presenta in particolare per monsignor Canonico Mario. Egli si firma infatti in entrambi i modi, pur con una certa prevalenza per Lupo. Nelle sue opere si firma Lupus, ma allo stesso modo in cui il Muratori si firmava Muratorius, con forma classicheggiante. Parlando di Detesalvo scrive de Lupi. Si può concludere che anagraficamente si chiamarono Lupi, cognome con il quale la famiglia arrivò ad oggi.